Ratti lunghi oltre 1 metro, bestioni di 500 chili e aquile dall’apertura alare di 4 metri. Ecco alcuni esempi di Gigantismo Insulare.
Il Gigantismo Insulare
Studiando la mia giusta dose di zoologia e botanica per mettere in piedi il bestiario di Tropicana, mi sono imbattuto in una serie di informazioni molto interessanti sul “gigantismo insulare“.
Questo fenomeno evolutivo, che fa il paio con un fenomeno analogo ma opposto che conoscevo meglio, il nanismo insulare, consiste nell’aumento di taglia degli animali che si trovano isolati in una nicchia ecologica chiusa (un’isola o una valle perduta, per esempio).
Mentre la tendenza al nanismo degli animali isolati deriverebbe da scarsità di risorse e dalla necessità conseguente di “adattarsi” e consumare meno, il gigantismo sarebbe un portato della mancanza di fattori che limitino la crescita e in particolare di predatori. Come a dire che, se non ci sono problemi di cibo e predatori, gli animali tendono a crescere e diventare sempre più grandi e robusti. Per esempio quello che è avvenuto all’uomo nel corso degli ultimi secoli, quando la corporatura fisica media è aumentata di una buona percentuale grazie alle quantità di cibo a disposizione di tutti (più o meno).
Animali giganti sperduti su isole lontane dalle rotte dell’uomo sono stati molto comuni ancora fino all’ultimo millennio, prima che l’uomo stesso si stabilisse su quelle stesse plaghe lontane e li sterminasse, come sempre l’uomo fa in questi casi.
La maggior parte di queste specie si sono diffuse per il mondo durante l’ultima glaciazione, quando hanno potuto raggiungere terre lontane che successivamente sono diventate delle isole. Il bestiario che ne deriva è molto interessante e comprende quindi alcuni relitti biologici del quaternario, il periodo più interessante dal punto di vista di “mostri” e “giganti”.
Eccone alcuni esempi.
Il Lagomorfo gigante di Minorca, un coniglione che arrivava a pesare oltre 20 chili.
Ricordano anche nel nome i crudeli Lagomorpha di Matteo Poropat, ma in questo caso si tratta di veri erbivori paciosi.
.
Il Ratto gigante di Tenerife, animale che data la sua locazione geografica mi affascina più di tanti altri.
Lungo oltre un metro, è il prototipo del Ratto Gigante di ogni mondo fantasy e gioco di ruolo che si rispetti.
La Lucertola gigante di Tenerife è un animale che come il precedente mi è caro anche per via della sua diffusione canaria.
Come il buon Ratto Gigante, si è estinta con l’arrivo dell’uomo, nonostante fosse lunga circa un metro e mezzo e non certo animale da preda per gli umani.
I Lemuri giganti del Madagascar, pesanti e grossi come gorilla, ma più simili a bradipi o koala (o ad Alf), sono forse all’origine di leggende di criptozoologia malgascie sul tretretretre o tratratratra, un mitico essere umanoide che lancia richiami come un uomo e assale i viaggiatori nella giungla.
Conservatisi in una nicchia ecologica impenetrabile della loro foresta, si sono estinti come sempre per colpa dell’uomo intorno al XVII secolo.
.
Gli Uccelli Elefante del Madagascar, i più grandi uccelli mai vissuti, incapaci al volo come struzzi, moa ed emù. Pesavano 500 chili ed erano alti oltre 3 metri.
.
.
.
.
.
.
L’Aquila Gigante della Nuova Zelanda è stato il più grande uccello volatore degli ultimi millenni, prima che l’uomo la sterminasse più o meno attorno al XVI secolo.
Pesava fino a 15 chili, aveva un’apertura alare di 4 metri e predava tranquillamente i Moa, più pesanti di15 volte, oltre che tutto quello di taglia più piccola di un Moa, compreso l’uomo. La tecnica era quella di calare in picchiata a oltre 100 km orari e colpire alla testa con gli speroni. Inoppugnabile.
La Meiolania è stata la Tartaruga gigante più grande degli ultimi millenni, estinta forse 2000 anni fa. Era lunga oltre 2,5 metri e aveva anche un paio di piccole corna, una coda con aculei e altri dettagli anatomici retaggio di una specie vecchia di 30 milioni di anni.
Le attuali testuggini e tartarughe giganti, tuttavia, sono di poco più piccole.
.
.
Il Drago di Komodo, ancora in circolazione, è lungo fino a 3 metri, pesa fino a 70 chili ed è la più grande lucertola vivente. Pare sappiano contare fino a 6…
–
–
–
Il viaggio continuerà presto con il Gigantismo Abissale e la Fauna Gigante estintasi nella preistoria, intorno all’inizio dell’Olocene (12.000 anni fa).
Nel frattempo, sappiate che nelle giungle pluviali di Tropicana si possono ancora trovare enormi varani, testuggini colossali e uccelli elefante, nei bassifondi delle città prosperano ratti giganti e lucertole lunghe un metro e mezzo e nei cieli attorno al Malibuya volteggiano aquile capaci di abbattere un bue in un solo colpo…
Veramente le lucertolone a Tenerife ci sono ancora: non so se sono le stesse che citi tu, ma di lucertole molto grandi se ne vedono comunemente.
I Varani non ci sono solo a Komodo, ma anche il tutto il sud est asiatico (magari un pelo piu’ piccoli di quelli di Komodo, ma comunque di dimensioni sufficienti a mangiarsi un pollo o ad essere molto pericolosi per i bambini – sono piu’ pericolosi dei cani randagi, per capirci, ma non girano in branchi, fortunatamente)