Highway Holocaust è il primo librogame della serie Freeway Warrior di Joe Dever, riedito in versione deluxe da Vincent Books. La mia postfazione al libro!
Highway Holocaust – il ritorno dei Guerrieri della Strada
In molti vi ricorderete della serie di librogame targati E Elle Guerrieri della Strada, firmati dal sempreverde Joe Dever in una pausa tra un ciclo di Lupo Solitario e l’altro. Oggi, grazie all’impegno della Vincent Books di Mauro Corradini, Guerrieri della Strada rinasce in una versione deluxe, che più bella non si può.
Si comincia ovviamente con il primo volume Highway Holocaust (al secolo Viaggio Disperato), che sarà disponibile già a Lucca Comics & Games 2015, per poi proseguire con i rimanenti tre volumi nei mesi successivi.
Come ormai tradizione delle sue preziose riedizioni (vedi l’ottimo lavoro svolto per Lupo Solitario negli ultimi anni), la Vincent Books ha scelto per la nuova versione una nuova traduzione di Alessandro Stanchi, le mappe di Francesco Mattioli e la copertina di Alberto Dal Lago. Joe Dever ha inoltre attualizzato la timeline degli eventi che introducono la storia, adattandola al presente.
Una festa per gli occhi e le mani, come sempre.
In chiusura, a me il compito di redigere una breve postfazione, che vi anticipo in parte:
Highway Holocaust
Postfazione di Mauro Longo
Un’America post-atomica.
Armi. Proiettili. Benzina.
Veicoli truccati lanciati su piste di polvere.
Inseguimenti, esplosioni, banditi, speronamenti, pazzi, mutanti, killer, sparatorie.
E un convoglio di sopravvissuti in viaggio verso la California…
Nel 1988, quando ormai la serie Lupo Solitario era un bestseller consolidato e ne veniva pubblicato il dodicesimo volume, conclusione del ciclo del Ramastan, Joe Dever decise di prendersi una pausa dal Magnamund e di dedicarsi a una mini-serie di avventura fantascientifica, ambientata sul nostro pianeta dopo un’apocalisse atomica innescata da infami terroristi.
Il luogo delle avventure di Cal Phoenix (Mark nella traduzione della E Elle, adesso tornato al suo vero nome) sono gli Stati Uniti, sia per le suggestioni di un viaggio tra le macerie dell’America che per arrivare più facilmente al pubblico statunitense, di solito abbastanza refrattario ai librogame europei.
Cal è un sopravvissuto, sfuggito alla distruzione del pianeta perché ritrovatosi per puro caso in fondo a una miniera al momento dell’attacco nucleare, e rimasto bloccato lì dentro per anni. Ma non c’è spazio per lo sconcerto del protagonista, all’uscita dal rifugio. Highway Holocaust comincia già nel vivo dell’azione e al secondo paragrafo già volano i proiettili. L’avventura è serrata, la difficoltà elevata, le insidie mortali. Cal (e il lettore) avranno bisogno di tutte le loro risorse per arrivare alla fine del primo volume… E il viaggio è appena all’inizio!
Il paragone con Mad Max 2: The Road Warrior e con il librogame Fighting Fantasy: Freeway Fighter (oltre che a tutti gli altri film e romanzi del genere) è voluto e ostentato fin dal titolo, ma Dever non teme i confronti: la sua folle America è unica, e il ritmo di gioco appassionante e incalzante, supportato inoltre da un regolamento virtualmente perfetto…
Continua a leggere in Highway Holocaust!
Bello come l’era di internet permetta a questo tipo di progetti di fiorire, mentre prima era molto piu’ difficile raccogliere e convogliare l’attenzione di una piccola nicchia di appassionati sparsa in tutto il mondo.