“Dico dunque che già erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di Mille e Trecentoquarantotto, quando nell’egregia città di Fiorenza, che noi diciamo anco Firenze ed era allora la più bella di ogni altra città italica, pervenne la mortifera pestilenza dei Trapassati Redivivi.”
Ne avevo dato un’anteprima qualche mese fa e il momento si sta avvicinando…
Il Decamerone dei Morti sta per diventare una realtà grazie a Origami Edizioni!
Sorpresa sorpresa! Di altro ancora non posso dire e vi rimando a una ballata che in questo momento rappresenta il mio stato d’animo e allude al finale dell’opera.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=jLkWyuW2JTg]
O Morte, Morte adorata
non mi risparmieresti per un’altra annata?
.
Ma quest’ombra tremenda che non vedo cos’è?
Che con dita di ghiaccio mi stringe a sé?
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Eccomi, sono la Morte, contrastarmi non si può
al cielo o all’inferno la porta ti aprirò
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O Morte adorata non farti implorare
in un altro giorno vienimi a cercare
.
I ragazzi hanno pregato, il prete ha predicato,
Tempo e misericordia ormai hai terminato!
.
O Morte, Morte adorata
non mi risparmieresti per un’altra annata?
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Per non farti scappare i tuoi piedi bloccherò
per impedirti di parlare la tua bocca serrerò
per non farti più guardare i tuoi occhi chiuderò
il tempo tuo è giunto, con me ti porterò
.
O Morte adorata non farti implorare
in un altro giorno vienimi a cercare
.
Sono la Morte e la tua anima avrò
freddo e desolato il tuo corpo lascerò
ti porterò via la carne dall’ossa
la terra e i vermi ti reclaman nella fossa
.
O Morte, Morte adorata
Non mi risparmieresti per un’altra annata?
Mia madre è al capezzale e piange di dolore
Con una pezza fredda deterge il mio sudore
I piedi li ho gelati, brucia la testa mia
La Morte anima e vita mi sta portando via
.
O Morte, come mi stai trattando!
Il mio povero cuore con furia vai picchiando
Mi hai chiuso gli occhi e nulla vedo oramai
L’anima via dal corpo così mi caccerai!
.
O Morte, io ti prego, considera i miei anni
Non mi portare via, lasciami a questi affanni
Tutta al tuo comando sarà la mia ricchezza
Se solo ritrarrai la tua fredda carezza
.
Non oro né argento, né ricchezze da sogno
ma solo di anime e vite ho bisogno
Il povero, il ricco, il giovane e il vecchio
sono tutti uguali dinnanzi al mio occhio
.
O Morte adorata non farti implorare
in un altro giorno vienimi a cercare
.
Quando Dio se n’è andato e arriva la Morte,
rinuncia a pregare e accetta la sorte
.
O Morte, Morte adorata…
.
Mi chiamo Morte e la fine è arrivata.
Come già fatto per l’introduzione te lo ridico: Sei un Grande!
Esagerato… Spero di poter dare qualche notizia più precisa molto presto!
Cmq dopo aver letto… io mi tocco!
Esatto…