Libri di Lovecraft (e libri su Lovecraft) in italiano ce ne sono centinaia. Ecco una guida per districarsi in questo mare magnum e partire dai migliori.
Libri di Lovecraft e dove trovarli… Ebbene sì: dato il grande successo di altri post analoghi (vedi quello sui libri di Martin e Tolkien) ecco che vi propongo un altro pippon… marchetton… articolo sull’intera produzione di HPL.
“Ma è morto da 80 anni, ce n’è davvero bisogno?”
Sì.
La già ampia produzione originaria di racconti, lettere, sonetti e frammenti di HP Lovecraft si moltiplica infatti all’infinito nelle numerose versioni italiane, che variano ovviamente per cura editoriale, qualità e formato di stampa, traduzione e opere inserite o meno nelle raccolte. Facendo un esempio tra tanti, il racconto Herbert West, Reanimator, ha avuto in italiano quasi quaranta versioni, molte delle quali con titoli diversi e di difficile riconoscimento a prima vista: Herbert West, rianimatore, Dall’oscurità, Dalle tenebre, Herbert West: il rianimatore, Il demone del flagello, Il demone della peste, Il demone della pestilenza, L’orrore dalle ombre, L’orrore dalle tenebre, L’urlo del morto, Le legioni d’oltretomba, Le legioni della tomba, Legioni della tomba, Sei colpi al chiaro di luna, Sei spari al chiar di luna, Sei spari al chiaro di luna.
E questo solo se parliamo di libri di Lovecraft veri e propri, ovvero quelli che raccolgono quanto da lui scritto senza aggiunte successive. Se poi ci allarghiamo ai saggi su Lovecraft o a opere derivate dalle sue, l’elenco tende a infinito.
Basta studiare il Catalogo Vegetti o analizzare questo splendido articolo dell’amico scrittore Francesco Brandoli per avere un ottimo dettaglio di quanto si trova in circolazione. Tuttavia il presente articolo intende parlare dei libri di Lovecraft in maniera più semplice e diretta, senza analizzare le cento e più alternative, ma andando dritto al punto dei miei consigli.
Se siete lettori nuovi o casuali di Lovecraft, o volete cominciare oggi (e vi fidate di me), questo è l’articolo che fa per voi.
Le Opere Omnie
Ci sono fondamentalmente due Opere Omnie da recuperare per avere in un solo colpo TUTTi i racconti e i romanzi brevi di Lovecraft in un solo colpo:
– Tutti i romanzi e racconti, curato e tradotto da Gianni Pilo e Sebastiano Fusco per Newton Compton.
– Tutti i racconti, curato e tradotto da Giuseppe Lippi per Mondadori.
I due volumi differiscono per traduzione (la prima dei due grandi esperti Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, la seconda del grande esperto Giuseppe Lippi) e per contenuti. Mentre nella seconda trovate esattamente quello che è riportato in copertina “Tutti i racconti di Lovecraft“, la prima contiene dei testi in più: lettere, poesie, saggistica, il “taccuino” delle idee da sviluppare, nonché racconti in stile lovecraftiano scritti da prosecutori e altri autori weird del Novecento in tema più o meno marcatamente lovecraftiano.
Insomma, la prima “contiene più roba”, ma spesso meno calzante (ci sono altri autori!), mentre la seconda è tecnicamente perfetta per coerenza (tutta e solo la narrativa!), realizzata su materiale a sua volta selezionato da S.T. Joshi, uno tra i massimi esperti di Lovecraft in tutto il mondo, e migliore per traduzione.
Salto tutta l’analisi puntuale del testo, per la quale vi rimando di nuovo all’articolo di Francesco Brandoli, per suggerirvi direttamente la versione Mondadori. La traduzione è a mio avviso migliore e l’opera è filologicamente ed editorialmente pura: ci sono dentro niente di più e niente di meno che tutti i racconti di Lovecraft.
Rubo le parole del curatore Giuseppe Lippi per maggiore chiarezza: “Questa nuova edizione consiste in un unico volume che raggruppa i quattro già usciti precedentemente negli Oscar Mondadori. Allo stesso tempo ne aggiorna l’apparato bibliografico, contiene una nuova introduzione e mantiene le caratteristiche salienti dei quattro fortunati predecessori, comprese le traduzioni sui testi stabiliti da S.T. Joshi, la dettagliata Cronologia della vita e delle opere dell’autore e altri strumenti di approfondimento.
