Un saggio accurato e preciso di Moreno Pedrinzani sul sovrannaturale e la tradizione stregonesca nell’Età Moderna. Lo trovate QUI in formato PDF.
Accolgo con piacere il contributo di un lettore di lunga data di questo blog, Moreno Pedrinzani, da oggi divenuto ufficialmente Amico della Caponata. Moreno è un grande appassionato di giochi di ruolo e miniature, di tradizione, simbologia e mitologia, e gestisce l’ottimo blog Varco Dimensionale. Tra le altre cose, questo breve saggio può essere interessante per inserire spunti storici alle vostre avventure di gdr o nei vostri racconti. Eccone un breve stralcio.
Alcuni elementi sulle credenze e le creature sovrannaturali in età moderna
(…) Per la creazione del concetto di stregoneria fu fondamentale il Concilio di Basilea, che utilizzò come fonte un trattato sui processi dell’inquisizione proveniente proprio dalla Savoia. La creazione di questo “supercrimine” è legata soprattutto all’inquisitore Uldry Torrenté, un domenicano che operò anche in Svizzera.
Da questo nucleo nacquero alcune leggende destinate a radicarsi nell’immaginario collettivo e nell’ufficialità dei processi dell’inquisizione: il volo delle streghe e il sabba. Le prime rappresentazioni iconografiche di questi fenomeni risalgono a questa epoca e provengono da questi luoghi, sebbene nella tradizione folkloristica della Transilvania le streghe, e i vampiri, viaggiavano ancor prima sulle “gramole”, le assi usate per rompere la canapa, o anche su zappe lasciate in giro.
Improvvisamente nei libelli e nelle opere d’arte si ebbe una diffusione capillare di elementi, forse utilizzati a scopo propagandistico, del volo demoniaco: sia esso per volontà di Satana, per mezzo del già citato unguento o per mezzo di scope. Queste rappresentazione, che a volte nascondono un amore popolare per l’orrido, il grottesco e il bizzarro, vennero ampiamente diffuse, ma le più pregevoli si trovano nelle demonologie illustrate, fenomeno che inizia attorno al 1490 e che avrà fortuna a lungo nei secoli a venire, dove anche divinità pagane dell’antichità vennero ritratte in modi denigratori e mostruosi, quindi poste tra le schiere delle legioni demoniache.
Su come l’Italia fosse l’epicentro ideologico dell’inquisizione, sono interessanti le vicende del domenicano Heinrich Kramer, originario dell’Alsazia. Dato che il suo lavoro trovò oppositori in area germanica, Kramer si recò a Roma dove ebbe un incontro con papa Innocenzo VIII che, tramite una bolla, gli garantì pieni poteri come delegato papale.
Kramer lasciò una scia di terrore nel Tirolo, dove le fonti riportano processi nei quali la confessione sotto tortura era la norma, così come la distorsione delle parole dei testimoni e degli accusati. Data la durezza dei suoi metodi le autorità ecclesiastiche cittadine riuscirono a escludere Kramer facendo leva sulla sua età avanzata, una precisa volontà di non ingerenza nelle vicende interne di un luogo periferico, fatto che denota la frammentarietà del mondo cattolico e di come tali metodi e tali persecuzioni furono a volte percepite, anche da altri ecclesiastici: atti arbitrari, sgradevoli o privi di finalità pratiche.
Ciò sarà la scintilla per la stesura del Malleus maleficarum, testo in cui Kramer tenta di conferire validità ai suoi metodi piegando a suo favore le parole dei padri della Chiesa e dei teologi. Malgrado le sue rozze mistificazioni, il testo fu ampiamento diffuso per mezzo stampa e divenne un classico della caccia alle streghe.
(…) Gli artisti del tempo, come Dürer, Altdorfer, Graf e Grien, per citarne solo alcuni, recepirono questi elementi dell’immaginario inserendo le streghe nelle proprie opere e rappresentandole in modo conforme a quella che stava diventando la tradizione. L’arte grafica dell’incisione era giovane e si riferiva ad un pubblico vasto, non a caso il tema della stregoneria era proprio qui più forte. Le figure femminili erano sessualizzate e incarnavano l’archetipo della strega come donna ammaliatrice e conturbante.
Non necessariamente ciò significava che gli artisti o i compratori credessero realmente alla stregoneria, ciò è solo prova del fatto che le streghe entrarono nell’immaginario e nella cultura europea del tempo, acquisendo anche elementi pornografici e quindi triviali, anche se magia e sesso sono elementi che nelle società antiche, dove troviamo riti orgiastici per la fertilità, sono legati.
La persecuzione fu particolarmente intensa nell’area francese e germanica, ma anche l’Italia conosceva la caccia alle streghe, basti pensare che negli anni ’20 e ’30 del XVI secolo nella diocesi di Como vennero arrestate più di mille persone, un centinaio delle quali finirono sul rogo, numeri che sono riferiti dal domenicano Bartolomeo Spina, anche se l’opposizione a tali pratiche si fece presto sentire.
Il francescano Samuele de Cassinis fu il primo, nel 1505, a mettere in dubbio la veridicità dei sabba e dei voli demoniaci, posizione rimbalzata nel mondo laico da Andrea Alciati, noto giurista. In Italia la graduale diminuzione dei processi per stregoneria si ebbe grazie al lavoro degli umanisti che, partendo da Machiavelli, smorzarono il fanatismo degli inquisitori.
Ehi! tra settembre e ottobre hai inserito piu’ articoli in questo blog che in quasi tutto il resto della tua vita!!! Mi spaventi!!! 😀
Ehehehheeh… Ma il ritmo giusto per me è uno al giorno… Solo che quando ho mille scadenze poi non ce la faccio. Ora siamo tornati quasi alla normalità 😉
Beato te! Io da qui a fine anno mi sa che avro’ pochissimo tempo (e ancora meno neuroni) liberi 🙁
Ho un Novembre che si preannuncia di fuoco!