STORIE FANTASTICHE ISPIRATE DA FOTO.
Giochino estivo proposto da Mario Pesce.
Mi ha invitato a giocare Milena Debenedetti
Per il prossimo turno invito Simonetta Olivo
Ecco qua.
di Francesca Cavallero, 16 luglio 2022
Il gelo aveva il sapore dolce di storie in polvere. Quelle che perdi fra le piccole foglie di una siepe coriacea, quelle che dimentichi sotto il bianco funebre di un cielo innocente.
Jeanne strappava le foglie e le guardava addormentarsi sul palmo, i cristalli che si scioglievano in lacrime fredde.
Impossibile congelare un istante felice.
Impossibile tornare indietro.
Eppure.
Si voltò verso quella che era stata la casa della vecchia Mary e pensò al profumo della sua cucina nei giorni d’inverno come quello, prima che il mondo crollasse. Adesso rimanevano la crosta diroccata dei muri, e stanze di nebbia a cui appendere il silenzio.
Ma lì, fra le macerie, vide qualcosa. Un luccichio.
Sì avvicinò, attenta a non inciampare, scavalcò un grosso nodo di rovi. Si accucciò e strappò una rete fitta di radici ed erbacce, fino a raggiungere la terra.
Scalzò l’oggetto con le dita.
Lo estrasse con un po’ di difficoltà, poi lo espose alla luce. I resti di un cuore artificiale, con il carapace sintorganico tutto schiacciato. Ma all’interno si intuiva ancora una leggera luminescenza.
“Mary” mormorò Jeanne, sentendo un sorriso triste incresparle le labbra e stuzzicare le fessure infiammate agli angoli della bocca.
Sollevò il cuore, lo lasciò cadere in una sacca piena a metà e tornò alla bici. Aveva ancora molti ricordi da salvare.
———
(e dopo ‘sta botta di allegria…….. )