Repubblica Fiorentina, 1348. Arrigo, detto Corvaccio, è accerchiato dai Morti in una casupola tra le campagne di Certaldo. Riuscirà a fuggire e a mettersi in salvo dal Flagello che si è abbattuto sui regni degli uomini? Un racconto interattivo ambientato nel mondo del Decameron dei Morti.
Come detto qualche post fa, The Incipit è il bellissimo sito italiano dove poter postare delle storie a bivi che tutti possono leggere e votare, scegliendo di volta in volta il paragrafo con cui la storia continua… Una sorta di “Scegli la tua avventura” che però poi alla fine genera un racconto univoco e non uno ramificato. Ed ecco allora che ho deciso di aprire le vicende e l’ambientazione del mio Decameron dei Morti a nuovi sviluppi, ideando un racconto interattivo che tutti quelli interessati possono scrivere con me.
Il racconto si chiama Ricordati che devi risorgere ed è appena uscito l’ottavo episodio: Tu sei forse allo stremo e non lo credi. Siete tutti invitati a partecipare a questo esperimento di scrittura collettiva, in questo modo:
- Ricordati che devi risorgere è diviso in 10 episodi. Ogni episodio è scritto in base alle preferenze espresse alla fine dell’episodio precedente.
- Una domanda conclude infatti ogni episodio: come proseguirà la storia? Potete votare una delle 3 possibilità previste di volta in volta e partecipare insieme agli altri lettori nel cambiare il corso degli eventi, definire il personaggio, intrecciare la trama.
- La maggioranza dei voti determina lo sviluppo del capitolo successivo.
- Potete inoltre lasciare i vostri commenti ad ogni episodio, scambiare le vostre opinioni, idee e suggerimenti con gli altri lettori, con me e condividere la storia sui social network.
Continuate la storia con me!
Ricordati che devi risorgere – Episodio 8
Tu sei forse allo stremo e non lo credi
(…)
Un suono di ferri proveniva da una celletta, richiusa da un cancello che non fu difficile scardinare. Oltre di esso vi era un’arca d’argenti e ori, un antico reliquiario che secondo l’intitolatura incisa conteneva le vestigia di Santo Lazzaro.
Artisia si avvicinò e rimosse il coperchio. Vi era dentro un vecchio teschio e delle ossa fissate assieme da chiodi e placche di ferro e un fetore orrendo ne proveniva. Qualcuno aveva versato un liquame oscuro su quel carcame e ora quella pozza intrideva tutto l’ossame conservato e le fibie di metallo che lo connettevano. Vi eran poi altri pezzi gettati dentro, che mi parvero parti e membra di corpi più freschi di quelli del Santo e appariva quasi che quell’icore si avviticchiasse attorno al metallo e a tutte queste parti scomposte, pulsando e strisciando in vene nere e scarlatte.
Ed ecco che alla luce della nostra candela, quel cranio orrendo parve volgersi a noi e spalancò la mascella come per stridere, parlare o divorare e tutto quell’ammasso di carni marce, ferrame, umore e ossa sconnesse parve muoversi a spasmi, come se quel putridume potesse dalla morte inanimata riassemblarsi da sé e prendere vita.
Orlando si fece pallido e io stesso mi sentii mancare a quella vista. Artisia richiuse il coperchio dell’arca e se ne allontanò. “Costoro son giunti a crocifiggere i vivi e adorare i Morti. Codesta Confraternita è un’accozzaglia di folli, blasfemi e farabutti. Lasciamo questo luogo dunque, prima di finir pazzi anche noi”.
Così facemmo e uscimmo dalla chiesa per la porta che io stesso avevo aperto.
Alte urla e versi provenivano dall’edificio accanto e noi sospettammo che il villano stesse affrontando i monaci nel loro convento. Un gruppo di quelle abominevoli figure chine che avevo già osservato, coperte da pelle cadente e suture, parevan correre da ogni parte verso quel luogo. Il cortile della chiesa era invece spoglio e le tre croci non si vedevano più come fossero state spezzate alla base e trascinate via.
Mi chiesi allora cosa dovessi fare e cosa ancora mi sarebbe toccato in quella notte di orrore.
Cosa faranno adesso Corvaccio, Artisia e Orlando?
- Correranno verso il convento, per dar manforte al villano contro l’Abate?
- Fronteggeranno gli Abomini che accorrono al convento?
- Fuggiranno attraverso il Cortile, via da quel luogo di morte?