Continuano le anticipazioni relative a The One Ring, il gioco di ruolo tolkieniano sviluppato per Cubicle 7 dall’italiano Francesco Nepitello (già co-autore del lussuosissimo Lex Arcana).
Scopriamo intanto le “razze” a disposizione dei Giocatori:
Bardiani: Guidati da re Bard, Arciere e Uccisore del Drago Smaug, gli abitanti di Lago Lungo hanno ricostruito la loro città e sono un potere che cresce velocemente. Sono una cultura prospera e i loro mercanti e costruttori cercano di colonizzare le Terre Selvaggie.
Beorniani: Il popolo di Beorn, “ruggente” e ferocemente indipendente. Seguono il loro capo e combattono “con le unghie e coi denti” contro l’Ombra.
Nani della Montagna Solitaria: Dopo aver riconquistato la loro ancestrale dimora di Erebon, stanno ricostruendo il proprio antico dominio. Il successo nell’impresa di Thorin ha stimolato molti di loro a cercare di individuare ed esplorare le antiche dimore della loro razza, da lungo tempo perdute.
Elfi di Bosco Atro: Secoli di battaglie contro l’Ombra hanno lasciato gli elfi sospetti verso tutte le altre genti. Ma dopo l’alleanza tra Uomini, Nani ed Elfi alla Battaglia dei Cinque Eserciti e la sconfitta del Negromante di Dol Guldur le antiche amicizie possono tornare in vita.
Uomini dei Boschi: Genti simili ai Beorniani e ai Bardiani, sostenuti spesso dal consiglio di Radagast il Bruno, hanno resistito all’Ombra di Dol Guldur per molti anni. Adesso che il Negromante è scomparso, sono un popolo in espansione in cerca di opportunità.
Hobbit: Generalmente un popolo cauto e amante della propria tranquillità rurale, ma i racconti di Bilbo hanno risvegliato in alcuni di loro una certa sete (borghese e pacioccona) di avventure.
Altre indiscrezioni riguardano il Regolamento.
Pare che le meccaniche di gioco siano tutte uniformate e avvengano tramite il lancio di uno speciale d12, numerato da 1 a 10 e con l’aggiunta di due simboli speciali: una runa di Gandalf per il successo critico e una (un occhio?) di Sauron per il fallimento critico.
Ad ogni lancio va aggiunto poi un numero di d6 pari al valore dell’eventuale Abilità relativa (che varia da 0 a 6). Il punteggio nelle varie Abilità determina quindi il pool di d6 da lanciare per la Prova, a cui va aggiunto il d12 di cui sopra. Inoltre, anche i d6 hanno colori e segni speciali ed è previsto l’uso di “rune” per indicare il livello di successo. In particolare ogni “6” è una runa speciale.
Il totale tra d12 e vari d6 deve raggiungere ovviamente una soglia designata, che potrebbe avere un valore medio intorno al “14”. Se la soglia viene raggiunta o superata, il numero delle rune eventualmente accumulate (i “6”) determinerà l’eventuale “eccezionalità” del successo raggiunto.
Infine, i d6 sono colorati in rosso nella parte relativa ai numeri 1-3 e in blu per le facce 4-6. Quando il Personaggio è “affaticato”, il Giocatore dovrà ignorare i risultati “rossi” e considerare solo quelli in blu.
Alcune abilità e talenti del Personaggio dovrebbero permettergli di “superare automaticamente” le situazioni meno problematiche, senza bisogno di lanciare i dadi.
Questo per ora è tutto, per un gioco succulento che uscirà a breve anche in italiano.
Le illustrazioni di questa pagina sono infine del mai-abbastanza-osannato Jon Hodgson e rappresentano alcuni dei Personaggi che i Giocatori possono scegliere.
Da quanto scrivi, le regole ricordano vagamente Warhammer RPG 3rd edition…