La scoperta dell’Europa da parte degli amerindi: una ucronia dalla lunga storia, che si ritrova oggi in Ultima Forsan: Iberia Macabra.
Oggi è il 12 Ottobre, il giorno della Scoperta dell’America. Il Columbus Day (una specie) per gli americani, la Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo in Italia e il Dia de la Hispanidad in Spagna e in alcuni paesi latinoamericani. Insomma oggi si celebra il giorno in cui Cristobal Colon, dopo essere stato in vacanza un mese alle Canarie, ha raggiunto i Caraibi e San Salvador.
Vista l’uscita in questi giorni di Iberia Macabra, che parla proprio di Hispanidad e di viaggi da e verso le Americhe, è il momento di un bel pippone pseudo-culturale del vostro BVZM (Buon Vecchio Zio Mauro).
E questa volta ci concentreremo sulla Scoperta dell’Europa”, ovvero quel motivo letterario, quella ucronia, per cui non sarebbero stati gli Europei ad arrivare nelle Americhe, invaderle e conquistarle progressivamente, bensì dei popoli amerindi a fare l’inverso.
Ovviamente non è mai successo eh, perlomeno nei vostri libri di storia… per questo la chiamiamo “Ucronia”. Ma è anche vero che nel corso degli ultimi anni, sono saltate fuori molte possibili fantasie legate proprio a questo evento (assieme a tante altre possibili ucronie cinquecentesche) e la cosa è diventata a mio modo di vedere interessante.
La Scoperta dell’Europa secondo Lesage
Per quello che ne so, la prima ucronia ufficiale sulla Scoperta dell’Europa da parte dei nativi americani si trova nel romanzo di Alain-René Lesage, Les Aventures de Monsieur Robert Chevalier (1732). Alain-René Lesage o Le Sage (Sarzeau, 6 maggio 1668 – Boulogne-sur-Mer, 17 novembre 1747) è stato un romanziere e commediografo francese appassionato di narrativa avventurosa e picaresca.
Si tratta in questo caso solo di un accenno. M.lle Laclos, una nobildonna francese stabilitasi tra gli amerindi, domanda al protagonista (è francese, ma si capisce): «Que serait-il arrivé si les peuples de Nouveau Monde nous prévenant dans l’art de la navigation étaient venus les premiers à la découverte de nos côtes ? Que n’auraient-ils pas eu à raconter de la France à leur retour chez eux?[…]
Que nous parlons une langue incompréhensible, et que nous avons pour les chauves-souris, les sauterelles et les lézards une vénération superstitieuse qui nous empêche d’en manger. […] Nous les suivimes un jour, auraient-ils dit, dans un lieu où ils portaient un des leurs morts, et que nous crumes etre un temple. Nos piaces nous avertirent d’y faire porter notre grand dieu Widzipudzili qu’ils leur montrèrent, et les exhortant à reconnaitre leur erreur et à profiter de l’avantage qu’ils avaient de pouvoir jeter la vue sur le plus grand des dieux ; mais bien loin de se prosterner devant lui comme nos piaces et de l’adorer avec eux, ces impies eurent l’audace de renverser d’une main profane ce dieu terrible, de lui rompre le jambes et de lui arracher les ailes»
Agli occhi degli indiani d’America la civiltà europea non sarebbe apparsa meno primitiva e pagana di quanto apparve la loro ai conquistatori. Il racconto di M.lle Laclos è tuttavia solo un accenno veloce che si conclude con la fuga degli indigeni dall’Europa, ed è solo un espediente veloce e indolore in un romanzo che poi parla di tutt’altro.
L’Uomo che Scoprì l’Europa
Ammetto di non conoscere altre opere che trattino la scoperta dell’Europa, fino al mystero investigato dal primo e vero BVZM, Martin Mystere.
Nella storia che si chiama proprio “L’uomo che scoprì l’Europa“, un documento segreto proveniente dagli Archivi Vaticani proverebbe che, nel 1140, un pellerossa americano sarebbe naufragato presso Cadice portando un messaggio per Papa Onofrio: il segreto della Fonte della Giovinezza. Martin Mystere naturalmente finirà per indagare sull’evento (tragico) e scoprirne tutti i retroscena.
Ezcalli
Nel 1996 usciva per il gioco di ruolo GURPS il modulo Alternate Earths, che comprendeva sei differenti mondi alternativi (dimensioni parallele esplorabili tramite strane agenzie di viaggi nel tempo e traslazioni planari) che corrispondevano ad altrettante ucronie legate alla nostra storia. A differenza di altri esperimenti simili nel gioco di ruolo, tutti e sei (Roma Aeterna, Dixie, Reich-5, Ezcalli, Shikaku-mon e Gernsback) erano ben studiati e affascinanti da giocare.
In particolare, Ezcalli presumeva la scoperta delle Americhe da parte dei Cartaginesi nel VI sec. a. C. (plausibile e già fonte di diverse ipotesi mysteriose), evento che avrebbe poi per vari motivi condotto al mancato avvento dell’Impero Romano. A causa di questo, secoli dopo, l’Europa non fu pronta a difendersi dai mongoli e nel presente dell’ambientazione (il 1840), l’Eurasia è un insieme di khanati decadenti, attaccati e saccheggiati dall’impero Tenochca via mare, grazie a un gran dispiego di macchine e tecnologia a vapore. Insomma, gli Aztechi controllano le Americhe e l’Europa è un luogo da razziare e depredare. Non è proprio la scoperta dell’Europa, ma quasi…
El Espejo Humeante e la conquista dell’Amexica
Qualche anno fa, un artista ecuadoregno, Eduardo Villacis, ha creato una mostra d’arte chiamata ‘El Espejo Humeante’ (Lo specchio fumante), un “falso museo nel quale sono presenti reperti, pitture, scritture e oggetti, che raccontano l’espansione azteca in Europa.” In questa ucronia amerindia, gli aztechi, una volta catturato Cristoforo Colombo e il suo equipaggio, dopo aver imparato a costruire certe armi e certe imbarcazioni, partono proprio per la scoperta dell’Europa seguendo le visioni del Dio della Guerra, fino a conquistarla e rinominarla Amexica…
Al contrario di quello che succede con la fregatura dei Conquistadores scambiati per gli inviati di Quetzalcoatl, all’arrivo in Amexica, le autorità cattoliche, vedendo i Mexica con i loro ornamenti fatti di piume, credono si tratti di angeli e per questo motivo non oppongono resistenza, finendo (giustamente) massacrati.
