Un itinerario fantastico tra turismo e narrativa sulle tracce di Lovecraft: un percorso che è anche un pellegrinaggio nella Providence del “solitario”!
Se arrivate a Providence in aereo o in bus, questo è il luogo in cui saranno scaricate le vostre torpide membra. Al tempo di HPL, era conosciuto come Exchange Place. Fu ribattezzato in omaggio al senatore John Kennedy, perché lì tenne l’ultimo comizio, il giorno prima della sua elezione a presidente.
Da sempre, questa piazza rettangolare è l’hub dei trasporti pubblici cittadini, nonché uno spazio sociale, in accordo alla pianificazione urbana tipica del periodo coloniale. Nel 2017, il sindaco annunciò di volerla trasformare nel “vero cuore civico” della città e, in un certo senso, ha avuto successo; difatti, a qualsiasi ora del giorno e della notte, è stracolmo di festante lumpenproletariat a vari livelli d’intossicazione da alcool o altre più esotiche sostanze.
Se le austere architetture in granito del municipio rappresentano la prospettiva dei ricchi sulla città e la severa tradizione puritana, le masse annichilite sulle panche ci mostrano il vero volto degli USA post-crisi.
Purtroppo, HPL non fu mai scosso da un gramsciano affetto per i diseredati, e descriverebbe la variopinta fauna della Plaza con le stesse parole con cui apostrofò gli immigrati italiani in una lettera a Frank Belknap Long:
“Le cose organiche che infestano questa cloaca non si potrebbe definirle umane nemmeno torturandosi l’immaginazione. Erano mostruosi e nebulosi abbozzi di pitecantropo e ameba, vagamente plasmati in qualche limo fetido e viscoso prodotto dalla corruzione della terra, che strisciavano e trasudavano sulle e dalle strade lerce, che entravano e uscivano da finestre e porte con movenze da vermi o da vergogne sortite
dalle profondità del mare. Queste cose – ovvero la sostanza degenerata in fermentazione gelatinosa di cui erano composte – sembravano essudare, filtrare e colare attraverso le crepe purulente di quelle case orribili, la cui vista mi faceva pensare a schiere di vasche ciclopiche e malsane, piene fino al colmo di ignominie cancrenose pronte a traboccare per soffocare l’intero mondo in un cataclisma lebbroso di putrescenze semiliquide.
Da questo incubo infetto non sono riuscito a trattenere il ricordo di alcun volto vivente”.
Cos’altro aggiungere, se non: benvenuti a Providence!
Ci sono libri belli, meno belli, bellissimi e brutti. E poi ci sono le cose geniali. Pellegrinaggio Nero di Massimo Spiga è un libriccino geniale. Un itinerario fantastico della durata di un giorno a Providence (non una guida esaustiva ai luoghi reali e raccontati della città, quindi, ma un itinerario turistico di qualche ora), lungo una dozzina dei luoghi più caratteristici descritti da Lovecraft nei suoi racconti, comprensivo, ovviamente dei brani suddetti.
Si tratta di un semplice pdf, distribuito in maniera del tutto gratuita dal geniale autore sardo, che vi irretirà alla lettura anche se non avete la minima intenzione di volare fino al New England.
Pellegrinaggio Nero è ideato, scritto, illustrato e impaginato dal multiforme ingegno di Massimo Spiga, una delle tastiere più dotate del panorama italiano, ma anche creatore di musica, video e giochi di ruolo, nonchè, appunto uno dei maggiori esperti italiani della figura di H. P. Lovecraft.
Scaricate e leggete subito Pellegrinaggio Nero, ve lo gusterete in pochi minuti!
E visto che ci siete, date un’occhiata ai tanti lavori di Massimo Spiga!
[…] Un’altra guida molto interessante è quella di Massimo Spiga, Pellegrinaggio Nero, già recensita su Caponata Meccanica! […]