Il giorno della civetta è la terza e ultima avventura di Civetta, l’Acchiappamorti di Modena. In questo librogame, come sempre, IL PROTAGONISTA SEI TU!
“…come la civetta quando il giorno compare”
Shakespeare, Enrico VI
Algeri 1517
“Svegliati, idiota!”
È questa la prima cosa che senti: una voce roca che ti insulta aspramente, seguita da risatacce di scherno.
La seconda è un getto di liquame freddo e puzzolente che ti investe la schiena, inzuppa i miserabili stracci che porti addosso e ti cola giù lungo le gambe.
Le catene ti sorreggono e ti bloccano le mani in alto, ma riesci a girarti e a guardare il tuo carceriere, nonostante gli occhi tumefatti per le percosse. È il capo dell’arena, un grasso Giaurro coperto di cicatrici, con un’escrescenza sul collo tanto grande che sembra quasi una seconda testa. Puzza quasi come te in questo momento.
“Ieri hai fatto le bizze, vero? Sembra che Omar ci sia andato pesante con la frusta!” ghigna l’aguzzino. A contatto con il piscio del secchio che ti ha gettato contro, le ferite riprendono a bruciare, ma trattieni una smorfia di dolore: non darai nessuna soddisfazione ai tuoi carcerieri.
Il Giaurro stacca le tue catene dal muro e ti trascina fuori dalla lunga cella comune, rifilando un paio di calci agli altri prigionieri sdraiati al suolo o appesi ai ganci, come eri tu fino a un minuto prima. Attraversate così quei sotterranei angusti e interminabili che ormai conosci fin troppo bene, echeggianti giorno e notte di grida, gemiti e lamenti e rischiarati dai bracieri dove gli aguzzini ripuliscono continuamente i loro strumenti di tortura dall’atramento.
(…)
Il Giaurro e le altre guardie ti lanciano una blusa di pesante tela grigia che ti arriva fino alle ginocchia e ti tolgono le catene dai polsi, lasciandoti solamente quelle alle caviglie. Poi ti spingono fino alla grata dell’arena.
Dalle urla di incitamento provenienti dall’altro lato capisci che i combattimenti sono già cominciati e gli spalti di legno devono essere stracolmi di spettatori: la feccia di Algeri al gran completo venuta a spassarsela sulla vostra pelle.
Attendi alcuni minuti dietro la saracinesca, mentre le guardie radunano uno ad uno altri cinque prigionieri e te li affiancano, in attesa del momento di entrare nell’arena.
All’improvviso l’ordine arriva e la grata si solleva. Un attimo dopo i vostri carcerieri vi spingono dentro urlando degli ordini in arabo, indicandovi una cassa al centro dell’arena e richiudendo subito dopo la saracinesca alle vostre spalle. Vi guardate l’un l’altro per un istante, poi avanzate titubanti verso il centro dell’arena.
Che lo vogliate o meno, è il momento di combattere per la vostra vita!
Il giorno della civetta
È arrivato il momento di vivere l’ultima avventura di Civetta, l’Acchiappamorti di Modena, il personaggio al centro della trilogia di librogame che abbiamo rilasciato negli ultimi anni, ambientata nel Macabro Rinascimento di Ultima Forsan.
Per il terzo anno consecutivo, Civetta arriva in corrispondenza con Play – Il festival del gioco di Modena: una saga puntuale come un orologio!
Il primo anno, l’avventura si svolgeva proprio a Modena e nei suoi dintorni: era il tempo di andare a caccia di Il Tesoro della Regina Matilde di Canossa. L’anno scorso, le avventure di Si muore solo due volte si sono svolte lungo buona parte dell’Italia centro-settentrionale, su fiumi e strade, in mezzo alla Selva, dentro Feudi e Città Dolenti. Quest’anno, lo scenario si amplia ancora e le peripezie dell’Acchiappamorti vi trascineranno da Algeri a Costantinopoli, sulle tracce di una cospirazione che si estende lungo tutto il Mediterraneo.
In particolare, il complotto si riallaccia in parte alle avventure precedenti, ma risale anche direttamente al tragico passato di Civetta e ai motivi che hanno spinto l’Acchiappamorti di Modena a lasciare Genova anni orsono.
Insomma, se queste fossero le avventure di James Bond, Il giorno della civetta sarebbe un misto di Skyfall e Spectre (passatemi il paragone).
Qualche altra cosa da dire su quest’avventura:
– Con Il giorno della civetta si conclude un lungo arco narrativo che tocca molti altri titoli di Ultima Forsan. Ci saranno infatti personaggi apparsi per la prima volta in C’era una volta a Lucca (uno dei quali in un ruolo fondamentale), nemici, alleati e intrighi descritti in Italia Macabra e La corona di ferro, vecchie conoscenze che hanno attraversato indenni almeno tre avventure ufficiali e persino qualche cammeo dei personaggi di Guiscardi senza gloria e Il segreto di Marco Polo, per chi sarà in grado di riconoscerli. Dopo Il giorno della civetta, e con un breve strascico di altre 2-3 avventure che abbiamo già in testa, di fatto il mondo di Ultima Forsan non sarà più lo stesso.
– Il giorno della civetta conta 530 paragrafi ed è quindi il più lungo librogame della serie. Le avventure di Civetta si svolgono in sei locazioni principali e potrete seguirle sulla splendida mappa realizzata come sempre da Francesca Baerald. Ci saranno inoltre un paio di salti indietro nella giovinezza del personaggio. Ritorneranno, in un modo o nell’altro, molti personaggi delle avventure precedenti e ci sono tre possibili finali, a seconda di come Civetta terminerà l’avventura, senza contare decine di orrende possibilità di morte lungo la strada.