Inoltre, rispetto alle altre edizioni in commercio, è la sola ad offrire – in ordine cronologico – sia i racconti e i romanzi scritti da H.P. Lovecraft in proprio, sia quelli scritti in collaborazione o “ghost-written” a favore dei vari clienti letterari. Nessun’altra edizione italiana o internazionale contiene, nello stesso volume, questa seconda parte di materiale, alla quale sono aggiunti infine i racconti giovanili.“
“Sì ok, ma intanto sono esauriti entrambi… e poi tutti i libri di Lovecraft insieme? E se volessi solo un paio di racconti per iniziare? Per vedere se mi piace?”
Libri di Lovecraft PER INIZIARE
Le due raccolte descritte nel paragrafo precedente sono due Opere Omnie, che recuperano la produzione del “Solitario di Providence” fin oltre il fondo del barile, ma magari voi volete dei libri di Lovecraft meno enormi, più introduttivi, con una selezione dei testi migliori e più rappresentativi. Forse volete regalarli a qualcuno che ancora non lo conosce, oppure ne avete voi stessi tanto sentito parlare senza aver mai letto, e volete ora qualcosa di poco impegnativo.
Paradossalmente, vi inviterei comunque a considerare le Opere Omnie del paragrafo di cui sopra, specialmente la versione Mondadori, e poi magari a selezionare i racconti migliori. Ma, a parte il fatto che le due raccolte sono ormai un po’ fuori produzione o difficili a reperirsi, se proprio volete qualcosa di già selezionato o semplicemente più disponibile, ecco un paio di dritte veloci.
Cthulhu – I racconti del mito è una versione deluxe, cartonata e illustrata dei “migliori” racconti di Lovecraft, di recentissima uscita e curata sempre da Giuseppe Lippi (e due!). Ci sono tutti i racconti più importanti o più noti dell’autore e potrebbe essere una introduzione di pregio al mondo delle orrende divinità lovecraftiane.
Ottima per tutti, superba da regalare a un appassionato. Seicentodieci pagine con illustrazioni interne dedicate agli orrendi dei descritti nei racconti.
Che faccio, lascio?
Le montagne della follia è un testo abbastanza lungo da essersi spesso meritata una pubblicazione a se stante, così come “Il caso di Charles Dexter Ward“. In questo caso, anche in italiano ve ne sono più versioni, che possono servire come introduzione generale alla narrativa di Lovecraft. Se volete provare o far provare Lovecraft senza impegno, per capire se vi piace, prendete questo libro e perdetevi nel suo stile antiquato e prolisso, ma immensamente immaginifico e perturbante: sarà la cartina di tornasole per capire se questo autore fa per voi o meno.
Consiglio, tra tutte, l’edizione in foto, perché è un bel cartonato con testo molto leggibile e buona traduzione, a un prezzo molto accessibile.
I due testi si distinguono come segue: I gatti di Ulthar è una collezione più ridotta nei contenuti, ma esteticamente migliore e più essenziale: l’ideale da regalare ad esempio a una ragazza un po’ nerd, un po’ amante dei gatti: ecco cosa ci trovate dentro di preciso. Il libro dei gatti è un volume giunto alla seconda edizione, pieno di note critiche, stracolmo di lettere e di contenuti diversi, prefazioni e appendici: di certo più esaustivo, ma secondo me con meno appeal immediato e poco adatto al lettore generico. Ecco il contenuto nel dettaglio.
In breve: consiglio I gatti di Ulthar come splendido regalo per amanti dei gatti e del dark, mentre Il libro dei gatti è perfetto per l’appassionato lovecraftiano che deve avere tutto di HPL.
Triste ma doverosa bocciatura invece per I mostri all’angolo della strada, che sarebbe potuto essere – ma non è – una bella operazione editoriale.
Di cosa si tratta? Questo libro del 2011 è una riedizione pedissequa di un classico italiano del 1966 a cura degli storici curatori di Urania Carlo Fruttero e Franco Lucentini. Fu questa la prima organica raccolta di Howard Phillips Lovecraft in Italia, ma come nella versione originale (ripresa appunto “paro paro” e senza alcuna nota critica di spiegazione), purtroppo i racconti sono malatrattati in traduzione, tagliuzzati e a volte pesantemente riveduti. C’è inoltre dentro perfino un racconto che di Lovecraft non è ma all’epoca gli fu un po’ di peso attribuito.
