Il tesoro della regina: la genesi di un successo inaspettato!

il tesoro della regina la genesi

Il tesoro della regina è andato esaurito in un mese! Ecco allora, in attesa della ristampa, qualche indiscrezione sulla genesi del mio primo librogame!

Il tesoro della regina è stato saccheggiato!

Scopro con estrema soddisfazione che Il tesoro della regina è appena andato esaurito: il mio primo librogame / avventura in solitario per Ultima Forsan, scritta… appunto… in solitario (ovvero senza il supporto del complice Giuseppe Rotondo), ha appena sfondato il muro della prima tiratura.

Si tratta di qualche centinaio di copie, ovviamente, non parliamo di tonnellate di scatoloni, eppure è un traguardo importantissimo, per una serie di motivi:

– i librogame in Italia sono in una fase di coma vigile dalla metà degli anni ’90: se togliamo alcuni esperimenti unici, come gli ottimi Lupo Solitario della Vincent Books e l’imponderabile racconto a bivi di Amici, si tratta di un genere senza vero mercato;

– è un librogame che si basa su una storia italiana, ambientata in Italia, scritta da un autore italiano;

– è andata esaurita IN UN MESE. il che vuol dire quella cosa che spesso si sente, a volte a sproposito “oltre le nostre più rosee aspettative”.

Adesso accadranno tre cose:

  1. Rivedremo il testo in base ai feedback che ci arrivano, pronti a ristampare una seconda tiratura.
  2. Finiremo di preparare la versione digitale (complicata per via degli iperlink tra i paragrafi).
  3. Comincerò a scrivere il seguito, che uscirà probabilmente a Lucca Comics & Games 2015.

Prima di parlare del futuro, è il momento di ricordare la genesi e le caratteristiche di questo lavoro.

Il tesoro della regina – la genesi

Vi racconto in breve come è nato Il tesoro della regina.

Un’avventura in solitario per Ultima Forsan

CapturekkkLa prima esigenza è stata quella di creare un secondo libro di espansione per Ultima Forsan, il Savage Setting che ha riscontrato fin da subito un grande successo in Italia. Italia Macabra era già in cantiere, ma il grande interesse verso il Rinascimento Macabro rendeva non peregrina l’idea di raddoppiare le uscite di Modena Play.

Una campagna di gioco sarebbe servita a poco, viste le due/tre già pubblicate, mentre sembrava una cosa troppo frettolosa quella di raddoppiare i moduli “geografici” o i compendi. Perché allora non tentare la via di un’avventura in solitario? Una storia da giocare da soli, quando una serata di gioco salta oppure quando si vuole fare un giro in un’ambientazione che magari già si conosce e si ama. Vada per l’avventura in solitario!

Un libro introduttivo a Ultima Forsan e Savage Worlds

il tesoro della regina la genesiNon appena abbiamo pensato all’avventura in solitario, ci è subito venuto in mente di creare qualcosa di interessante anche per chi non conosceva ancora Ultima Forsan o perfino Savage Worlds: un’avventura tutorial che potesse fungere da chiave d’accesso per questo setting e il suo regolamento. Pian piano, giocando, i concetti di base dell’ambientazione e delle regole sarebbero stati assorbiti dai giocatori e avrebbero contribuito ad invogliare i giocatori a “fare il salto”, andando direttamente alla fonte.

Per questo, Il tesoro della regina è fondamentalmente un’avventura tutorial, introduttiva al Rinascimento Macabro di Ultima Forsan e a tutto l’universo di Savage Worlds!

Un librogame!

Il tesoro della regina la genesiUn’avventura in solitario è cosa diversa da un librogame, ma noi volevamo anche attirare tutti gli amanti dei librogame verso le avventure di Civetta.

Per far questo ho lavorato in due direzioni:

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– la prima è stata quella di inserire il regolamento completo utile per l’avventura tra il tutorial e le appendici del libro, in modo che non fosse indispensabile l’appoggio esterno ad altri manuali per giocare: Il tesoro della regina può essere giocato senza consultare nessun altro libro!

– la seconda è stata quella di elaborare un regolamento alternativo a quello ufficiale di Savage Worlds, che lo rendesse un librogame vero e proprio. Queste meccaniche sono iper-semplificate e permettono di giocare senza dadi, senza effettuare le prove e senza combattere, ma semplicemente annotando alcune parole chiave e codici durante il gioco. E’ più semplice, ma non è “più facile”, visto che alcuni aggiustamenti specifici inseriti nel testo servono appositamente a rendere la vita “dura” al giocatore che vuole usare questo sistema.

Ed ecco pronta la struttura delle regole, il tutorial e il regolamento alternativo!

