La Saga di Terramare raccoglie tutti i titoli del capolavoro della compianta Ursula Le Guin, pilastro fondamentale del genere fantasy. Una breve recensione.
Il 22 gennaio 2018 muore all’età di 88 anni la scrittirce Ursula Le Guin, vera colonna portante della narrativa fantastica mondiale. Per l’occasione, ho deciso di riaggiornare e ripubblicare questo articolo scritto nel 2013.
Finalmente in un’unico volume tutti i romanzi e racconti del Ciclo di Terramare (o Earthsea) di Ursula K. Le Guin, un capolavoro del fantasy mondiale più volte pubblicato in Italia. Le avventure di Ged “Sparviero”, Tenar e Tehanu in 5 romanzi e 5 racconti per la prima volta raccolti assieme.
Di cosa si tratta
La Saga di Terramare o Ciclo di Earthsea di Ursula Le Guin non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. Scritto da una delle principali autrici di fantascienza e fantasy di tutti i tempi, il ciclo è arrivato anche in Italia abbastanza presto, con varie edizioni Mondadori, Longanesi e Nord, che hanno man mano tradotto tutte le opere di questa saga:
- Il mago di Earthsea o Il mago (A Wizard of Earthsea – 1968)
- Le tombe di Atuan (The Tombs of Atuan – 1971) e
- La spiaggia più lontana o Il signore dei draghi (The Farthest Shore – 1972)
Questi tre romanzi rappresentano la prima trilogia, autoconclusiva, della saga raccolta in Italia da Editrice Nord come “La Saga di Earthsea“. Dopo due decenni, cinque premi Hugo e sei premi Nebula per le sue opere di fantascienza, la Le Guin è poi ritornata alla sua celebrata e osannata opera fantasy e ci ha raccontato quello che accade anni dopo la conclusione della “Saga”:
- L’isola del drago (Tehanu – 1990) e
- I venti di Earthsea (The Other Wind – 2001)
A quel punto l’editrice Nord pubblicò tutti i romanzi raccolti in un unico volume, La Leggenda di Earthsea, mentre un nome simile, “Le Leggende di Earthsea“, è stato utilizzato da Mondadori per una raccolta dei cinque racconti ambientati nello stesso mondo e più o meno connessi alla saga:
- Il Trovatore (The Finder – 1999)
- Rosascura e Diamante (Darkrose and Diamond – 1999)
- Le ossa della terra (The Bones of the Earth – 2001)
- Nell’alta palude (On the High Marsh – 2001)
- Libellula (Dragonfly – 1998)
Il libro pubblicato da Mondadori è dunque la raccolta completa di questi 5 racconti e 5 romanzi, rappresentando tutto quanto sia rilevante per questa serie. Quasi tutto: mancano ancora due raccontini del 1964, prequel della saga, ma quelli sono davvero trascurabili e comunque già così il libro sfiora le 1500 pagine…
Cosa succede
La Saga di Terramare inizia con la storia di Ged “Sparviero”, un ragazzo semplice ma sveglio e intelligente che vive nella rurale Isola di Gont. Qui Ged inizia a frequentare una fattucchera di campagna e il cupo ma saggio Mago Ogion e apprende da loro i rudimenti della Magia. Molto dotato, Ged viene indirizzato all’isola di Roke dove ha sede l’Accademia della Magia dell’arcipelago, di cui già sappiamo che Ged un giorno diverrà l’Arcimago. Dopo aver completato il suo apprendistato, Ged inizierà dei viaggi per le varie isole di Terramare e affronterà l’ombra oscura che rappresenta il suo doppio tenebroso.
Ne Le Tombe di Atuan la protagonista è invece Tenar, una ragazza molto giovane scelta per essere la “sacerdotessa” di un oscuro culto isolano che onora i Senza Nome, ombre tenebrose simili a quella che Ged stesso ha dovuto affrontare nel primo libro. Ged arriva sull’isola in cerca di un potente artefatto e i due giovani finiscono per collaborare, trovano l’artefatto, gabbano i Senza Nome e fuggono insieme da Atuan.