Se siete interessati ad approfondire questo libro, vi rimando con piacere a un articolo che lo affronta nel dettaglio.
Qui il mio consiglio è semplicemente quello di ignorarlo.
Lascio per ultima e per dovere di cronaca la citazione delle Edizioni Feltrinelli di alcuni racconti, divisi per tematiche e ripartiti in libri economici e maneggevoli.
Mi sento di sconsigliarli per la traduzione, criticata da praticamente tutti i lettori… Per il prezzo di due di quei libri, prendete la solita Edizione Mondadori senza esitare.
Libri di Lovecraft corollario alla Opera Omnia
Una volta che abbiamo considerato tutta la narrativa di Lovecraft, che ci resta da dire? Chiudiamo l’articolo e andiamo a dormire, che si è fatta una certa e ci sto mettendo due settimane a completare il post?
No.
No perché se avete apprezzato l’autore fino ad ora, o se siete interessati semplicemente al suo stile e alle sue teorie sulla narrativa fantastica (e dovreste), allora vi sono alcuni altri libri di Lovecraft che dovreste recuperare, prima o poi.
Parliamo di:
– Scritti autobiografici
– Lettere
– Appunti e idee
– Teorie e saggi sulla narrativa di genere
– Poesie e versi vari
Considerate prima di tutto che molti testi che ricadono in queste cinque categorie li trovate già nella più volte citata raccolta omnia Newton Compton, ma noi abbiamo detto che la raccolta Mondadori è meglio e che traduzione e godibilità dell’oggetto libro Newton Compton sono abbastanza “meh”, quindi facciamo finta che avete la collezione di narrativa di Mondadori e adesso vi serve tutto il resto (oppure che semplicemente volete libri meglio tradotti, organizzati e maneggevoli da leggere).
Andiamo quindi con ordine…
Scritti autobiografici
Il primo libro di questa terza tornata è per me Parola di Lovecraft, che raccoglie tutti gli scritti autobiografici di HPL finora altrimenti più o meno inediti in Italia, a partire da una raccolta operata e curata da Joshi (il massimo studioso americano di Lovecraft), rivista e curata per l’Italia da Pietro Guarriello (uno dei più grandi studiosi italiani di Lovecraft), “ampliato con un accuratissimo apparato bibliografico in appendice, numerosissime note esplicative, diverse immagini inedite, una bibliografia ragionata in cronologia e con commento”.
Nota particolare: la traduzione è del (bravo) scrittore Luigi Musolino.
Lettere
L’orrore della realtà è invece l’unica raccolta selezionata di lettere di HPL che gira ancora per le librerie. Vanno dette molte cose su questo libro: Lovecraft scrisse probabilmente qualcosa come centomila lettere nel corso della sua vita. Nei decenni passati, delle raccolte monumentali di molte di esse vennero pubblicate come Selected Letters in lingua originale e una concentratissima selezione di queste, operata da Sebastiano Fusco e Gianfranco De Turris (qualcuno dice in maniera abbastanza discutibile) è finita in questo libro, accompagnata da commenti altalenanti.
Decisamente più allettante è la raccolta curata da Giuseppe Lippi (di nuovo lui!) venti anni fa… ma parliamo di oltre quattrocento pagine di lettere, selezionate anche in quel caso dal malloppone originale, e di un libro che si trova ormai solo nei negozi dell’usato o dei remainders.
In ogni caso, se siete “cercatori” esperti di libri fuori produzione, vi segnalo il nome: Lettere dall’Altrove (Mondadori, 1996).
Appunti e idee
Un altro bel tomo da caccia al tesoro è Diario di un incubo – Taccuini 1919-1935, che non è altro che la traduzione del Commonplace Book, cioè un taccuino di HPL contenente idee e soggetti per future storie, insieme ad appunti di varia natura, più molte note e aggiunte interessanti.
Il Diario di un incubo è stato pubblicato ormai oltre venti anni fa da Mondadori e oggi è da cercare nei negozi dell’usato.
