Mancano poche ore alla chiusura del concorso HydroPunk – The Drowned Century, organizzato da Minuetto Express, lo stesso blog che aveva già realizzato il concorso Deinos e l’ottimo ebook finale. Ecco la prima parte del mio racconto in concorso (se riuscirò a finirlo per il 31).
Gli acquanauti degli oceani boreali
Il Marrano virò all’ultimo momento e riuscì ad evitare la bordata della Castillo. Senza rallentare, Jan azionò gli alari e ridusse ancora il raggio di girazione, continuando la virata senza derapare. Gli altri due galeoni ad immersione erano rimasti troppo indietro per riuscire a raggiungerli e il piccolo sottomarino sfruttò la maggiore agilità e la tenuta di profondità per allontanarsi verso gli abissi, lasciandosi a poppa l’immane sagoma scura dell’altro sommergibile.
“Signor Skrae,” ordinò Jan, “portate i motori a ottanta giri e buttate dentro una capsula per ciascuno. Ci serve tutta la spinta che riusciamo a generare!” Il Tuliano si mosse rapido all’interno della plancia e raggiunse la sala macchine, chinando la testa per non urtare contro il rivestimento interno. Estrasse da un alloggiamento a parete una cassa di avorio di narvalo e la aprì con tutta la cautela e l’accortezza possibili alle sue grandi dita. Dentro, fissate a un rivestimento di velluto scuro, c’erano le fiale dell’additivo, che brillavano verdi alla fredda illuminazione interna del sommergibile. La creatura prese due di quelle capsule sottili e aprì gli ugelli dei motori, versando l’additivo all’interno. Poi sollevò la leva e portò la potenza delle turbine al livello richiesto, piano abbastanza affinché la spinta propulsiva non destabilizzasse il sommergibile.
“Capitano” lo avvertì Miralda dalla sua postazione. “Stanno gettando il reticolo di profondità. Vogliono avvolgerci di mine”.
“Reticolo?” rispose Jan. “Hanno sbagliato pesce, la mia Manta non finisce in nessuna rete!” Mosse il timone e i volantini e virò ancora a dritta di novanta gradi. “Signor Skrae, ancora un po’ di giri, saliamo veloce fino a centoventi e manteniamo il getto regolare.”
Miralda rimase attenta sui rilevatori finché non furono fuori pericolo.
“La rete è andata capitano” disse infine con un certo sollievo. “Ma se conosco il Cardinale Ammiraglio la prossima mossa sarà quella di lanciarci contro le torpediniere per metterci un po’ di sale alla coda.”
Jan annuì. “Signor Skrae, mandate i motori al massimo, spalancate i bocchettoni e lasciateci scattare a quaranta nodi. Miralda, rilascia tutte le mine d’immersione e anche quelle galleggianti e di profondità.
Diavoli del mare, rendiamogli almeno la vita difficile!”
Vai così, alla Salgari! Mi piace un sacco!
🙂
Visto che parliamo di “alla Salgari”… si è più saputo niente del progetto della WildBoar di creare un GdR Salgariano?
P.
Lo seguivo con interesse anche io… ma credo che a questo punto sia da dichiarare perduto… 🙁