C’era tanto tempo fa un’antica civiltà

Atlantide collocata nell’Oceano Atlantico, in accordo con la mappa disegnata dal gesuita Athanasius Kircher

Da quando Platone raccontò il mito dell’isola di Atlantide, millenni addietro, innumerevoli sono stati gli appassionati, gli studiosi e i curiosi che hanno indagato in ogni modo tale leggenda, come se in essa si debba trovare l’origine e il senso di tutte le cose.

Anche i territori siciliani (di volta in volta le Isole Eolie, Capo Peloro e lo Stretto di Messina) appaiono tra le ipotesi che riguardano il continente perduto.

Sarebbe stato lo scienziato Vjaceslav Jurikov, membro dell’Accademia Russa delle Scienze, a identificare l’Atlantide tra le Eolie, in un ottava isola oggi sommersa.

Altre teorie analoghe sono state più recentemente formulate da studiosi italiani.

Una ricostruzione nostrana e fuori scala dell’isola di Atlantide e della capitale

Secondo il professore messinese Rosario Vieni e il giornalista sardo Sergio Frau, l’antico mito delle Colonne d’Ercole sarebbe da localizzare originariamente non nello Stretto di Gibilterra ma in quello di Sicilia. Questo e altri elementi geografici e archeologici pongono Atlantide nel Mediterraneo e in particolare, secondo lo studioso messinese, proprio in Sicilia.

Atlantide era infatti un’isola più potente di tutti i regni del suo tempo, che impediva il passo a coloro che navigavano attraverso le Colonne e spadroneggiava sui mari occidentali fino al Tirreno e all’Egitto ed effettivamente, l’abilità nella navigazione e la tecnologia dell’ossidiana garantivano alle popolazioni siciliane un certo predominio sul mediterraneo preistorico.

La mappa di Atlantide realizzata da Athanasius Kircher, posta (a direzione nord-sud invertita) nell’Atlantico

Inoltre, la catena montuosa dell’Atlante, collegata toponomasticamente ad Atlantide, raggiunge ad est proprio lo Stretto di Sicilia.

Altro indizio è quello dei resti di elefanti, citati da Platone tra le meraviglie di Atlantide, che sono stati ritrovati numerosi in Sicilia, per esempio sulle colline di sabbia a nord di Messina.

Anche il fisico Massimo Rapisarda, ricercatore dell’ENEA ed esperto dell’era glaciale, da anni rintraccia analogie geologiche, climatiche e ambientali tra la Sicilia e l’Atlantide, ricostruendo ad esempio le linee costiere siciliane intorno al 9000 a.C.

La ricostruzione scientifica più attendibile del Mediterraneo durante l’ultima glaciazione

Il dubbio è ovviamente ancora forte, ma, come diceva la canzone, “..c’era Atlantide si sa, ma nessuno sa dov’è”.

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Mauro Longo
Mauro Longo
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2 commenti

  1. Sono più propenso a sposare le teorie che vedono una forte analogia fra Atlantide e la cultura cretese e fanno risalire l’origine del mito della fine di Atlantide con l’eruzione del vulcano di Santorini che distrusse quasi completamente l’isola, quella che c’è oggi in greci si stima abbia 1/10 delle dimensioni pre-eruzione.

    Oggi sappiamo che danni possa fare il mare post terremonto.

  2. Anche io… 😉

    …tuttavia c’è quel concetto preciso di “oltre le colonne d’Ercole”, che non va sottovalutato. Magari si trattava davvero di Eolie o di Sardegna. Più difficile che si tratti della Sicilia come isola, delle Baleari e della Corsica…

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