Il Marchio è il primo librogame digitale della serie Fra Tenebra e Abisso, un successo editoriale tutto italiano che ancora non conoscete!
E’ un librogame dalla grafica eccelsa, con una storia emozionante e un regolamento accurato ma leggero.
E’ stato scaricato oltre 150.000 volte (cento-cinquanta-mila), recensito da oltre 4.700 persone, con una media di 4.9 stelle su 5.
E’ gratuito.
E voi non lo conoscete.
Si tratta di Il Marchio, il primo episodio di una serie chiamata Fra Tenebra e Abisso.
L’intero progetto è opera di alcuni sviluppatori e autori italiani, che rispondono ai nomi di Dario Leccacorvi, A.M. Antigone Barbera, Alessandro Alaia e Diego Barbera, tutti riuniti sotto l’etichetta di TEASoft.
Un successo numerico straordinario nell’ambito dei librogame digitali, in cui il fatto di essere gratuito influisce solo in parte all’equazione.
Ma che gioco è Il Marchio? Com’è fatto e di cosa parla?
Usando le parole degli autori, Il Marchio è “un classico librogame lineare“. L’ambientazione è un mondo fantasy chiamato Rayn che gli autori hanno creato e utilizzato in sessioni tabletop di gdr, assieme all’associazione di cui fanno parte, i Revelsh Blind Beholders di Chivasso, ispirato a sciamanismo, magia e filosofia antiche
Il background gdristico degli autori e del loro gruppo di gioco ha fornito solide basi al gioco, ma questo è stato “centellinato” al lettore, evitando lunghe introduzioni e puntando piuttosto su un glossario interattivo destinato a espandersi di episodio in episodio. Pur avvantaggiandosi del supporto digitale, questo approccio richiama quello della serie Blood Sword, forte fonte di ispirazione del gioco assieme alle collane di librogame Lupo Solitario, La Terra di Mezzo e Tunnel&Troll.
Dal mio punto di vista, il gioco risulta davvero ben fatto:
– una narrazione breve e densa di contenuti, con una trama piena di azione
– un sistema di gioco molto godibile e una app che funziona perfettamente, meglio di un orologio svizzero
– un’estetica semplice e accattivante
Alcuni dettagli che invece ho apprezzato meno: un setting molto profondo, ma che non mi ha colpito particolarmente, nè mi è rimasto molto impresso a parte alcune belle trovate (come gli Iatromanti); un nome poco accattivante e molto generico; la possibilità/necessità per il giocatore di manipolare manualmente tutte le proprie statistiche ed effettuare combattimenti e gestione dell’equipaggiamento “a mente”.
Come avevo già fatto notare agli autori, quest’ultimo elemento da un lato spinge un po’ all’imbroglio, dall’altro rende macchinosa una parte del gioco: una caratteristica che però non è un difetto, ma un effetto espressamente voluto a livello di design dagli autori, per emulare proprio il genere di interazione uomo-libro che si aveva con i librogame cartacei.
Al di là di questo, il primo episodio di Fra Tenebra e Abisso rimane un gioiellino nostrano, che ha già avuto una traduzione francese e potrebbe venire in seguito ulteriormente diffuso.
Nel frattempo il progetto continua e gli autori, in una conversazione bella densa e stimolante, mi hanno raccontato cosa riserva il futuro di questo loro progetto:
– Innanzitutto la creazione di tre differenti modalità: classica, storytelling e assistita, che andranno a sovrascrivere la critica di essere un gioco troppo “manipolabile” con tre modalità complementari, diverse proprio per le possibilità di interazione con le regole che offriranno.
– Un secondo episodio, “La Megera”, è poi in via di sviluppo come diretta prosecuzione della trama del primo titolo. In questo modo Fra Tenebra e Abisso si avvia a diventare una serie di titoli consequenziali, con formule differenti di download: gratuita, con pubblicità, a pagamento.
Auguriamo ai ragazzi di TEASoft un futuro ancor più radioso per Fra Tenebra e Abisso e concludiamo con le parole dell’introduzione di Il Marchio:
Eh sì, “Fra Tenebra e Abisso: il Marchio” è una bella app! Ne ho scritto una recensione (approvata da Dario) sul mio blog: https://inchiostronoir.wordpress.com/2018/01/25/fra-tenebra-e-abisso-il-marchio-il-destino-di-noder-e-tra-le-vostre-mani/