Torna dopo 30 anni in italiano The Warlock of Firetop Mountain, Lo Stregone della Montagna di Cima Infuocata, il capostipite di TUTTI i librogame: in download gratuito su Librogame’s Land!
Si dice che nei meandri della montagna nota come Cima Infuocata si nasconda un favoloso tesoro. Ma le gallerie sono dimora di terribili mostri e infide trappole, al servizio di un misterioso Stregone dai mistici poteri magici. Tu, avventuriero solitario, hai deciso di tentare l’impresa mai riuscita a nessuno: addentrarti nelle viscere della montagna e uscirne vittorioso con il tesoro del suo signore. Riuscirai a raggiungere il cuore del labirinto e ad avere la meglio sullo Stregone di Cima Infuocata?
Tutto comincia così. Tralasciando i diversi antecedenti che ricadono piuttosto in altre sottocategorie, il primo librogame della storia è incontrovertibilmente The Warlock of Firetop Mountain, di Steve Jackson e Ian Livingstone, di cui abbiamo parlato più volte qui su Caponata Meccanica.
La storia di The Warlock of Firetop Mountain
La serie Fighting Fantasy, di cui The Warlock of Firetop Mountain è la primissima uscita, nasce nei primi anni ‘80, da un’idea di Steve Jackson e Ian Livingstone, cofondatori dell’inglese Games Workshop. Il concetto era molto semplice: creare dei volumi vendibili singolarmente che costituissero un vero e proprio gioco da svolgere leggendo i vari paragrafi, ma con un regolamento già al proprio interno.
Erano quindi prodotti ludico-editoriali più complessi delle semplici storie a bivi, ma con regolamenti più semplici di quelli dei giochi di ruolo. Prevedevano l’uso di due dadi a sei facce, matita e gomma e di una scheda del personaggio che permettesse di gestire poche caratteristiche e un certo equipaggiamento, ma nulla più. The Warlock of the Firetop Mountain, il primo vero gamebook della storia, venne quindi elaborato nel 1980 e pubblicato nel 1982 dalla Penguin Books.
Il titolo arrivò in Italia nel 1984 grazie alla casa editrice Supernova, e fu il primo di una lunga serie di prodotti analoghi, in genere indipendenti ma a volte collegati in miniserie, pubblicati nella collana Fighting Fantasy. La Supernova non proseguì le pubblicazioni, che passarono invece alla più notoria EL, la quale tuttavia non ristampò mai The Warlock of Firetop Mountain.
Fighting Fantasy e The Warlock of the Firetop Mountain furono una vera ventata nuova nel panorama ludico occidentale. La serie si arricchì subito di numerosi titoli e diede vita a diverse serie parallele, spin off, traduzioni ed edizioni varie, ristampe, collane, collezioni e collezionismi. Era accaduto di nuovo quello che si era riscontrato qualche anno prima con Dungeons&Dragons e il Role-playing Game: un nuovo settore ludico era nato, presto capace di raggiungere una dignità tutta sua e di crearsi un fenomeno che se non è stato certamente di massa, ha interessato una nicchia corposa di scrittori, sviluppatori, disegnatori, case editrici e soprattutto lettori/giocatori.
Giunta nel 1995 a circa 60 volumi, la serie ebbe un periodo di fermo che sancisce oggi il limite del fenomeno nella sua massima espressione. Con Fighting Fantasy, le cui singole uscite vennero tradotte anche in quindici lingue ed esportate in decine di paesi, si ha praticamente l’inizio e la fine cronologiche di questa produzione editoriale nella sua fase più compiuta.
Nel frattempo, questo gamebook capostipite è ancora oggi una delle avventure più celebri, ripubblicate e riadattate dell’intera storia dei librogame. Innumerevoli le ristampe, suddivise su quattro edizioni diverse (Puffin 1982, Wizard Books 2002 e 2009, Scholastic 2017) per le quali costituisce sempre il primo numero della collana.
The Warlock of Firetop Mountain ha avuto anche una edizione speciale per i 25 anni della serie originale, una versione per il Magazine Warlock, che da lui prende il nome, con tanto di introduzione alternativa, due seguiti, romanzi collegati e traduzioni in tutto il mondo compresa l’Italia, con oltre 1 milione di copie vendute in 13 lingue diverse già dopo i primi dieci anni.
Ma questo ovviamente è solo l’inizio. Nel corso di questi 35 anni, Zagor, lo Stregone, ha visto realizzati:
– Una versione videogame per ZX Spectrum della Crystal Computing nel 1984.
– Un boardgame pubblicato dalla Games Workshop nel 1986, realizzato dallo stesso Steve Jackson, che usava stesse illustrazioni e regole (più o meno) del librogame.
– Una miniatura di Zagor (lo Stregone) della Clarecraft.
– Una versione digitale nel 2013 per Palm Pilot Operating System.
– Una versione per il gioco di ruolo realizzata secondo il d20 system (quello gratuito di D&D 3ed) della Myriador nel 2003.
– Una versione per Nintendo DS nel 2009, realizzato da Big Blue Bubble e Aspyr Media.
– Una versione per iPhone sempre della Big Blue Bubble e sempre del 2009.
– Una versione Kindle della Worldweaver del 2011.
– Una versione per Playstation 3 e PSP ad opera della Laughing Jackal sempre del 2011.
– Un adattamento per iOS della Epic Games
– Un ulteriore versione per iOS e Android della Tin Man Games
Insomma, una incredibile quantità di Stregoni per tutte le piattaforme possibili e tutti gli utenti.
Una raccolta di queste e altre curiosità è poi presente nel volume celebrativo You are the hero di Jonathan Green, che racconta la storia di Fighting Fantasy, da The Warlock of Firetop fino ad oggi, compresi appunto tutti gli spin-off, romanzi e libri di puzzle, edizioni straniere, giochi da tavolo e videogiochi.
Lo Stregone di Cima Infuocata
E oggi, finalmente, una nuova traduzione accuratissima e aggiornata alle ultime versioni arriva nella collana LibriNostri di Librogame’s Land, il paradiso degli amanti dei librogame.
Il titolo attuale diventa Lo Stregone di Cima Infuocata, e ai classici 400 paragrafi di gioco seguono una messe di contenuti speciali e curiosità da leggere assolutamente.
Grazie a Efrem “Ego” Orizzonte per averci regalato questo librogame bellissimo e seminale, e all’intera brigata di Librogame’s Land che come al solito compie il miracolo di realizzare tali risultati.
🙂