Sull’ultimo numero di Librogame’s Land Magazine, l’intervista a un nuovo autore di librogame, poco conosciuto in Italia nonostante le sue origini italiane: Gaetano Abbondanza, presente nella collana Gamebook Adventures della Tin Man Games.
“Il futuro dei librogame e’ grandioso! Per quanto la pubblicazione di nuovi libri cartacei continuera’ ad essere rara, il genere stesso sta’ avendo una nuova giovinezza con e-book e apps che possono essere scaricate in formati multipli. Credo che Tin Man Games stia mostrando la via: hanno acquisito i diritti di titoli ben noti, come la serie di Fighting Fantasy e li hanno ri-pubblicati nei nuovi formati, ma hanno anche saputo proporre nuove avventure ambientate in nuovi mondi.”
Offro sempre con piacere un po’ di promozione ai magazine di Librogame’s Land, che ancora mantengono viva la passione per la narrativa ludica nel nostro paese.
Alessandro Viola, membro della comunità e a sua volta scrittore amatoriale di gamebook, ha intervistato l’americano di origini italiane Gaetano Abbondanza, che ha cominciato a scrivere gamebook a livello amatoriale e per concorsi di settore ed è finito a pubblicare con la Tin Man Games i suoi librigioco, ambientati nel mondo orientaleggiante di Rema.
Ancora un estratto delle risposte di Abbondanza:
“Non credo di avere un “ambientazione ideale”. Per lo meno, non ancora. Mi diverto ad esplorare diversi generi e ambientazioni. In parte perche’ scrivere è ancora una cosa relativamente nuova per me, e in parte perché é’ un tipo di sfida che mi appassiona. Ti senti libero quando esplori ogni volta un nuovo mondo e questo rende interessante ed eccitante la ricerca che c’e’ dietro ogni libro.
Anche quando ho scritto librogame con un’ambientazione preesistente (come i due numeri di Gamebook Adventures citati prima), ho preferito ritagliarmi il mio angolino, anziche’ passare molto tempo a studiare e verificare un sacco di dettagli di quell’ambientazione. Sotto questo punto di vista, le mie opere (Slaves of Rema e Sultans of Rema) sono uniche in quella serie, perche’ sono ambientate nel sud di quel mondo e sono in un certo senso separate da tutte altre. “Rema” è un nome che ho inventato per la capitale di quella regione, che ha delle analogie con l’antica Roma. Ho immaginato un mondo fantasy alternativo dove Remo è il vincitore tra i due gemelli fondatori, e non Romolo, per cui la nuova città viene chiamata Rema, e non Roma.
Per il mio secondo numero di Gamebook Adventures, Sultans of Rema, ero stato invitato a scrivere un’altra storia ambientata dove preferivo in quel mondo. Ho studiato la mappa e ho scelto la regione chiamata “Emirati Uniti di Abikir”, sulla quale fino a quel momento era stato scritto pochissimo e che quindi lasciava molto spazio alla mia immaginazione. Per Sultans of Rema, mi sono ispirato alle Mille e Una Notte, che ha richiesto una ricerca bibliografica tanto necessaria quanto piacevole, dal momento che cosi’ ho avuto l’opportunita’ di rivisitare quel gioiello della letteratura.”