Al largo delle coste del Mondo

Isola Misteriosa - la costa occidentale e la caduta di Atlantide

In un giorno e una notte la distruzione avvenne

Tornò nell’acqua: sparì Atlantide


Sperduta nel grande oceano in cui un tempo sorgeva Atlantide, l’Isola Misteriosa è l’ultimo frammento di terra sopravvissuta di quel Reame al di fuori del tempo.

La Caduta di Atlantide ha trascinato nel fondo degli oceani buona parte delle terre appartenenti al Regno del Mare. Una delle Isole del Regno, tuttavia, seppure profondamente squassata dal cataclisma, venne salvata e protetta dal mondo circostante. Quando Atlantide venne distrutta da Tifone, il mostruoso dio della fine dei tempi, le Potenze del Cielo e dell’Aria circondarono l’Isola e la custodirono mentre gli oceani sommergevano le Colonie.

Tifone, accortosi della anomalia, si volse con suprema furia contro quell’ultimo baluardo dell’Età dell’Argento e lo assaltò con tutto il suo impeto. Questo scontro inconcepibile scosse le stesse fondamenta del mondo fisico e creò una piega di realtà, in cui l’Isola cadde e da cui non riemerse mai più.

Mentre il Mondo andava avanti, un frammento di Atlantide rimase per sempre fermo e immutabile ai confini della realtà, accogliendo in sé molti esseri fantastici e astratti in fuga dai regni degli uomini.

Attorno all’Isola, la Tempesta divenne eterna, una mescolanza infinita tra la furia di Tifone e la barriera eretta dagli Arieli e dalle Potenze celesti.

Nel corso dei millenni, molti eventi accaddero sull’Isola e attorno ad essa. La sua popolazione originale perse poco a poco la memoria del proprio glorioso passato. Altri ancora vennero corrotti da un male antico e divennero i mostruosi Calibani che abitano sulle coste meridionali e sugli scogli esterni.

Poi, man mano che trascorrevano i millenni, in momenti e modalità diverse, l’Isola venne scoperta e raggiunta da vari gruppi di naufraghi e viaggiatori provenienti dal Vecchio Mondo.

Naviganti levantini, legionari di vecchi imperi, conquistatori ed esploratori, inventori e marinai, cavalieri e studiosi, vescovi e santi, mercanti e rinnegati, in fuga sui mari ad occidente del Vecchio Mondo, attraverso rotte perdute e prodigi, si imbatterono nella Tempesta e naufragarono sull’Isola.

Se tanti furono coloro che arrivarono, salvati dal freddo abbraccio delle acque da Sirene e Ondine, nessuno a memoria d’uomo è mai riuscito ad andare via, seppure si narri di alcuni santi e naviganti che da quel luogo avrebbero fatto ritorno al nostro mondo. Agli abitanti dell’Isola non è ovviamente dato sapere se essi riuscirono o morirono nel tentativo.

Di questa popolazione composta da genti smarrite, naufraghi e sopravvissuti è oggi piena l’Isola Misteriosa, posta nell’oceano al di fuori di tutte le carte nautiche, oltre l’immane tempesta eterna, su acque dove le bussole impazziscono e le stelle sono strane, in alto, nel cielo.

In questo post si parla dell’ambientazione di alcuni racconti e di un gioco di avventura creati da me. L’indice degli articoli sull’Isola Misteriosa si trova QUI e l’indice degli articoli su Giocatori di Ventura si trova QUI.
Mauro Longo
Mauro Longo
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