La storia prosegue ne La spiaggia più lontana. Qui ormai Ged è divenuto Arcimago di Roke e il suo aiuto viene richiesto dal giovane Arren, discendente di una nobile casata ed erede al trono del suo regno. Arren ha bisogno di Ged per far valere i propri diritti e contemporaneamente Ged deve indagare su cosa accade nel loro mondo, in cui ogni cosa si sta corrompendo. I due arriveranno infine nell’isola più occidentale del mondo, la “spiaggia più lontana”, e lì affronteranno un Mago corrotto, i pericoli dell’Oltretomba e la furia dei Draghi, vincendo.
L’amara vittoria conquistata da Ged e Arren conclude la prima serie di romanzi. Nei racconti e nelle successivi tornano Ged e Tenar, che vivono ormai anziani umilissime vite di pastori, nonostante re Arren avrebbe voluto al suo fianco l’ex Arcimago. Appare Tehanu, una ragazza sfregiata dal fuoco che sembra avere poteri straordinari, e la storia si complica nuovamente con l’arrivo di altri (ultimi) personaggi. Nelle ultime pagine della saga tutti i fili lasciati in sospeso nei decenni precedenti vengono infine risolti: Draghi, Oltretomba, Ombre e Nomi acquistano tutti un significato complessivo e infine le vicende si concludono definitivamente con un lieto fine quieto e pacato.
Grezzezza
Zero. Nessuna grezzezza è riscontrabile in questi libri. Ursula Le Guin è una donna colta, intelligente, sensibile, anarchica e femminista e non c’è spazio nella sua opera per la volgarità o la sguaiatezza o anche solo per violenza, crudeltà e barbarie.
Nerdismo
La storia di Ged e compari è stata trasposta un paio di volte su altri media: una versione radiofonica della BBC letta da Lady Judi Dench, una miniserie tv e un anime dello Studio Ghibli dei Miyazaki. Di questi ultimi due, Le Guin si è sempre detta dispiaciuta ed effettivamente sono assolutamente da rigettare. Particolarmente raccapricciante l’anime, ma scommetto che molti conoscono la saga per tramite dei Miyazaki. FAIL.
Figaggine
Il fantasy di Terramare è raffinato e profondo. Il Mago è stato votato terzo libro fantasy migliore di tutti i tempi, dopo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit e tutti i capitoli della saga hanno conquistato premi importanti di narrativa per ragazzi o fantastica. La serie trascende inoltre i confini del genere e si piazza a buon diritto da qualche parte nella storia della letteratura, veicolando molti temi della sensibilità della sua autrice. Volete stupire un qualsiasi uditorio parlando di quanto il fantasy (o la fantascienza) possa essere intelligente e raffinato? Leggete e discutete i libri della Le Guin.
La Chicca
I Draghi. I Draghi di Terramare sono esseri terribili e misteriosi, diversi da lucertoloni alati pieni di Punti Ferita di altre serie. Non hanno le piume, non si fanno cavalcare (ehm, quasi mai…) e volano sul vento della Magia. C’è un segreto che unisce Uomini e Draghi nelle pagine della saga e questo segreto verrà svelato solo alla fine.
La Fesseria
No davvero. Mi spiace solo un po’ che non siano state date maggiori passioni a Ged, Arren e agli altri. Tutti i protagonisti sono buoni, sensibili e profondi e non c’è vero conflitto tra loro. Avremmo voluto Ged più figo, uno scavezzacollo sbruffone che diventa Arcimago, e Arren un ragazzo-guerriero che alla fine si trasforma in un re condottiero saggio e addestrato. Però non sarebbe stato lo stesso libro, quindi…
Giudizio complessivo
La Saga di Terramare è uno dei libri che io pongo nel mio personale Olimpo del fantasy, assieme a quelli di solo altri tre autori e, oggettivamente, è una colonna portante del fantasy del Novecento. E’ un fantasy impregnato di sensibilità femminile, profondo e concettuale, ma anche un mondo coerente in cui l’elemento fantastico permea la realtà. Il segreto dei Veri Nomi, la Terra Arida, i Draghi, i Senza Nome, i Maghi oscuri e i Maghi benevoli sono tutti elementi che arricchiscono un fantasy volutamente pensato senza sense of wonder, battaglie, sfoggio di poteri, esseri semiumani, mostri o palle di fuoco.