Tlaloc Verrà
Ammetto che l’ucronia che appare in Ultima Forsan è debitrice soprattutto del bel racconto Tlaloc Verrà di Alessandro Forlani, per com’è apparso all’interno dell’antologia Ucronie Impure. La fantasia astorica qui è la stessa: dopo aver sopraffatto i primi conquistadores giunti sulle loro terre, gli Aztechi se la sono pensata un po’ e poi hanno deciso di contrattaccare, raggiungendo il Portogallo e iniziando a costruirvi piramidi, diffondervi il culto dei propri dei e ovviamente, massacrare e schiavizzare la popolazione.
Oggi il racconto è compreso nell’antologia distopica Un Tempo Altrove (Delos Digital), assieme ad altri splendidi racconti ucronici e fantastici dello stesso autore. La trovate su Amazon: altamente raccomandata!
Noi siamo i morti
Molto interessante anche l’approccio di Noi siamo i morti, una graphic novel che parla di zombie, peste nera, navi volanti e amerindi che visitano l’Europa devastata… una combinazione di elementi che si ritrova, anche se in maniera del tutto differente anche in Ultima Forsan.
Di questo fumetto si parla molto bene su Plutonia Experiment e non ripeterò quanto potete leggere là o tra le recensioni di Amazon.it. Aggiungo solo che:
– a me non è piaciuto particolarmente: bella l’idea, ma trama, trovate e disegni non mi sono sembrati un granché;
– per fortuna Ultima Forsan è uscito l’anno prima, altrimenti qualcuno avrebbe potuto dire che “ci eravamo ispirati”.
Ultima Forsan: Iberia Macabra
E veniamo a noi, finalmente. Nell’ucronia ludico-fantastica di Ultima Forsan, il meccanismo di inversione di ruoli, per cui sono i Mexica a realizzare la Conquista dell’Europa, si basa su tre assunti principali:
1) Abbiamo dato per buone molte leggende medievali, rinascimentali e moderne su “scoperte dell’America” precedenti a quella di Colombo: per noi Veneziani, Templari e Vichinghi, nel continente opposto ci sono arrivati davvero e quello che vi hanno scoperto o che tutt’ora vi fanno è un aspetto fondamentale della storia di Ultima Forsan e della futura continuity.
2) E’ una questione di numeri. L’Europa del Rinascimento Macabro ha circa un decimo della popolazione che avrebbe potuto avere se non vi fosse stata la Peste Grigia, e la Spagna non è un impero potente e unificato, quanto piuttosto un insieme di Feudi isolati. Quando i Conquistadores arrivano Oltremare, sono pochi e male organizzati… e questa volta la potenza dell’Impero Azteco sarà più pesante sulla bilancia dei rapporti di forza.
3) La Morte Vivente. I Mexica scoprono che il Vecchio Mondo è invaso dal Flagello e questa incredibile visione dei Morti cambia per sempre il loro modo di concepire il sacro, facendoli votare al Dio della Morte Michtlantecuthli in una rivoluzione religiosa (in peggio) che avrà grandi conseguenze nei loro piani di conquista.
Nel presente di Ultima Forsan, la scoperta dell’Europa è già avvenuta, i Mexica sono già in mobilitazione e intendono raggiungere in forze il Vecchio Mondo per assoggettarlo, come una sacra crociata nel nome del loro Dio. La fazione religiosa che ha preso il potere dopo l’arrivo dei primi conquistadores è la più efferata e ambiziosa che si sia mai vista nelle loro terre, e l’assoldamento di conquistadores europei, la schiavitù di decine di migliaia di persone e l’insediamento nelle Isole de la Conquista sono per loro il primo passo di una guerra che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.
Ultimissima segnalazione per il benemerito concorso de I Corti di Librogame’s Land di quest’anno. Parliamo, come forse sapete, del più importante momento italiano di confronto e sfida sulla narrativa interattiva, gestito dalla comunità del forum più importante in Italia che tratti di librogame e similari.
Guarda caso, uno dei temi del concorso di quest’anno è proprio “la Scoperta dell’Europa”!
Coincidenze? Io non credo proprio!
Interessante articolo! Mi sembra di capire che sia una possibilità esplorata più dal gioco che dalla narrativa.
Confesso che non conosco approfonditamente l’argomento. Ho letto 3-4 libri online sull’argomento ma non ho trovato nessun’altra famosa ucronia a riguardo. Sicuramente ci saranno pure, ma a quanto pare nessuna di grande rilevanza.
Molto bene. Sto già pensando al vantaggio “Madre de Dios”, che conferisce al giocatore un obolo se, di fronte a una creatura, un’orda di Morti, un evento o un luogo particolarmente terribili, spende un intero turno per abbassare le lenti affumicate e esclamare la frase “Madre de Dios…” 😀
ahahahhahaha