Stranimondi si è conclusa da tre giorni. Tra viaggio e rientro al lavoro, a notizia fredda che più fredda non si può, trovo il tempo di parlarne anche io.
Stranimondi (e me) in pillole
– Stranimondi è una convention organizzata a Milano e dedicata alla narrativa weird e fantastica.
– L’edizione 2016 è la seconda, dopo quella 2015. Chi era venuto l’anno scorso “non me ne aveva parlato bene” usando un discreto eufemismo (vero Gott?).
– Io ero a Stranimondi con Acheron Books, come autore e come supporto all’organizzazione.
– Domenica mattina ho presentato una delle mie pubblicazioni di quest’anno: Guiscardi senza gloria. Il libro era ovviamente poi in vendita allo stand Acheron.
Straninoi?
Ho letto molte cose su questa fiera, tutte piuttosto amare: mancavano i big, mancavano i pesi medi, erano più gli scrittori che i lettori, erano più gli editori che gli scrittori, mancavano i lettori, mancavano i giovani, mancavano gli acquirenti. Non mi nascondo dietro a un dito: tutte queste affermazioni hanno un fondo di verità… ma voglio anche vedere le cose da un punto di vista positivo.
A Stranimondi ho seguito diverse conferenze, ed erano tutte piene di gente: le più bistrattate avevano almeno il 50% dei posti occupati. Persino la mia! 😀 . Tra due settimane, provate ad andare alla Sala Ingellis delle conferenze di Lucca Games (con le sue 200.000 persone paganti) e ditemi se vedete delle sale piene, o anche solo a metà…
Tutti gli stand avevano libri e riviste interessanti. Ho conosciuto autori, pubblicazioni, collane, editori, ciascuno con qualcosa di interessante e brillante da dire o da mostrare. C’erano moltissimi curiosi, interessati, acquirenti, con cui scambiare più di 2 chiacchiere. Ho preso anche un piacevolissimo caffé con Gianfranco Manfredi, uno degli autori italiani di fumetto e narrativa che seguo con più piacere… Per non parlare dei dieci litri di vino portati dal Monferrato ad opera dei Fratelli Mana e del loro complice Fabrizio Borgio, con i quali ho visto diventare ubriachi e molesti molti visitatori (ne sai niente, Nicola?). Ho incontrato tante persone simpaticissime e appassionate come me, che altrimenti conoscerei solo via internet, invece, pensate un po’, hanno una loro fisicità.
Che dovrebbe fare di più una fiera? Portare dei Big talmente Big da oscurare tutti gli altri? Non farebbe un buon servizio agli editori.
Aderire ad eventi talmente generalisti da attirare un pubblico super-variegato? Trekker, cosplayer, videogamer, boardgamer, leghe professionistiche di Magic? A che pro? Tanto poi quella non è la clientela di Stranimondi.
Farsi conoscere di più e meglio da tutti? Quello sì… ma diamogli tempo. Due anni fa non c’era nulla. L’anno scorso è stato un flop. Quest’anno è andata bene. Quanto più velocemente volete che cresca una fiera?
E allora dov’è il problema? Perché gli editori di narrativa fantastica e i loro rispettivi autori a contratto non sono improvvisamente diventati ricchi, tre giorni fa?
La fiera della carne di struzzo
…Perché Stranimondi è una fiera della carne di struzzo!
Pochi sanno anche solo che esiste, la carne di struzzo…
Di costoro, solo una frazione sarebbe interessata ad andare a una fiera che ne tratti, giusto per curiosità… per vedere come sono fatti i produttori e appassionati di carne di struzzo (magari ad assaggiare una fettina, ma senza impegno).
Meno ancora sono quelli che vanno per degustare davvero la carne di struzzo, cercando soprattutto l’unica marca di carne di struzzo che conoscono.
E infine, uno su mille è davvero esperto e interessato alla carne di struzzo e vuole provarne le varianti. Perfino quelle italiane.
In Italia nessuno legge. Gli autori sono più dei lettori e (si dice), da un po’ di tempo a questa parte, gli editori stano diventando più degli autori. Figuriamoci chi scrive qualcuno di quei sottogeneri del fantastico che sono fantasy, horror, weird e fantasy… Vera carne di struzzo. Buona, per carità… ma solo per rari intenditori.
E allora volete proprio sapere qual è la soluzione a tutti questi problemi, il segreto che permetterà a tutti noi di diffondere la cultura del fantastico tra tutti gli italiani,”rieducandoli alla lettura” (ahaha) e finalmente facendo diventare la nostra passione una corrente culturale mainstream?
Ve lo dico io! Basta solo efnvnsnjffkpmfoefmf ejfofnvnmvxmpvkkf99999999999999999999999999999999999999999 ndndie6wh
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Meditate, gente, meditate…
Quest’anno sarei venuta tantissimo, non fosse stato che tornavo da Londra il giorno prima. ‘cidenti.
Leggendo i vari resoconti e vedendo le foto – davvero c’erano così pochi lettori? io non c’ero e mi tocca credervi sulla parola, però vedo pure gli stand pieni di gente – mi rendo conto del salto enorme fatto dall’anno scorso. Credo che al momento l’unico problema di StraniMondi sia l’arrivare davvero a tutto il pubblico potenzialmente interessato, e quella non è roba facile.
Peraltro giusto ieri ho sentito parlare della carne di struzzo, coincidenza?
Ciao! C’era un gran pubblico e la fiera per me è molto riuscita. Poi è ovvio che se ci sono 1000 persone e i libri esposti sono 500, ogni acquirente anche con buona volontà porta a casa 3-4 cose e la proporzione delle vendite non offre numeri assoluti esaltanti.
Ma per me la fiera è sana e ben riuscita. Peccato però che i numeri assoluti dei lettori del fantastico italiano siano così bassi…