Matilde di Canossa, la Regina d’Italia

matilde_canossa1Il 2015 è l’Anno Matildico: Matilde di Canossa è morta esattamente 900 anni fa e uno dei nostri intenti è stato fin dall’inizio quello di omaggiare la Regina d’Italia, un personaggio certamente calato nel suo tempo, ma anche degno di essere ricordato e romanzato per i suoi tratti moderni e universali. Matilde di Canossa era una donna fiera, arguta, intelligente, pronta a scendere in battaglia personalmente, capace di trattare alla pari i più ingombranti uomini del suo tempo: papi, condottieri e imperatori.

Matilde è “la regina” del titolo ed è il suo tesoro che il protagonista della storia, il lettore, dovrà recuperare. La storia di Civetta, il personaggio che il giocatore muove all’interno dell’avventura, si svolge alcuni secoli dopo la morte di Matilde, quindi la Regina d’Italia non è presente in carne ed ossa, e nemmeno come Morto (ci avevamo pensato, lo ammetto), ma Civetta ne ripercorre le tracce in due luoghi molto importanti del suo passato, esaminando i documenti autografi della sovrana, studiando la storia del suo regno tramite altri personaggi, e infine raggiungendo il suo sepolcro.

Volevamo metterci Matilde dentro. E ce l’abbiamo messa.

Modena

FBaerald_ModenaMap_InkSapevamo che il libro sarebbe stato presentato a Modena e a me sembra sempre doveroso omaggiare e citare le città italiane dove lasciamo un pezzo del nostro lavoro. Modena sarebbe entrata nella storia! Il collegamento con Matilde, per fortuna, era ottimo: tutti i luoghi delle avventure di Civetta, compresa Modena, sono stati molto importanti per la Regina d’Italia, e Modena stessa è un luogo centrale nelle vicende dell’Italia Macabra che stiamo raccontando in questi mesi con Ultima Forsan.

In particolare, a me piacciono i librogame “a mappa”, quelli cioè dove il ritmo della narrazione non è solo un fluire di eventi più o meno guidato, ma è possibile esplorare in lungo e largo un ambiente.

Ho pertanto introdotto Modena in mappa (con gli splendidi disegni di Francesca Baerald), inserito molti elementi “reali” della sua storia e della sua architettura e messo in scena la possibilità di girare per una ventina di luoghi caratteristici, inserendo un paio di complicazioni (Porte civiche chiuse/aperte, possibilità di essere ricercati, i Rintocchi del campanile) per rendere la scena più viva e interattiva con le azioni del personaggio. Insomma, Civetta si aggira per una Modena in stato di guerra, ha le ore contate ma ancora un po’ di tempo per svolgere la sua missione, mentre la città cambia a seconda delle sue scelte e del tempo che manca all’alba.

Volevamo metterci Modena dentro. E ce l’abbiamo messa.

Infine arriva Civetta, l’Acchiappamorti

SCHEDA REGINA compilataE alla fine, il protagonista della storia. O la protagonista. Perché il lettore della storia può scegliere senza problemi che Civetta sia maschio o femmina, un Mondo o un Corrotto, adolescente sui 15 anni o giovane di 25… senza che questo influisca nella storia o nella percezione che ne hanno gli altri personaggi. Dopotutto si usa il “tu”, come in ogni librogame che si rispetti, giusto?

I protagonisti sono l’anima delle storie e ho riflettuto a lungo su Civetta. nonostante alcuni aspetti della sua biografia siano lasciati all’arbitrio del lettore, altre caratteristiche dovevano essere ben ferme e chiare.

Civetta vive in un mondo di Morti e orrore, ma non ne ha paura… o per lo meno non ne prova un terrore cieco, ma solo un ovvio timore “pratico”. Civetta ha un passato non meglio chiarito, ma con diversi segreti e qualche trauma, che saranno svelati e affrontati poco a poco, nelle prossime avventure. La sua famiglia è potente, ricchissima e ramificata in tutto il Mediterraneo, ma Civetta se l’è lasciata alle spalle (per chissà quale motivo), ha vagabondato per l’Italia Macabra del 1500 e ha deciso poi di vivere in un’altra città, lavorando come Acchiappamorti.

Civetta ha gli occhi “strani” abituati alla notte, e questo ha fatto sì che tutti usino quel curioso soprannome…

Civetta è intelligente, è abile e possiede un grande senso dell’umorismo, una profonda umanità e un senso di giustizia molto radicato. Non cederà, non si arrenderà, non si farà mai mettere i piedi in testa da nessuno.

E, per fortuna, sta per tornare!

 

 

 

Mauro Longo
Mauro Longo
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