– Come sempre, si potrà scegliere di giocare con il regolamento di Savage Worlds oppure con il sistema semplificato, che non prevede l’uso dei dadi e delle Prove. Data la struttura peculiare della storia (la leggerete) non ho inserito la consueta Appendice su come rendere l’avventura adatta per il gioco di gruppo. Al suo posto, c’è un corposo capitolo con ben nove nuovi Mostri e tre nuovi Oggetti di Equipaggiamento.
– Il giorno della civetta cita volutamente l’omonimo romanzo di Sciascia, che a sua volta cita Shakespeare. Sapete, quel romanzo in cui si parla di uomini, mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà, che penso perlomeno il mio amico Nicola Santagostino conosca bene. Nel librogame non ci sono dentro temi impegnati, niente che non sia la generica “chiamata al dovere” di ogni eroe che si rispetti, però è stato bello per una volta giocare con due classici assoluti.
La citazione completa è la seguente: “E chi non vuole combattere per una tale speranza vada a casa a dormire. E se si alza, sia oggetto di scherno e di meraviglia come la civetta quando di giorno compare”. Il significato è semplice, ed è appunto una chiamata al dovere a cui Civetta, ovviamente, risponderà, dimostrando tra le altre cose che a volte quando la civetta appare di giorno c’è poco da scherzare.
– Il giorno della civetta è un librogame debitore tra gli altri ai suoi tre principali consiglieri e betatester: Yuri Zanelli, Alessandro Viola e Matteo Poropat. A quest’ultimo si deve inoltre la realizzazione dello splendido programma “LibroGame Creator”, che da anni è un aiuto indispensabile alla scrittura dei miei librogame. Di fatto, i librogame non potrebbero esistere oggi senza di esso. Ho già citato la bravissima illustratrice Francesca Baerald e ci aggiungo ora il copertinista ufficiale della collana, Sebastien Ecosse, che diventa sempre più bravo di cover in cover. Un necessario ringraziamento anche al compare di sempre e coautore di Ultima Forsan Giuseppe Rotondo, che ha rivisto con me alcuni aspetti regolistici dell’avventura e delle appendici. Va citato infine il genio folle e visionario di Matteo Ceresa, grafico e impaginatore della linea Ultima Forsan, che da anni sopporta le mie follie e rende possibili su carta i miei deliri.
Detto tutto questo, mi rimane poco da aggiungere, se non che è davvero commovente tornare a scrivere più volte sui propri personaggi e concludere le loro avventure, una volta per tutte: è come salutare vecchi amici che partono e che non si sa se rivedremo più, un paragone abusato, ma – credetemi – davvero azzeccato.
IL GIORNO DELLA CIVETTA È UN’AVVENTURA
DOVE IL PROTAGONISTA SEI TU!
Gioca nei panni di “Civetta” l’Acchiappamorti e fatti strada attraverso una terra infestata da Morti e Abomini, banditi e disertori, assassini e marrani.
Percorri il Mediterraneo in lungo e in largo, dalle Fosse dei combattimenti di Algeri al Califfato di Sicilia, dalla ricca e insidiosa Genova alla perduta Costantinopoli.
Affronta la più orrenda cospirazione che i Nuovi Regni abbiano mai visto, e getta finalmente luce sulle ombre che oscurano il tuo passato e la tua famiglia.
Il giorno della civetta è un’avventura in solitario per Ultima Forsan e Savage Worlds. In questo libro troverai due sistemi di gioco alternativi (base e avanzato), schede, dadi, una mappa del Mediterraneo Macabro, numerose appendici su Ultima Forsan e una raccolta di nuovi mostri e nuovo equipaggiamento, da utilizzare anche per il gioco di gruppo.
Non c’è tempo da perdere: vai al paragrafo 1 e comincia subito la tua avventura!
Come sempre, complimenti! Io non sono un grande appassionato di gioco in solitario ( :-O ), ma ho dato al primo libro della trilogia una possibilità, finita purtroppo malissimo senza manco lasciare Modena! 😀
“Dopo Il giorno della civetta, e con un breve strascico di altre 2-3 avventure che abbiamo già in testa, di fatto il mondo di Ultima Forsan non sarà più lo stesso.”
Maledetto, dicci di più! 😀
Come nella storia che abbiamo imparato dai libri di scuola, nel ‘500 il Mediterraneo diventa improvvisamente uno specchio d’acqua molto piccolo. Dopo la caduta del Sultano Nero e gli eventi raccontati in questo librogame, più il famoso “piccolo strascico”, il Mediterraneo non sarà più il centro principale delle avventure. La “frontiera” si andrà spostando in tutte le altre direzioni: Nord Europa, Africa, Asia, Mar dei Cannibali.
Sta per cominciare l’Era delle Grandi Esplorazioni.
:-O
E comunque io la storia l’ho imparata dai giochi, dai cartoni animati, dai fumetti, dai videogiochi, dai film… cos’è questa faccenda dei “libri di storia”? 😀
[…] Tutto comincia nel 2012 con il mio primo romanzo, Decameron dei Morti, continua attraverso due linee di giochi di ruolo (Ultima Forsan e Dies Irae), decine di scenari e contenuti secondari, prosegue con i librogame della serie dell’Acchiappamorti, e va verso una virtuale conclusione cronologica della timeline (per ora) con il romanzo Guiscardi senza gloria, la campagna Fuga da Old York e il librogioco Il giorno della civetta. […]