Sta per uscire “Italian Way of Cooking” di Marco Cardone. Dai ricettari segreti di Ultima Forsan, ecco l’Acquamorte: una bevanda da far resuscitare i Morti!
Italian Way of Cooking
Pronti per il cenone di Capodanno? Italian Way of Cooking è il nuovo romanzo horror e grottesco di Marco Cardone, in pubblicazione con Acheron Books, giusto in tempo per prepararvi ai pingui banchetti delle prossime feste…
Per l’occasione Letteratura Horror e Acheron Books hanno buttato giù un piccolo concorso, dedicato a ricette molto speciali e aperto ancora per poche ore…
Il Masterchef Contest vi invita a creare ricette gastronomiche a base di mostri dell’immaginario horror e a inviarle in redazione.
I vincitori si accaparreranno la pubblicazione in via gratuita e vedranno le loro ricette pubblicate all’interno del libro!
Visto che qui si bazzicano soprattutto i Morti di Ultima Forsan, ecco allora la ricetta della casa:
Acquamorte
L’Acquamorte è un’originale e peculiare alternativa alla più comune acquavite, che può fungere da ottimo digestivo dopo un pasto abbondante, per esempio uno che preveda altri piatti di questo ricettario.
L’Acquamorte si distingue dall’acquavite per l’aggiunta, nelle ultime fasi della realizzazione, delle ceneri dei Morti viventi, che donano al distillato un colore nerastro, una maggiore opacità e l’inconfondibile gusto, dolciastro e amarostico allo stesso tempo.
I ricettari più antichi prevedono che il distillatore vada direttamente presso le pire ancora fumanti dove vengono arsi i Morti, stacchi membra carbonizzate per metà (e magari che si muovano ancora) e poi proceda in cucina ad ottenere personalmente le ceneri tramite appositi macinini. Ma oggi è molto più pratico procurarsi la materia prima presso rivenditori autorizzati o dai vasi cinerari di famiglia.
Vi occorreranno:
• 1 litro di acquavite non aromatizzata
• 4 cucchiai da tè colmi di ceneri di Morto vivente
• 150 gr. di foglie o fiori aromatici essiccati (preferibilmente melissa, assenzio e crisantemo)
Ed ecco come fare:
1. Preparate o acquistate l’acquavite. Le ricette tradizionali prevedono acquaviti di vinaccia o di tuberi.
2. Versate l’acquavite in un contenitore di vetro o ceramica a chiusura ermetica e aggiungete le ceneri dei Morti, le foglie e i fiori essiccati.
3. Lasciate riposare il preparato per quaranta giorni, agitando il contenitore senza aprirlo ogni due giorni, per far sì che tutta la cenere si sciolga.
4. Dopo di ciò, filtrate il liquido e versatelo dentro una bottiglia ermetica, lasciandolo riposare ancora almeno dieci giorni.
5. Servite in tavola ai vostri ospiti. Il sapore dell’Acquamorte è per molti nauseabondo, ma pare possa aprire la mente di chi la beve o dargli visioni e coraggio.
Bevetene con moderazione!
Fondamentale per scaldare le gelide notti rutene!
…e io che ero ancora fermo, si e no, al limoncello…
Avevo scritto la mia ricetta, per la tisana di spettro, o scaldanima dell’ultimo giorno, ma misurava 1000 caratteri di troppo e non ce l’ho fatta a tagliuzzarla in tempo.