Dall’articolo apparso sull’ultimo numero di DM Magazine, una recensione completa (a puntate) di Advanced Fighting Fantasy 2 della Arion Games. QUI l’Introduzione.
2. L’Edizione
Partiamo con il dire che l’unico volume con contenuti nuovi e una rielaborazione del materiale originario è il “core”, ovvero Advanced Fighting Fantasy – The Roleplaying Game, che porta quindi il nome del “vero” autore, Graham Bottley, assieme alla doverosa citazione di Jackson e Livingstone.
Sfogliando il volume, si nota facilmente come in terza pagina i tre nomi siano accostati e il gioco venga chiamato Advanced Fighting Fantasy – Seconda Edizione. Da nessuna parte si fa però cenno a Marc Gascoigne e Pete Tamlyn, che furono i veri estensori dei manuali originali.
Il regolamento riscritto da Graham Bottley riprende la maggior parte del materiale regolistico dei tre volumi complessivi della prima edizione (Dungeoneer, Blacksand e Allansia), tralasciandone però le avventure.
Il volume ha circa 170 pagine b/n e copertina morbida a colori che riprende la vecchia immagine di Dungeoneer. Il formato è A4, il che significa che è grande più del doppio dei librogame e dei volumetti della prima edizione, anche se ognuno dei 3 manuali originari possiede circa il doppio delle pagine.
Molte delle immagini dell’edizione precedente sono state riutilizzate, anche se l’effetto di stampa è abbastanza brutto per via dell’utilizzo della scala di grigio su immagini (già non sempre eccezionali) stampate originariamente in bianco e nero.
Accanto a questa Seconda Edizione sono stati ristampati anche i volumi Titan e Out of the Pit, rispettivamente il manuale di ambientazione e il bestiario del gioco. In entrambi i casi si tratta di vera e propria copia anastatica e non c’è nessuna differenza rispetto all’originale, se non le dimensioni e la scarsa qualità delle immagini riproposte. In entrambi i casi, la firma in copertina torna a essere quella di Marc Gascoigne (assieme ai due soliti Jackson e Livingstone, “angeli custodi” del marchio).
Poiché l’unico volume con un contenuto originale è il manuale base, le varie modifiche di regolamento che riguardano il bestiario sono state riportate in esso e non nella ristampa di Out of the Pit. Titan è invece completamente privo di meccaniche di gioco, mostri o avventure e può quindi essere preso del tutto così com’è, come semplice ristampa dell’originale in un altro formato.
Visto che ci siamo già occupati in passato di Titan e Out of the Pit e che non vi sono in questi due manuali modifiche di rilievo rispetto agli originali, questa recensione riguarderà essenzialmente il nuovo manuale base, specie nelle sue differenze con l’edizione precedente.