Dopo aver concluso con Giocare a Kata Kumbas nel 2011 la serie di articoli su questo eccezionale gioco di ruolo italiano, è doveroso segnalare il rilascio di questo nuovo materiale amatoriale, pubblicato oggi stesso nella sezione RoleNostri di Librogame’s Land. Gli autori sono “Ursha” e “Putro” della “Società Bibliografica Laitiana”, ovvero i creativi più impegnati della piccola comunità di appassionati che si riconosce attorno al sito Iho’s Chronicle. Già autori di molto materiale amatoriale per il gioco creato da Agostino Carocci e Massimo Senzacqua, i due membri della Società Bibliografica Laitiana concludono in questo modo un ciclo di contributi attorno al “primo gioco di ruolo originale italiano”.
DallìIntroduzione:
Kata Kumbas è indubbiamente un gioco originale, oltre ad essere il primo con un’ambientazione che richiami l’Italia ed avere degli spunti nel sistema di gioco che più tardi in titoli ben più famosi verranno adottati e sviluppati in modo più approfondito, ha un incipit particolare.
L’idea iniziale di Kata Kumbas è che i giocatori si trovino trasportati, durante il sonno, in un mondo parallelo simile al nostro quando era in epoca tardo antica (ovvero a cavallo fra la fine dell’Impero Romano e l’inizio del medioevo).
Dopo essere giunti in questo nuovo mondo nudi e disorientati vengono accolti dal Custode della Porta di Livello che gli spiegherà di trovarsi in un altro mondo, di un universo parallelo, e gli illustrerà sommariamente cosa andranno ad incontrare, ma soprattutto li guiderà nella nascita in questo nuovo mondo, Rarte.
L’idea più originale infatti è che il Custode della Porta di Livello non è altro che l’impersonificazione del Magister (il Master) e il giocatore a questo punto può già interpretare, seguendo da bravo la creazione del personaggio, oppure ribellarsi e arrivare anche a uccidere il Custode; entrando così di fatto in Rarte non con un alter ego, ma per quello che è, perdendo il privilegio dell’Incantesimo di Integrazione e quindi di comprendere la lingua, avere un equipaggiamento di base e tutte quelle conoscenze utili a sopravvivere.
I personaggi saranno così definiti Erranti, ma la cosa non finisce qui. Dato che il Magister è stato escluso o ucciso, si prevede che anche il modo di giocare cambierà radicalmente; infatti il Magister dovrà giocare in modo impersonale, limitandosi a proporre, come una telecamera, ciò che si presenta ai personaggi, ma senza il coinvolgimento e la complicità che solitamente si crea in un GdR.
I contenuti che troverete in questo tomo non toccano l’idea di base e lo spirito del gioco, ma propongono, partendo dal regolamento originale, una versione alternativa e completa per giocare l’ambientazione di Kata Kumbas. Come le altre pubblicazioni che abbiamo curato, non è nel nostro intento sostituirci all’opera originale o fissare delle regole rigide, ma cercare di contribuire alla diffusione del gioco e tentare di migliorarne la giocabilità.
Lo scopo di quest’opera è di valorizzare gli spunti originali (come l’uso del dado percentuale), formulare le regole generali e integrare le regole che si erano presentate nel Primo Almanacco.
Con questo tomo avete dunque la possibilità di utilizzare un regolamento completo e alternativo a quello originale.
[…] Recensione di Mauro Longo […]
oh, purtroppo non è una recensione ma solo una “news”…
Ma se uso il manuale di Kata Kumbas Redux, diviene totalmente inutile attenersi alle regole spiegate nel Primo Almanacco? Mi spiego meglio, nel Primo Almanacco ci sono spiegazioni e regole assenti in Kata Kumbas Redux?
Ciao Kata Kumbas Redux e il suo bestiario sono paralleli, ovvero hanno un altro regolamento che si ispira a Kata Kumbas originale, ma di fatto è un gioco nuovo.
L’almanacco invece è un’integrazione al regolamento originale.
Abbiamo fatto due operazioni, in un primo momento si è integrato al regolamento originale, poi visto che la reperibilità dello stesso non è così semplice si è pensato di produrre uno strumento per consentire a tutti di giocarci e a quel punto si è operata una revisione del regolamento mantenendo il background originale.
Ma allora, visto che io stò per cominciare a leggermi tutti i regolamenti per cominciare a giocare fondamentalmente al Redux (visto che sembra fondamentalmente un Kata Kumbas senza i difetti che il gioco originale aveva), potrei direttamente leggermi il regolamento di Kata Kumbas Redux + De Bestiis, senza leggermi prima il regolamento base (come già stò facendo), oppure devo necessariamente documentarmi prima leggendo il manuale originale e POI passare al Redux per limare e scremare i difetti che, leggendo da più parti, il gioco originale sembra avere? Grazie! 🙂
Kata Kumbas redux è un regolamento completo, nel senso che con le regole pubblicate da mbzflame tu sei sicuramente in grado di guiocare una partita. Ha inoltre elementi nuovi e originali che espando trama del vecchio gioco (presi direttamente dall’almanacco) e una cronologia che cerca di rimettere assieme alcuni eventi accennati nel manuale ufficiale.
Per ragioni legate al copyright però non abbiamo potuto ricopiare nulla del materiale di ambientazione del manuale base e dell’isola della peste, ovvero le avventure,e le parti discorsive in cui si narravano alcuni eventi della storia di Laitia. Perciò il redux si configura comunque come un’espansione, non una riedizione del gioco.
Il mio consiglio pertanto è, se non hai un regolamento originale, di fare una capatina su scribd e provare a cercarlo. Non tanto perchè serva per poter giocare la partita ma perchè la sua lettura aiuta a comprendere meglio l’atmosfera del gioco.
Perfetto! Adesso è tutto finalmente chiaro: è praticamente quello che avevo intuito!
Benissimo, continuerò a leggermi (su scribd, come già stò facendo) il regolamento di Kata Kumbas, per capirne tutta l’ambientazione, e poi comincerò a studiarmi tutte le regole di KK Redux + De Bestiis, in modo che si possa giocare col mio gruppetto direttamente a questo, visto che KK mi incuriosisce davvero troppo e, da quel che ho letto, questa versione Redux ne elimina totalmente gli errori! Grazie mille davvero! 🙂