I Fedeli d’Amore sono una società segreta per Ultima Forsan, una setta che appare nell’ultimo dei Dispacci di Savage Worlds Italia.
I Fedeli d’Amore nei Dispacci #10
Un po’ in ritardo a causa di Lucca Comics & Games, ecco un paio di dritte sui Dispacci dai Mondi Selvaggi, la webzine delle news e delle anticipazioni di Savage Worlds Italia e Savage Worlds Italia Fan!
Nel numero 10 trovate: un riassunto di tutte le uscite di Lucca Comics & Games 2015 e delle attività dello scorso mese; la prima puntata di Savage Insider, tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Savage Worlds ma non avete mai osato chiedere; Il Trittico Selvaggio nella Tomba del Terrore, resoconto illustrato delle avventure di una banda di eroi alle prese con il diabolico dungeon al di sotto di Socanth; uno sguardo al Dipartimento Indagini Paranormali di Fabrizio Borgio; e infine i Fedeli d’Amore, una setta per Ultima Forsan.
Trovate i Dispacci di Ottobre, come sempre nella sezione Download del sito di Savage Worlds Italia!
Ed ecco un estratto del materiale per Ultima Forsan:
I Fedeli d’Amore
Una società segreta di intellettuali e umanisti che auspicano l’abbattimento di tirannie ed eresie, e il definitivo compiersi del Rinascimento dell’Uomo.
Genesi
Secondo alcuni, i Fedeli d’Amore esisterebbero da prima dei Giorni dell’Ira e la setta ha continuato a crescere attraverso gli ultimi secoli, in particolare prendendo slancio maggiore durante la Riconquista. Sono in molti a sostenere che la setta stessa, o perlomeno gli ideali che essa professa, siano alla base di molte scelte politiche fatte dai governi e dalle società dei Feudi più evoluti d’Italia e Spagna.
Anche il Concilio Universale e la Lega di Canossa, secondo alcuni, sono frutto dell’incessante lavorio dei Fedeli, nelle camere del potere e nelle piazze del popolo.
Dettami
Gli ideali della setta si fanno risalire a Dante Alighieri, a diversi poeti italiani dei Vecchi Regni e all’imperatore Federico II di Svevia, ma anche a testi gnostici e sapienziali del mondo antico.
I Fedeli d’Amore professano l’amore verso la Sapienza (la Santa Sofia), l’umanesimo delle arti, delle lettere e delle scienze, il Rinascimento dell’Uomo. Secondo i Fedeli, gli imperi assolutistici e i governi di stampo religioso devono cadere ed è necessario costruire una comunità universale degli uomini “cortesi”, dove solo la saggezza, il buon governo, l’amicizia, le scienze e le arti siano alla base della sconfitta del Flagello e della rinascita definitiva dopo le tenebre dell’Età più oscura.
I Fedeli d’Amore, tuttavia, non professano mai troppo apertamente questi ideali, ma li nascondono in discorsi di buon senso e amicizia, in poesie, poemi e canzoni adatte al sentire popolare, in gesti eclatanti fatti come esempio di munificenza e “cortesia”.
Affiliati
La setta è molto chiusa e non accoglie a cuor leggero membri esterni. Gli unici che possono esservi accettati sono coloro che vengono indicati ai Vati da membri già esistenti, e ammessi da quelli dopo una ulteriore osservazione dei candidati.
I Fedeli e i Vati scelgono quasi sempre uomini di arte e lettere, musicisti e poeti, scienziati e umanisti che si distinguono per ingegno e fama terrena, affinché, perseguendo gli ideali della Setta, questi possano davvero influenzare altre menti e cuori, nel popolo, nei propri colleghi e nei governanti.
Fanno eccezione diversi mercanti, nobili e banchieri, che costituiscono una minoranza piccola ma potente all’interno della Setta: le banche toscane e genovesi e le consorterie mercantili di Granada sono profondamente infiltrate dai Fedeli d’Amore. Il numero delle donne è pari a quello degli uomini e non vi sono preclusioni di razza o credo, purchè i membri mettano in subordine i propri ideali particolari a quelli universali della setta. I Corrotti non vi sono preclusi, né la setta li osteggia apertamente, ma è un dato di fatto che la loro presenza tra i Fedeli d’Amore è un evento più unico che raro.