La vicenda non è epica o tragica, ma piuttosto lirica, e quello che muove i personaggi non è la ricerca di vendetta, potere o rivalsa, ma spesso la semplice serenità. Stessa cosa dovrebbe fare il lettore che si accosta a questa saga.
Le persone che conosco che hanno letto i romanzi si dividono nettamente in due gruppi: quelli che hanno apprezzato la loro liricità e coloro che li hanno trovati terribilmente noiosi
io appartengo al primo gruppo: mi piace davvero la prosa che definirei poetica della le guin, poi ho davvro amato alcuni episodi dalla profondità e semplicità incredibili, (uno su tutti quello della parola d’ordine per la porta) che li rendo libri sulla vita, prima che libri fantasy.
sono effettivamente frutto di una sensibilità prettamente femminile, ma non è detto che l’apprezzamneto sia legato al sesso dei lettori, ne parlavo proprio poco tempo fa con una mia amica ancora più appassionata di fantasy di me (e non è così facile esserlo) ad esempio lei non li ha mai amati molto. c’è da dire che per capire a fondo le tombe di atuan e la storia di tenar credo si debba essere donne, infatti è forse il libro della saga che mi ha colpito meno.
avrei preferito un po’ più di romance nella storia di ged/sparviero, ci stava secondo me una sua seduzione da parte della streghetta divenuta una bella maliarda che reincontra da adulto e anche in le tombe di atuan già un inizio di storia con tenar non avrebbe stonato, si comprende benissimo questa intesa che poi rimane lì in sospeso.
in ogni modo davvero una lettura che consiglierei, soprattutto a chi ha avuto la sventura di vedere il film (quello si veramente noioso)
Sono d’accordo con te… La Le GUIN è una specie di Yourcenar del fantastico e ha un peso e una profondità considerevoli. Non hanno battaglie, inseguimenti e sfide di arcimaghi come qualcuno potrebbe volere, ma il risultato è letteratura pura, solidissima.
io invece non sono d’accordo. un racconto terribilmente penoso, in cui i colpi di scena sono assenti quanto l’abilità di scrittura! ok, è vero, ci sono dei fantastici pensieri filosofici, ma se un lettore avesse voluto delle letture di filosofia penso che avrebbe certo pensato a libri come il simposio di Platone piuttosto che a una saga che si spaccia per fantasy!
penosa, terribilmente noiosa! e ciò che mi rincresce di più è che c’è gente che la paragona al Signore degli anelli!!!!!!
non vorrei essere scortese ma penso che la le guin debba rinascere altre 10 volte prima di avvicinarsi solo lontanamente a tolkien! se siete appassionati di saghe come quelle di Paolini, Tolkien, la Rowling o persino Licia troisi (anche lei è preferibile alla Le Guin) non spendete più di venti euro inutilmente!
comunque non me la prendo con coloro che hanno commentato positivamente perchè, come diceva voltaire, “non condivido le vostre opinioni ma combatterò fino alla morte affinchè queste possano essere rispettate”.
P.S. la maggiorparte della saga di terramare si svolge nel mare. un consiglio per la Le Guin: il mare non è un luogo dove ambienterei un fantasy nenache in un altra vita… è terribilmente noioso e monotono!!!!!!!
Ciao Franco e grazie per aver partecipato alla discussione… Hai ragione che i gusti sono gusti, ma non ho tema di smentite se dico che Le Guin e Terramare sono di una caratura notevolmente superiore all’opera e allo spessore di Paolini e Troisi. Il paragone con la Rowling e Tolkien invece ci sta benissimo…
😉