L’amica che ci farà compagnia nella chiacchierata di oggi: Elisa Emiliani, faentina, classe 1986. Cresciuta a pane e fantascienza, ha presentato una tesi in Filosofia Semiotica dal titolo Problematiche filosofiche nella narrativa fantascientifica (analisi di Scorrete lacrime, disse il poliziotto di Philip K. Dick) che ha suscitato più sdegno che entusiasmo in commissione di laurea. Ha deciso di non intraprendere la carriera accademica e si è trasferita in Inghilterra, poi in un paesino sperduto della Galizia dove è nata l’idea di Cenere.
Nel frattempo ha scritto racconti per Fantasy magazine, Effemme e Speechless magazine, ha curato la rubrica Problemi d’identità seriale per la rivista Inkroci ed esplorato ambientazioni distopiche sul blog Philomela997.
Nel 2017 ha frequentato la Bottega di Narrazione di Giulio Mozzi dedicandosi a nuove sperimentazioni narrative.
Dopo aver lavorato come rappresentante di borse, fatto bollette di luce e gas e un anno di volontariato europeo, ora gestisce progetti di mobilità giovanile internazionale e scrive storie di incubi che filtrano in mondi quasi reali.
E, al solito, ospite a sorpresa in fine serata…. Marco Scarlatti!
Arci La Dimora APS
Creiamo. Giochiamo.
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