Teorie e saggi sulla narrativa di genere
Passiamo ora ai saggi di HPL sulla narrativa, il fantastico e l’orrore. Ammetto di ritenerli la cosa più interessante di tutte, dopo i suoi racconti veri e propri.
Un tempo, i titoli da cercare erano fondamentalmente due:
– L’orrore soprannaturale nella letteratura
– in Difesa di Dagon e altri saggi sul fantastico
…che riunivano molti testi apparsi nelle pubblicazioni e nelle edizioni più disparate (anche l’Opera Omnia di Newton Compton ne contiene comunque diversi).
Adesso però il problema non si pone, perché esiste ormai IL LIBRO DEFINITIVO sull’argomento, che è Teoria dell’Orrore.
Questa raccolta totale, a cura di Gianfranco de Turris e con una introduzione di Joshi, è un unicum mondiale che mette insieme tutti ma proprio tutti gli scritti critici di HPL, in versione “riveduta, corretta, aggiornata ed ampliata” con numerosi inediti e ogni sorta di risistemazione e nota critica, più qualche stralcio dalle sue lettere e altre piccole cose.
Per una recensione dettagliata del volume consiglio questo articolo, mentre io a brutto muso consiglio solamente di prenderlo senza esitare.
Poesie e versi vari
Cominciamo il discorso ribadendo che un mucchio di sonetti e altre opere in versi di HPL si trovano nella Opera Omnia della Newton & Compton citata all’inizio dell’articolo. Facciamo però che quel libro non lo avete o cercate qualcosa di meglio e quindi passiamo agli altri unici due libri degni di nota per quanto riguarda questa sezione.
Il vento delle stelle, opera controversa, raccoglie una messe straordinaria di opere in versi di HPL, ma per alcuni lo sforzo è purtroppo bilanciato da una insufficiente cura editoriale. Riporto le parole di Francesco Brandoli a riguardo (ma vi invito ad andare a vedere il suo articolo per l’elenco completo dei contenuti e il confronto con altri libri):
“Nel 1998, l ‘Agpha Press Editore di Roma ha pubblicato un interessantissimo volume curato da Sebastiano Fusco (e introdotto da De Turris) intitolato “Il vento delle stelle” e contente un vasto quantitativo di opere legate a Lovecraft: accanto a bozzetti, disegni e lettere dello stesso Lovecraft, infatti, sono raccolti brevi racconti, spunti o brani epistolari, anche di altri scrittori precedenti a Lovecraft (e suoi ispiratori) o a lui contemporanei e amici. Tale volume, di 340 pagine, contiene quindi diverso materiale assolutamente INEDITO ed assente in qualsiasi altra edizione, tra cui quasi tutti i sonetti e le opere in versi dello stesso Lovecraft. Accanto a personaggi e situazioni già noti dello scrittore, si possono conoscere nuovi personaggi non compresi nella precedente narrativa, come «i sinistri Pescatori dell’Altrove, ladri di sogni e di illusioni; l’orribile Messaggero che alle tre in punto discende dal cimitero sulla collina; la divina Nathicana, perduta nell’onirico mondo di Zain tra i balsami scarlatti di Yabon che succhiano i pensieri; i gatti che gridano di terrore alla luce della luna, presagendo la fine del mondo…”
Ancora una volta ci troviamo davanti uno di quei libri di Lovecraft che comprende un oceano di materiale, ma trattato in maniera piuttosto incerta e confusionaria.
Sicuramente molto più accessibile e meglio curato è invece Gli orrori di Yuggoth, che raccoglie solo il fulcro della raccolta precedente e cioè la serie di 36 sonetti Fungi from Yuggoth, commentati e con testo originale a fronte. Se vogliamo, appena un assaggio della vasta produzione di Lovecraft, ma di sicuro anche il boccone migliore. Detto in altro modo, non è che Lovecraft sia particolarmente celebrato per la sua poesia… se Gli orrori di Yuggoth già non vi convincono, inutile andare a cercare altro.
In ogni caso, il libro è curato da Sebastiano Fusco e Gianfranco De Turris, che comunque sono una certa garanzia di qualità.
