Ieri, in un’epifania di tipo “San Paolo”, ho ricordato il mio primo libro fantasy. E non immaginerete mai qual è stato! (Spoiler: quello dell’anteprima)
No, questo non è uno di quei post sul primo libro fantasy, scritto solo per farsi cliccare, dove alla fine vi chiedo quale sia il vostro primo libro fantasy e stimolo la discussione e i vostri apporti con una sapiente trita call to action…
In realtà tutto nasce per una folgorazione che ho avuto qualche giorno fa, mentre cercavo delle immagini per il bell’articolo di Yuri Zanelli su Hyperborea e Clark Ashton Smith.
In quell’articolo, Yuri parla della splendida saga di Hyperborea e cita la sua conclusione:
“Appartiene a questo ciclo anche The Coming of the White Worm, ultimo racconto ad essere scritto da Clark Ashton Smith. La novella è presentata come una cronaca riportata nel Libro di Eibon, poi tradotta da Gaspard du Nord, mago di Averoigne, diventando così un collegamento tra i due cicli.
Dopo questa novella l’autore abbandona la narrativa, continuando però a dedicarsi al suo primo interesse, la poesia, e coltivando anche il disegno, la pittura e la scultura.“
Il racconto in questione ha avuto diverse edizioni italiane tra cui, spulciando il sempre ineluttabile Catalogo Vegetti, scopro la versione presente nelle Grandi Opere della Nord. A quel punto, sono stato qualche giorno a rimuginare su quella copertina e su quel racconto, entrambe cose di cui mi ricordavo vagamente, fin quando non mi sono reso conto di una cosa sensazionale.
QUELLO è stato il primo libro fantasy che io abbia mai letto, la prima antologia di racconti in assoluto della mia ormai trentennale carriera di lettore ed estimatore del Fantasy.
Il primo libro fantasy non si scorda mai
Anzi sì, visto che lo avevo dimenticato per trent’anni.
Vediamo di tirare fuori la storia per com’è avvenuta, senza troppi infiocchettamenti. Quando ero piccolo leggevo moltissimo… si sa… probabilmente come tutti voi. Passavo il tempo sui racconti di mitologia e avevo un bellissimo libro di saghe arturiane, leggevo infiniti Topolino e avevo già consumato Salgari e Verne e tutti quegli autori delle edizioni per ragazzi.
Siamo da qualche parte prima dei librogame, degli Scegli la tua avventura, dei gialli Mondadori e dei libri fantasy per ragazzi Mondadori (compreso Il Mago di Ursula Le Guin e Sopra il Mare, Sotto la Terra).
Penso che avessi attorno agli 8-9 anni. Siamo anche prima de La Storia Infinita che arrivò attorno alle medie, de Lo Hobbit (13-14 anni) e della serie di Shannara (di questo sono sicuro, me la prestò dopo il solito cugino – vedi avanti…).
Leggevo così tanto e così in fretta che i miei cercavano ogni modo per evitare di spenderci sopra troppi soldi. Uno dei trucchi era quello di “farmi prestare i libri dai miei cugini”. C’era uno di loro che all’epoca credo avesse 10 anni più di me e leggeva fumetti scabrosissimi come Scorpio e Lanciostory, o l’Intrepido, quelle cose lì… quindi andavo sempre da lui e per un bonario accordo, mi permetteva di portarmi via in prestito fumetti e Urania a profusione (SANTO SUBITO!).
Ma gli Urania mi inquietavano un po’ (sia maledetto Terra di Mutazioni nei secoli a venire. Sono ancora traumatizzato) e dopo il primo centinaio mi fermai, per poi non leggerne più per due decenni.
Ad un tratto, doveva essere l’86-87 immagino, quindi avevo 8-9 anni, sullo scaffale apparve un libro con una fantasia differente: Stregoni, Grifoni, Castelli, Guerrieri.
SBAM!
Ricordo un altro dettaglio relativo a quel libro.
“Tuo cugino dice che questo non lo può prestare, quindi lo devi leggere qui!”
NUOOOOOOOOHHH!
Ed ecco che per il mese successivo, le visite a casa degli zii si trasformarono in visite di lettura che neanche la biblioteca cittadina…
Insomma, per farla breve, mi sono ricordato quale sia stato il mio primo vero approccio con il fantasy. Fantasy, appunto, della Editrice Nord, antologia a cura di Sandro Pergameno.
