A Castel Lucca è avvenuto uno storico evento. Vanni Snow Santoni è diventato ufficialmente il Re del Nerd e ha aperto ai Bruti i portali della Barriera!
King in the Nerd! King in the Nerd!
Con questi cori esultanti è stato salutato a Lucca più e più volte JonVanni “Snow” Santoni, da parte di rappresentanti dei regni letterari a sud della Barriera e dei Bruti del Nerd da sempre tenuti fuori dal mainstream per colpa di una sorta di vero e proprio muro morale, editoriale e sociale.
L’ho ammesso personalmente davanti a lui e l’ho scritto anche nel post su La Stanza Profonda: il mio pregiudizio su Vanni Snow Santoni era quello di vedere in lui uno scrittore che faceva un po’ il personaggio e cercava di conquistarsi con una specie di captatio benevolentiae l’attenzione e il supporto del mondo nerd, di quelle centinaia di migliaia di persone, ormai anche in Italia, che si stanno avvicinando da qualche anno a libri, giochi, fumetti e serie tv di genere. Il Nerd è di moda, e i Bruti tenuti da sempre fuori dalla Barriera possono essere utili contro nemici ancora peggiori: i White Walkers gli Unreaders che calano verso la nostra civiltà editoriale e la stanno per distruggere.
Insomma, pensavo che fosse un bluff, un costrutto, un impostore venuto a reclamare il Regno del Nerd dal profondo sud, senza averne il titolo, i diritti dinastici e il carisma per farlo.
Ma Vanni Snow non è un danaroso Lannister, un subdolo Tyrrell o un sanguigno Martell… è davvero per metà uno Stark del Nerd e per metà erede della più main delle dinastie tradizioni letterarie mainstream.
Nelle sue vene scorrono sia tutte quelle cose noiose da circolo letterario – Proust, le riviste, le pagine e pagine riempite di fuffa da recensori boriosi e intellettuali fuori tempo… veri principi-negromanti valyriani-melniboneani, ultimi decadenti esponenti di un lignaggio malaticcio e dimenticabile, che si accoppiano tra consanguinei e il cui sangue è divenuto trasparente come acqua – che la verace e prorompente narrativa dei Regni Giovani: fantasy, fantascienza e horror, giallo, weird e fantastico in generale… di cui Castel Lucca è stata ancora una volta la capitale.
E insomma, Vanni Snow non è un impostore, e se c’è qualcuno che da dietro fa kingmaking (la casa editrice che secondo me gli ha chiesto di finire L’Impero del Sogno in tempo, per sfruttare l’onda lunga de La Stanza Profonda e presentare il libro a Castel Lucca), egli rimane un vero Re Bastardo che può unire sotto i propri vessilli i Bruti del Nerd e il resto di Westeros.
Popoli del Nerd, udite la mia testimonianza su Vanni Snow!
– Ho visto quell’uomo parlare in aklo a una conferenza su Lovecraft, e difendere il Solitario di Providence senza sbagliare un colpo.
– L’ho visto autografare libri scrivendo in rune (e aggiungendo il nome del destinatario, se sospettate che avesse imparato a memoria).
– L’ho visto trattare e disquisire di tematiche legate al fantastico in altre tre conferenze, battendo senza problemi tanti piccoli altri Re del Nerd e Re oltre la Barriera in cui mi sono imbattuto in questi anni.
– Ho conosciuto una persona vera (no perzona falza), che conosce entrambi i mondi -di qua e di là della Barriera- e fa parte a pieno titolo di entrambi.
E allora, anche io appoggio Vanni Snow come King in the Nerd e sono pronto a parlare di lui al Consiglio dei Bruti e sostenere le sue perorazioni per il Trono di Spade e la Repubblica delle Lettere…
Perchè Mance Ryder che combatteva contro la Barriera ci ha uniti tutti ed era un ottimo re. Ma Mance Ryder è morto.
E Vanni Snow potrebbe essere colui che ci farà transitare oltre la Barriera, dimostrando finalmente che il cosiddetto muro tra narrativa di genere e narrativa tout court non esiste… e che Nerd e Letterati sono la stessa razza e condividono un unico nemico. Sotto i suoi vessilli, Bruti del Nerd e Uomini di Lettere potranno far fronte uniti al comune avversario che viene dal gelo e minaccia di distruggerci tutti: la fine della cultura, della passione e della lettura.
Perchè, amici miei, l’inverno sta arrivando.
[…] Bazzano per Geek Area. Mauro Longo di Caponata Meccanica, poi, mi mette in imbarazzo addirittura incoronandomi re del […]
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