Libri (e riviste) su Lovecraft e chicche varie
Giunti a questo punto, mi restano giusto un paio di argomenti da trattare. Così come le varie edizioni dei libri di Lovecraft, anche i libri su Lovecraft si sprecano e vi sono intere linee editoriali che gli sono dedicate. Tuttavia, aggiungere troppi saggi a questo punto non mi pare molto utile: dopotutto praticamente tutti i libri citati qui sopra possiedono presentazioni, saggi, introduzioni, analisi critiche e cronologie comparate di e su Lovecraft.
Vi segnalo qui a malapena la rivista Studi Lovecraftiani curata dallo studioso lovecraftiano Pietro Guarriello, e i numerosi fumetti sceneggiati dai racconti di HPL che stanno fioccando in questi anni.
La selezione finale
“Facciamo così: ho solo 50 euro da spendere con questi famigerati libri di Lovecraft. Dammi l’elenco definitivo!”
Affare fatto, ecco la mia selezione finale dei libri di Lovecraft da dover avere assolutamente:
– Tutti i racconti
– Teoria dell’Orrore
– Parola di Lovecraft
…e passa la paura.
Anzi no.
E con ciò io ti adoro : questo post è ESATTAMENTE quello che mi serviva. Da tempo mi chiedo cosa dovrei prendere di Lovecraft e tu capiti proprio a fagiolo.
Grazie!
Adesso devi fare lo stesso lavoro di esegesi anche con tutte le versioni di giochi di ruolo dichiaratamente ispirati dai lavori di Lovecraft!
Ne verra’ fuori un articolo altrettanto lungo e corposo!
Certo! Uno di questi decenni mi ci metto! 😀
Bell’articolo Mauro , non deludi mai !
Inoltre alla fine mi hai anche trovato i tre libri di Natale che mi mancavano . Per non rischiare , l’edizione Oscar Mondadori di ” Tutti i Racconti ” me la sono regalata da solo .
Anche se l’avevo gia , in 4 tomi ormai logori , vuoi mettere un bel volumone di 1700 pagine , aggiornato e fresco di stampa ?
Grazie ancora Mauro !
Volevo infine segnalarti che nonostante fosse esaurito sono riuscito a rintracciare una copia nuova del libro utilizzando il motore di ricerca per libri ” Bookle ” .
A mio modesto parere credo che Bookle sia lo strumento migliore per ricercare libri online .
Saluti e
Buone Feste Prossime
David
Complimenti per l’esauriente articolo. Prima o poi dovrò prendere per completezza l’opera omnia della Mondandori, anche se rimango affezionato alla versione Newton Compton visto che grazie ad essa ho scoperto questo fantastico autore
Mauro, mi permetto di segnalare una piccola “enciclopedia” dei racconti di Lovecraft pubblicata da Fanucci circa 20 anni fa. L’enciclopedia era divisa in 12 volumi (qui un elenco http://www.fantascienza.com/catalogo/collane/NILF70092/tutto-lovecraft/ )
ma se non ricordo male esistevano altri due volumi (13 e 14) con il semplice indice analitico della pubblicazione.
Negli anni sono riuscito a trovare solo i primi dieci volumi con una discreta facilità a prezzi decenti….
WOW… questa ammetto che non la conoscevo… sicuramente non di facile reperibilità
Solo su un commento non posso concordare: la selezione di lettere curata da de Turris e Fusco. Non vedo perché debba essere considerata meno valida di quella di Lippi. La prima è semplicemente più incentrata sul pensiero sociale e filosofico di HPL (le lettere degli anni 1929- 1932 sono incredibili, una vera e propria descrizione, con acuta preveggenza, della decadenza sociale creata dalla “società delle macchine” e che non possiamo non riconoscere nella nostra epoca attuale), mentre quella di Lippi è più incentrata su aspetti biografici e letterari. Credo che insieme rappresentino un’ottima selezione di lettere per avere un quadro abbastanza completo del pensiero lovecraftiano. Vanno lette entrambe le edizioni, credetemi!
Grazie per l’ottimo articolo. Mi trovo ora circa 4 anni dopo a valutare l’acquisto di una buona opera omnia e ho visto che hanno pubblicato a fine 2020 “l’opera completa” edita da FANUCCI e a cura di Carlo Pagetti. Può ritenersi valida al pari di quella mondadori a cura di G. Lippi?
grazie mille.