Maelstrom – un Gioco di Ruolo ambientato nell’Inghilterra dei Tudor

Un estratto dell’articolo che potete trovare sull’ultimo numero di DM MAGAZINE.

Maelstrom è un piccolo e poco conosciuto gioco di ruolo degli anni ’80, di recente tornato a disposizione degli interessati.

Tiriamolo allora fuori dal cassetto e vediamo di cosa si tratta.

Maelstrom è stato pubblicato nel 1984 dalla Puffin Books ed è un gioco di ruolo britannico che ricadeva all’epoca sotto l’ala protettrice di Fighting Fantasy e dei suoi due curatori: Steve Jackson e Ian Livingstone.

Fighting Fantasy in quel periodo stava facendo faville: i libri fioccavano quasi mensilmente, era stato approntato il gioco di ruolo omonimo, usciva con gran seguito la rivista dedicata Warlock e Jackson e Livingstone stavano capitalizzando sempre più esperienza e denaro per avviare tutte le attività future della Games Workshop.

L’unico volumetto di quella linea editoriale della Puffin che non fosse un prodotto Fighting Fantasy (un vero e proprio caso eccezionale) fu proprio Maelstrom, a firma di Alexander Scott ma con la cura, la grafica e l’impaginazione tipiche dei prodotti FF.

Si narra che l’autore (di cui si hanno ben poche informazioni) avesse solo sedici anni al momento della pubblicazione e nell’introduzione si dice espressamente che “ha scritto il gioco quando era ancora a scuola” (invece di studiare?) ma anche che “è comunque un esperto Giocatore e Arbitro di gioco”. In un’intervista successiva Scott chiarisce di essere stato un gran giocatore di Dungeons & Dragons, di Tunnels & Trolls e, naturalmente, di Fighting Fantasy.

Stupisce come un adolescente sconosciuto pubblicasse un proprio gdr con la casa editrice in cui bazzicavano in quegli anni tutti gli autori britannici di librogame, giochi e narrativa fantasy. Alcuni hanno pensato ad uno straordinario colpo di fortuna, altri insinuano che magari il tizio fosse il figlio di un pezzo grosso della Puffin o della Games Workshop. In ogni caso il suo libro è uscito, ha avuto una ristampa dopo un anno ed è stato tradotto in giapponese, ma venne infine presto accantonato per puntare maggiormente su Fighting Fantasy. Alexander Scott ha poi abbandonato il campo editoriale e si dedica ormai ad altro, avendoci comunque lasciato un gioco di ruolo originale, completo e molto interessante.

 

C’è da dire innanzitutto che non si tratta di un gioco fantasy, ma piuttosto ambientato nell’Inghilterra del ‘500, quando, sotto Enrico VIII, Elisabetta I e gli altri sovrani della dinastia Tudor, l’isola di Albione passava da periferia dell’Europa a protagonista della storia moderna.

Recita il sottotitolo: “Il turbolento gioco di ruolo di ladri, furfanti, tumulti e fattucchieria” e l’accento è improntato su banditi di strada, borseggiatori, mendicanti, mercenari, chierici, monaci, erboristi e perfino qualche mago. Un certo elemento sovrannaturale esiste, ma il mondo è quello reale dell’epoca in questione, fatto di miseria, pericoli concreti, conflitti religiosi, precarietà, ingiustizie e violenza quotidiana. I personaggi interpretano quelli che vengono identificati come Wayfarer, ovvero “viandanti”, viaggiatori che trascorrevano le loro vite sulle strade insicure che collegavano le grandi città, in quelle “terre quasi selvagge” dove avvenivano le vere avventure.

Continua…
Mauro Longo
Mauro Longo
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