Ci si avvicina ormai all’evento Lucca C&G 2011 e per l’occasione ecco l’annuncio che, con un ultimo slancio editoriale, la morente White Wolf ha preparato l’adattamento nostrano del World of Darkness.
Italia: The Requiem è l’edizione aggiornata di uno dei giochi più famosi in Europa, Italia: The Masquerade ambientato nel meraviglioso mondo di “Italia”, una terra, come dice il sottotitolo della scatola rossa, “di santi, poeti e naviganti”, oppure, nel famoso regolamento del 1948, “Una Repubblica fondata sul lavoro”.
Rispetto all’edizione precedente ci sono stati molti cambiamenti:
Innanzitutto sono presenti nuove Classi base, come il “Leghista” (che sostituisce il “Barbaro” dell’edizione ambientata nel mondo antico, ma senza grandi cambiamenti) e il “Centrista”, che ha il talento peculiare di poter entrare e uscire da tutte le Fazioni in gioco senza malus…
Sono stati implementati anche pesantemente il “Mafioso” (che ora possiede poteri speciali e può perfino entrare nel Governo), il “Politico di Mestiere” (a cui viene ancora garantità “Immunità” come talento di classe esclusivo) e il “Fascista”, che dopo l’esclusione dell’Edizione del 1948 rientra prepotentemente in gioco, grazie alle preferenze date da milioni di giocatori.
Le nuove razze che si erano viste negli ultimi anni (l’Africano, l’Arabo, il Balcanico, l’EstEuropeo) sono state molto limitate e alcune probabilmente escluse, se non per alcune Classi automatiche a cui sono relegate dall’opinione pubblica, rispettivamente il “Bracciante”, il “Terrorista”, lo “Spacciatore” e la “Prostituta”. Verranno implementate invece le nuove razze “Cinese” e “Cingalese”, ma sempre come mono-classe, e cioè rispettivamente il “Commerciante” e il “Badante”.
Uno sguardo al nuovo regolamento ci mostra chiaramente come siano state pesantemente riviste tutte le Abilità: Arti, Conoscenze e Artigianato vengono limitate fino a perdere del tutto la loro funzione, mentre sale a dismisura l’utilità di Raggirare, Intimidire, Diplomazia, Valutare e Falsificare.
Falso in Bilancio è stato depenalizzato con tutti i Reati Patrimoniali e sono scomparse del tutto le Caratteristiche “Credibilità” “Merito” “Onestà” e “Rigore Morale”.
Anche i cosiddetti “Diritti Civili”, nati con l’espansione “Novecento: Tempi Moderni”, saranno tolti dal regolamento e si tornerà al sistema originale “Privilegi” e “Favori” che abbiamo visto nell’Edizione “MedioEvo ed Età Oscura”.
Per il resto si segnala la grande riduzione di alcune Fazioni, ridotte all’osso dalle preferenze dei giocatori degli ultimi anni e dalla inadeguatezza dei moduli usciti. I Party Rulebook usciti negli ultimi anni (“Partito Democratico: The Oblivion” e “Sinistra Arcobaleno: The Fallen”) non hanno salvato le Fazioni del Lato Sinistro, lasciandole ormai come semplice sfondo a quelle, più potenti ed espanse del Lato Destro, che sono state all’occorrenza ampliate, moltiplicate e dettagliate.
Per quello che riguarda i Combattimenti saranno cambiate soprattutto le “Regole d’Ingaggio” dei Militari e dei Poliziotti, che adesso possono utilizzare i Poteri Speciali: Picchiare, Perseguitare, Immunità speciale, Insabbiare, Sparare a vista e Accusare ingiustamente una volta per Turno e non più tramite Ordine Superiore, come prima.
Il mio giudizio è abbastanza perplesso e negativo, ma sembra che molti dei giocatori del nostro paese siano soddisfatti così…
Staremo a vedere se questa edizione avrà successo o uscirà di produzione quanto prima…
Giocabilità: 5. La partita è molto ben giocabile all’inizio, quando praticamente non ci sono regole. Man mano che si procede nel gioco però la difficoltà aumenta, fino a risultare difficilissimo non appena insorgono delle necessità o si ha bisogno di aiuto, stato sociale o diritti elementari.
Difficoltà: 6. Il voto è in realtà una media tra un 4 dato a chi sceglie come classe “Comune Cittadino” o simili e l’8 per chi fa “l’Arrivista” o il più comune “Criminale”. In realtà sembra che il betatesting non sia stato molto ben sviluppato e le Classi appaiono sbilanciate.
Longevità: 8. Io preferirei dare 2, ma tutti i segnali sembrano confermare il fatto che ci giocheremo a lungo, molto a lungo…