L’Avventura del Gatto Lupesco e (in parte) l’Almanacco dei Mondi Selvaggi 2016 recensiti da un grande appassionato di Kata Kumbas!
A PLAY: Il Festival del Gioco di Modena, Edizione 2016, abbiamo presentato Avventure per Laitia: il primo supplemento per Kata Kumbas – Edizione Selvaggia, la nuova versione del gioco di ruolo tutto italiano riadattato per il regolamento bestseller Savage Worlds da Umberto Pignatelli. Dentro, assieme agli scenari creati da molti bravi professionisti italiani del gioco di ruolo, ci trovate anche la mia Avventura del Gatto Lupesco.
Per l’occasione, anche l’Almanacco dei Mondi Selvaggi da me curato ha ospitato ben due avventure per Kata Kumbas Edizione Selvaggia.
Tutto questo materiale, assieme al manuale base, è stato ora recensito dal blog Che cosa sono le nuvole, di Luca Lorenzon. Ecco solo la parte che riguarda il mio lavoro:
L’Avventura del Gatto Lupesco
“(…)
Sono delle suggestioni letterarie ad aver ispirato L’Avventura del Gatto Lupesco di Mauro Longo, tratto dalla poesia didattica Detto del Gatto Lupesco (ho controllato:esiste veramente) in cui l’anonimo autore sposta in Italia le vicende dei cavalieri della tavola rotonda. Sicuramente siamo di fronte a un’operazione raffinata e culturalmente rilevante, ma anche qui come nel caso di Dell’Omo la Vera Natura sono stato spiazzato dalla lontananza dai temi di Kata Kumbas canonico.
Ciò detto, l’avventura è bella e coinvolgente, per quanto lineare – mi pare solo che lo stacco tra i tafferugli iniziali alla locanda e l’incontro col Lhome necessiti di una attenta cucitura da parte del Magister. Molto simpatico il giro che bisogna fare per individuare l’identità di Mogma.”
Almanacco dei Mondi Selvaggi 2016
“Un provvidenziale regalo mi permette inoltre di recensire anche le due avventure per Kata Kumbas inserite nell’Almanacco dei Mondi Selvaggi 2016 (en passant, praticamente tutte le avventure contenute nell’Almanacco sono almeno buone o comunque degne di nota).
Caccia al Drago è un’ottima avventura introduttiva che però vista la qualità può facilmente essere riciclata per personaggi già introdotti a Laìtia. Pignatelli in persona l’ha masterizzata al PlayModena 2016. È principalmente investigativa, ma molto spazio viene lasciato al roleplaying. Credo che l’autore qui abbia centrato le caratteristiche salienti di Kata Kumbas (c’è un solido background di racconti e folklore alla base) e l’idea di rendere le Porte di Livello parte integrante della trama rimanda un po’ a Piattini e Misteri, l’avventura pubblicata sul primo e unico E. L. Avventura della E. Elle.
Sempre Pignatelli centra ancora il bersaglio con La corsa dei Sacri, una divertentissima avventura che vede i personaggi destreggiarsi tra due fazioni di fedeli in lotta (Nuovo contro Antico Popolo) per imporre la propria divinità a difesa di Leceria/Ceriale. La vicenda è arricchita dall’intrusione finale dei pirati d’Oltremare e oltre a essere molto vivace offre una certa varietà e ricchezza di situazioni. Latita l’elemento fantastico (non ci sono draghi o altre creature fatate, per capirci) ma tutto sommato anche la già ricordata avventura Piattini e Misteri in E. L. Avventura 1 si basava su elementi folkloristici senza addentrarsi troppo nel reame del fantastico.
Di carne al fuoco ne è stata messa tanta e di buona qualità. L’impatto con la trasposizione nel nuovo sistema di gioco non è stato poi così traumatico, ma d’altra parte ero consapevole che qualcosa si sarebbe inevitabilmente perso. A questo punto rimango in attesa di nuovo materiale “selvaggio” per il rinato Kata Kumbas.”