Zappa e Spada è in pubblicazione e lo troverete da Ottobre su Amazon e nelle librerie convenzionate con Acheron Books. E’ tempo di Spaghetti Fantasy!
C’era una volta nel fantasy…
Così comincia la mia introduzione al volume di cui vedete qui sopra la copertina, l’antologia di genere Spaghetti Fantasy Zappa e Spada, che sta per essere pubblicata da Acheron Books, presentata alla prossima edizione di StraniMondi di Milano e infine distribuita da tutte le librerie fisiche e virtuali convenzionate con Acheron.
C’era una volta nel fantasy, perchè Zappa e Spada è un libro che vorremmo leggeste con il sottofondo di qualche colonna sonora firmata da Ennio Morricone, con tutto il suo campionario di carillon, fischi e campane a morto. E con l’orchestra, naturalmente, che suona una sinfonia intessuta di una malinconia che non se ne va mai, ma che nasconde anche una nota epica, una volontà inestinguibile di giustizia e libertà, un lirismo sottile ma imprescindibile…
C’era una volta nel fantasy, perchè siamo appena entrati nei territori dello Spaghetti Fantasy: la fantasia eroica all’italiana con pochi soldi per gli effetti speciali, antieroi per protagonisti e, a dirla tutta, anche poca fantasia da sprecare. Per parlare di streghe, draghi, anguane, sortilegi, cavalieri e castellani, infatti, noi Italiani non abbiamo bisogno di inventarci nulla… basta pescare qua e là tra le migliaia di leggende e cronache del nostro medioevo, e fare un bel miscuglio.
C’era una volta nel fantasy, perchè ci troviamo in qualche contrada non meglio precisata di una vecchia provincia, tra le rovine di un castello, un borgo sonnacchioso, un bosco e una locanda… Lo spadaccino senza nome arriva nel villaggio e cominciano a fioccare i morti ammazzati. Quel tizio biondo ha un cuore d’oro ma, che il diavolo se lo porti!, due sole espressioni: con l’elmo e senza l’elmo. Nella taverna, quattro canaglie giocano a dadi e ai tarocchi fin dalla mattina, sorseggiando acquavite da bicchieri luridi; ben presto qualcuno si accorge che le carte sono truccate e scoppia una rissa colossale, che presto degenera in una ridda di coltellate e qualche gola tagliata. Il locandiere stacca dai ganci l’alabarda appesa sopra il bancone, ricordo delle vecchie scorribande compiute da lanzichenecco, e inizia a ruotarla sopra la testa. Ma ecco che le porte della taverna si spalancano e arriva il frate un po’ matto a salvare tutti: dice che c’è da partire per la Crociata, alla maggior gloria di Dio. Che si fa? Si va?
C’era una volta nel fantasy, perchè questo è il fantasy all’italiana, ragazzi: i duelli (o addirittura i trielli) si svolgono nella piazza davanti agli occhi di tutti, con sguardi intensi e lame che baluginano al sole per minuti e minuti, prima che qualcuno parta con la prima stoccata. I cacciatori di taglie e di tesori sono pronti a vendersi al miglior offerente per un pugno di talleri (o, se sono davvero in gamba, per qualche tallero in più). Le donne sono smaliziate e senza passato, e ne hanno viste molte di più di quelle che vorrebbero raccontare. Le vecchie che vivono ai margini del bosco sono tutte streghe ed è meglio non disturbarle. E soprattutto mai, mai e poi mai, rivolgersi in maniera sgarbata al tizio completamente vestito di nero, che avanza sul suo cavallo al tramonto.
Orlando è tornato, vendi la spada e comprati una bara!
C’era una volta nel fantasy, perchè c’è l’heroic fantasy in questo libro, c’è lo sword & sorcery anglosassone di Howard, Leiber, Vance e Ashton Smith, c’è il grimdark di Martin e Abercrombie, ma ci sono allo stesso modo le radici più antiche della fantasia eroica, quelle che affondano ben salde e in profondità nelle tradizioni del nostro paese: gli echi del ciclo carolingio e arturiano, i cantari medievali, il Guerrino Meschino, il Milione, il Decamerone, le Piacevoli Notti, il Cunto de li cunti, le agiografie di santi ed eremiti sempre a zonzo a scacciar diavoli e dragoni, le cronache di guerre, intrighi e compagnie di ventura, il Morgante, l’Orlando Furioso, le vicende di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno e il Regno dei Fanes. E poi certo, ci sono anche le imprese cinematografiche di Brancaleone da Norcia ed Ettore Fieramosca, di Attila flagello di Dio e dei Picari, e perfino quell’indimenticato classico del fantastico che è Ladyhawke, girato e ambientato nel nostro paese.
Ma attenzione, amici lettori: quelli che leggerete in Zappa e Spada non sono dei qualsiasi racconti fantasy-storici ambientati in Italia, né semplicemente delle storie fantasy scritte da italiani, bensì dei veri e propri fantasy all’italiana: non ci troviamo, tanto per capirci, in Umbria, ma nella crepuscolare Penumbria; non ci affacciamo sulle coste dell’Adriatico, ma su quelle fosche e nebbiose del Mar Atreco…
Sembrerebbe l’Italia medievale, ma non lo è. È piuttosto un luogo fantastico situato appena dietro i confini del mondo, come la Magonia di Carlo Magno, la Laitia di Kata Kumbas, la Tilea di Warhammer o un’altra qualsiasi versione meravigliosa del nostro paese: un mondo secondario da qualche parte a metà tra geografia reale e immaginaria, tra storia e leggenda…
Zappa e Spada contiene dodici racconti di fantasia eroica all’italiana che riteniamo eccellenti e sarà presentata ufficialmente a Stranimondi 2017 – Strani al Cubo, la fiera dell’editoria fantastica che si tiene allo UESM CASA DEI GIOCHI di Milano il prossimo 14 e 15 Ottobre.
Vi aspettiamo lì o ci vediamo in libreria: se siete appassionati di narrativa fantasy, sword & sorcery e d’avventura NON POTETE perdervi questo libro!
[…] principale del mio “multiverso” (del quale farà parte anche il racconto in uscita su Zappa e Spada, a ottobre – di cui riparleremo). È una storia che mi sono divertito parecchio a scrivere e che […]
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