Un altro estratto dal mio articolo su En Garde! presente in DM Magazine 43: il gioco di ruolo dei duelli resiste fino ai giorni nostri, nella versione classica e in altre più innovative: storiche, space opera e planetary romance!
Nel 1986 Theo Clarke e Paul Evans inaugurarono The Small Furry Creatures Press, una rivista di gioco via posta con una “campagna” di En Garde! chiamata a sua volta Les Petites Bêtes Soyeuses. Dopo vari passaggi editoriali e di formato, la campagna continua ad esistere ancora oggi e prosegue anche sul web, all’indirizzo http://www.pevans.co.uk/LPBS/. In seguito i due appassionati ottennero la licenza per una terza edizione (i cui cambiamenti rispetto alla precedente erano minimi), che fu disponibile fino al 1990. Nel 2005 Paul Evans acquisì definitivamente i diritti del gioco e produsse l’attuale edizione tramite la Margam Evans Limited. Anche in questo caso non abbiamo cambiamenti sostanziali rispetto alla versione del 1978.
Il sito ufficiale presenta una sezione dedicata alle campagne portate avanti qua e là per il mondo (ormai tutte online) che può essere interessante spulciare per scoprire questa comunità segreta di vetero-nerd e il loro modo tutto particolare di giocare: http://www.engarde.co.uk/games.html#Development
Rispetto alla versione originale, En Garde! ha subito una certa evoluzione, passando dall’essere un regolamento per duelli che si basa su mosse e routine, a un gioco che si incentra piuttosto sull’acquisizione e sul mantenimento di rango sociale, in cui i duelli sono diventati qualcosa di secondario. Tutto quello che fanno i giocatori è organizzare le proprie risorse e le proprie azioni (ancora su base settimanale) per acquisire influenza, status e denaro. Tutto quello che fa il GamesMaster è di lanciare dadi e utilizzare le varie tabelle a sua disposizione per dirimere i risultati di tali azioni e distribuire punteggi a questo o quel giocatore. Non esiste nulla che preveda (o quantomeno suggerisca) una interazione diretta tra i personaggi o vera azione o avventura e questo è sicuramente il vero limite del gioco, se vogliamo analizzarlo nell’ottica dei sistemi a cui siamo abituati.
Il manuale attuale è un A4 brossurato di un centinaio scarso di pagine (molto ariose) in bianco e nero, compresi indici e schede. Le illustrazioni e l’impaginazione sono veramente essenziali e devo dire che non ha un aspetto particolarmente allettante, almeno dal punto di vista editoriale o collezionistico.
Vale la pena quindi acquistare questo gioco e provarlo?
Sicuramente non bisogna fare l’errore di considerare En Garde! come un gdr picaresco, avventuroso o d’azione, come sarebbe potuto benissimo essere. È invece, come già detto, un gestionale di personaggi impegnati a militare in reggimenti, duellare tra loro e scalare la società in cui si trovano. La parte relativa ai duelli è sicuramente quella più emozionante, ma un giocatore moderno sentirà sicuramente la mancanza di più o meno il 90% di quello che definisce un gioco di ruolo.
Peccato! Se fossi nei panni di chi detiene i diritti di questo titolo ne farei senz’altro una versione più tradizionale, salvando e ampliando le regole di status, duelli e influenza sociale e accostandole a meccaniche e situazioni davvero alla Dumas: inseguimenti in carrozza, corse sui tetti, piroette su candelabri, fughe nelle fogne, intrighi di corte, viaggi per mare, sfide tra nobili, scontri con le guardie del Cardinale e complotti. Magari la base regolistica potrebbe essere mutuata da Traveller, uno dei gdr prodotti dalla GDW qualche anno dopo En Garde! e che invece, in un modo o nell’altro, si trova ancora in giro (localizzato per esempio in Italia da Wild Boar).
Per concludere, chi vuol farsi un’idea diretta di questo gioco può consultare il piccolo ma completo sito ufficiale oppure scaricare direttamente la Scheda ufficiale o le Tabelle di gioco. Un altro kit interessante è quello delle regole aggiuntive realizzate per la campagna Les Petites Bêtes Soyeuses. Non c’è molto altro di ufficiale, ma i siti dedicati alle campagne in corso sono abbastanza ricchi di varianti interessanti, come quella ambientata nella Londra del 1660, quella nel Sacro Romano Impero all’inizio del Rinascimento, quella nella Roma papalina, quella nello spazio profondo, sul pianeta Dune o sul Marte di John Carter e dei romanzi planetary fantasy.
sembra interessante per la parte gestionale, ormai dimenticata in molti rpg-action moderni, mi ricordo che divertimento usare le regole di d&d companion sulla gestione dei feudi. comunque potrebbe funzionare EnGarde+SavageWorld
assolutamente sì… toccherebbe chiamare il vecchio Evans