Come abbiamo visto, il rapporto tra questi due generi ludico-narrativi rimane strettissimo fin dall’inizio e si allaccia molte volte ad altri media come fumetti, narrativa di genere e videogame.
Il primo e più evidente caso è quello di Dungeons&Dragons, che produce solo adventure e una collana di 18 Gamebook spesso molto legati alle proprie ambientazioni e ai propri personaggi. Allo stesso modo, Tunnels&Trolls e Das Schwarze Auge (Uno Sguardo nel Buio), grandi sistemi gdr ancora oggi in vita, si interessano alle possibilità offerte dal genere, ma rimangono ancorati alle Avventure in solitaria, comunque molto numerose in entrambi i casi.
Anche il sistema Middle-Earth RolePlaying (Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli) viene adattato in una serie di Gamebook, di cui quattro giunti anche in Italia in un’edizione della E ELLE. In questo caso l’aderenza alla trama delle vicende tolkieniane è curatissima e si riscontrano casi di vera eccellenza, come il titolo Una Spia a Isengard.
Anche il regolamento di gioco è perfettamente ideato e strutturato. Si può giocare con le regole quasi complete del gioco di ruolo oppure con altre semplificate ed è possibile esplorare aree e costruzioni anche molto vaste con un sistema di mappe, carte esagonali e paragrafi interconnessi. In alcuni casi vi sono indizi da registrare, codici da annotare e un sistema per gestire gli incontri e il trascorrere del tempo.
Diventano Avventure in solitaria infine i temi di Call of Chtulhu, Runequest e Stormbringer, tutti editi dalla Chaosium, GURPS, Paranoia, Star Wars RPG e di decine di altri sistemi gdr più o meno famosi.
Casi invece speculari sono quelli di Lone Wolf e Fighting Fantasy, che hanno essi stessi generato un gioco di ruolo connesso alle proprie collane e godono oggi di rinnovate ventate di freschezza, con linee di gioco in uscita in questi mesi.
Un altro caso analogo è la serie Bloodsword, scritta da Dave Morris e Oliver Johnson ed edita dalla britannica (tanto per cambiare) Knight Books. La serie, che consta di 5 volumi ed è considerata una delle migliori mai scritte, prende spunto dalle meccaniche di gioco e dall’ambientazione di un gioco di ruolo creato dagli stessi autori un paio di anni prima, nel 1985.
Il gioco in questione si chiama Dragon Warriors ed è un divertente sistema fantasy ambientato in un mondo altrettanto gradevole e interessante. Sebbene nessuno dei due aspetti brilli per originalità e il gioco potrebbe essere considerato “un altro gioco di ruolo fantasy degli anni’80”, ad una lettura attenta i manuali e i moduli usciti appaiono molto affascinanti e hanno un’atmosfera e un gusto che giochi anche molto più diffusi e venduti non riescono a raggiungere. Senza che questo sembri paradossale, la serie dei Gamebook ebbe molto più successo del gioco di ruolo e una maggiore diffusione. Una seconda edizione del gioco di ruolo è uscita completamente rinnovata e dalla grafica molto elegante da parte della Mongoose Publishing e salutata con grande piacere da tutti gli appassionati del settore.