Repubblica Fiorentina, 1348. Arrigo, detto Corvaccio, è accerchiato dai Morti in una casupola tra le campagne di Certaldo. Riuscirà a fuggire e a mettersi in salvo dal Flagello che si è abbattuto sui regni degli uomini? Un racconto interattivo ambientato nel mondo del Decameron dei Morti.
Come detto qualche post fa, The Incipit è il bellissimo sito italiano dove poter postare delle storie a bivi che tutti possono leggere e votare, scegliendo di volta in volta il paragrafo con cui la storia continua… Una sorta di “Scegli la tua avventura” che però poi alla fine genera un racconto univoco e non uno ramificato. Ed ecco allora che ho deciso di aprire le vicende e l’ambientazione del mio Decameron dei Morti a nuovi sviluppi, ideando un racconto interattivo che tutti quelli interessati possono scrivere con me.
Il racconto si chiama Ricordati che devi risorgere ed è appena uscito il primo episodio: Io son colei che fa tremare il mondo. Siete tutti invitati a partecipare a questo esperimento di scrittura collettiva, in questo modo:
- Ricordati che devi risorgere sarà diviso in 10 episodi. Ogni episodio verrà scritto in base alle preferenze espresse alla fine dell’episodio precedente.
- Una domanda concluderà infatti ogni episodio: come proseguirà la storia? Potrete votare una delle 3 possibilità previste di volta in volta e partecipare insieme agli altri lettori nel cambiare il corso degli eventi, definire il personaggio, intrecciare la trama.
- La maggioranza dei voti determinerà lo sviluppo del capitolo successivo.
- Potrete inoltre lasciare i vostri commenti ad ogni episodio, scambiare le vostre opinioni, idee e suggerimenti con gli altri lettori, con me e condividere la storia sui social network.
Dai, proviamo sta cosa!
Ricordati che devi risorgere – Episodio 1
Io son colei che fa tremare il mondo
Sappiate, Messeri, che diversi mesi erano trascorsi dall’arrivo del Flagello nella valle dell’Elsa quando mi ritrovai solo in una casa sperduta, privato di ogni cosa necessaria e circondato dai Morti inquieti e feroci.
(…)
La casa era ormai accerchiata e i Morti l’avevano presa d’assedio, picchiando sull’uscio che avevo sbarrato alle mie spalle e lanciando senza requie il loro inumano mugghiare. Solo la speranza che Donata si potesse esser salvata, fuggendo via per la selva e i campi incolti, mi confortava dalla disperazione dell’essere invece io caduto in una trappola mortale.
Trascorsi i tre giorni successivi chiuso dentro quella dimora da contadini, assalito dal terrore e dalla disperazione e circondato da cadaveri ambulanti, che solo tavole di legno larghe un pollice tenevano lontani. Infine le mie scorte di acqua e cibo terminarono, senza che i miei assedianti dessero segni di volersi allontanare.
Mi domandai allora cos’avrei fatto per salvarmi da quell’orrido assedio e a lungo ristetti a meditare.
- Corvaccio è valoroso e determinato. Intende aprir l’uscio ed affrontare i Morti, menando strage a destra e a manca
- Corvaccio è astuto e pieno di espedienti. S’ingegnerà in un trucco per sviare i Morti e fuggire
- Corvaccio è cauto e riflessivo. Rimarrà chiuso dentro fin quando i Morti non se ne saranno andati
Leggi, scegli, vota e commenta Ricordati che devi risorgere!
la seconda!
Votato!
Sono anch’io per la seconda soluzione!