Librogame’s Land ritrova, traduce, impagina e mette a disposizione degli appassionati italiani un breve gioco ad opera di Gary Chalk, illustratore di Lupo Solitario e autore di altri titoli negli anni passati, forse perfino di un prossimo boardgame dedicato sempre all’eroe di Joe Dever.
L’Assalto degli Orcoidi (titolo originale: Assault of the Ogroids) è un gioco in solitario apparso sul numero del maggio 1987 della rivista inglese Sinclair User, dedicata agli utenti del computer ZX Spectrum.
Era accompagnato da un listato in BASIC da ribattere sul computer e salvare su cassetta, che generava automaticamente i numeri casuali necessari durante la partita e aiutava a tenere nota dell’equipaggiamento e delle caratteristiche del personaggio. Anche senza possedere uno Spectrum funzionante è possibile giocare: è sufficiente poter calcolare delle percentuali a caso per risolvere gli incontri e i combattimenti (per esempio con dei dadi percentuali) e un numero da 1 a 8 per determinare le direzioni casuali (per esempio con un dado a 8 facce). Il gioco è interamente scaricabile, listato a parte, su Boardgamegeek, a questo indirizzo.
Dalle regole del gioco:
L’Assalto degli Orcoidi è diverso dagli altri giochi, ma contiene molti elementi di Dungeons & Dragons e altri giochi di ruolo. Anche se, ovviamente, è un’avventura in solitario.
La tua missione (attraversare il tabellone vivo e nel tempo richiesto) necessita di un insieme di fortuna e buon senso.
Meglio combattere o fuggire?
Quale arma sarà più efficace?
Quale rotta è più sicura?
E il bello è che puoi rigiocare ancora e ancora senza mai esaurire tutte le possibilità.
Ritaglia il segnalino del personaggio dall’angolo in basso a sinistra del tabellone, piazzalo sulla mappa nel quadrato di Lendra e sei pronto a iniziare il viaggio. Puoi muovere in qualsiasi quadrato adiacente, ma ricorda le parole di congedo di Orvid.
“Corri veloce, Piedicervo, hai solo trenta ore per salvare la nostra città. Ora invoco una benedizione dell’Onnipadre su di te, perché oggi, fra tutti gli uomini, tu sei sicuramente chi ne ha più bisogno…”