SBAM!
Non posso dire sinceramente di ricordare molto di quel libro, anche se ho delle vaghe reminiscenze proprio del racconto di Clark Ashton Smith. Tra l’altro quegli autori all’epoca non mi dicevano niente e solo ora ho riscoperto quale fosse l’indice, dal solito catalogo Vegetti.
Ma ecco a voi un elenco dei contenuti, così tanto per dire com’erano una volta le antologie:
Introduzione. Stregoni maligni, indomiti guerrieri e incantevoli principesse: uno sguardo alla fantasy moderna, di Sandro Pergameno
La terra cava (RACCONTO LUNGO, The Hollow Land [A Tale], 1856) DI William Morris
La spada di Welleran (RACCONTO, The Sword of Welleran) DI Lord Dunsany
Gli dei di Bal-Sagoth (RACCONTO LUNGO, The Gods of Bal-Sagoth, 1931) DI Robert E. Howard
Sia maledetta la città (RACCONTO, [Cursed] Be the City, 1939) DI Henry Kuttner
L’avvento del verme bianco (RACCONTO, The Coming of the White Worm, 1941) DI Clark Ashton Smith
La maledizione delle piccole cose e delle stelle (RACCONTO LUNGO, The Curse of the Smalls and the Stars, 3282) DI Fritz Leiber
Ka il terribile (RACCONTO, Ka, the Appalling, 1958) DI L. Sprague De Camp
La città nella gemma (RACCONTO LUNGO, The City in the Jewel, 1975) DI Lin Carter
I diavoli nei muri (RACCONTO, Devils in the Walls, 1963) DI John Jakes
Il flacone di Ipswich (RACCONTO LUNGO, The Ipswich Phial, 1976) DI Randall Garrett
Una conclusione logica (RACCONTO, A Logical Conclusion) DI Poul Anderson
Flutic (RACCONTO LUNGO, Flutic, 1983) DI Jack Vance
Elric alla fine del tempo (RACCONTO LUNGO, Elric at the End of Time, 2040) DI Michael Moorcock
La torre di ghiaccio (RACCONTO LUNGO, Tower of Ice, 1981) DI Roger Zelazny
Un ladro a Korianth (RACCONTO LUNGO, A Thief in Korianth) DI C. J. Cherryh
Rosso come sangue (RACCONTO, Red As Blood, 1979) DI Tanith Lee
La terra dei lupi (RACCONTO LUNGO, Wolfland, 1980) DI Tanith Lee
Ossa (RACCONTO, Bones, 2040) DI P. C. Hodgell
Una questione di musica (RACCONTO LUNGO, A Matter of Music, 2040) DI Patricia A. Mc Killip
La donna che amava la luna (RACCONTO, The Woman Who Loved the Moon) DI Elizabeth A. Lynn
La principessa e l’orso (RACCONTO, The Princess and the Bear) DI Orson Scott Card
Il drago di ghiaccio (RACCONTO, The Ice Dragon) DI George R. R. Martin
A POMA’, CE SEMO TUTTI… VAI COR TANGO!
C’erano davvero tutti. TUTTI. Pure Tanith Lee, PURE GEORGE MARTIN!
Adesso avete capito. Ci sono caduto dentro da piccolo, come Obelix. Dopo un libro così, non puoi rimanere uguale. Non puoi crescere come tutti gli altri rEgazzini. Adesso sapete perchè sono così. Grazie, cugino. E’ tutta colpa tua.
E voi? Qual è stato il vostro primo libro fantasy?
La bibbia dei nonni, tre libri in finta pelle nera, scritte in oro, ma non sono mai arrivato alla fine. Conta?
Il primo fantasy in assoluto è stato “Nel segno della Luna Bianca” di Aldani e Piegai
Da allora non ho più smesso
Ho come vorrei acquistarla la raccolta dell’editrice Nord! Peccato che sia un filo fuori stampa, non lo si trova più né sul Libraccio e neppure su Amazon.
Però c’è nelle biblioteche brianzole! ZACC! Prenotato in biblioteca.
Sante biblioteche!