La Sicilia è legata più volte alla figura del Titano Kronos. È la Falce di questo Titano che costituirebbe, nel mito, la penisola del porto di Trapani o di Messina. È nelle cripte segrete del Monte Scuderi che egli sarebbe seppellito e dormirebbe il suo sonno senza sogni, in attesa di risvegliarsi alla fine dei tempi.
A tale dio, così spesso ricordato nelle leggende della regione e conosciuto dai Romani come Saturno, erano consacrati nell’antichità i giorni delle odierne “feste natalizie”.
Queste festività pagane erano dette Saturnali, venivano celebrate dal 17 al 24 Dicembre e da esse derivano molte tradizioni vive ancora oggi. Solo in questo periodo dell’anno erano permesse per esempio le lotterie e i giochi d’azzardo. Era Kronos infatti, l’antico sovrano della mitica “età dell’oro”, che poteva distribuire fortuna e denaro tramite la sorte e a lui, quindi, erano dovute vincite e perdite ai tavoli da gioco.
Durante i Saturnali, amici e parenti si offrivano vicendevolmente le “strenne” ovvero rametti di piante magiche e benaugurali dedicati alla dea Strenia, ma anche altri doni più concreti.
In tutte le case si accendevano inoltre lumi e candele, sempre in ricordo della perduta età dell’oro, quando tutti erano felici e il sole splendeva ogni giorno su meravigliosi giardini.
Ma gli ultimi giorni di Dicembre erano anche un periodo grottesco e inquietante. Gli spiriti dei morti e della natura vagavano per il mondo e gli schiavi potevano comportarsi da uomini liberi, sovvertendo l’ordine naturale delle cose.
Oggi le festività di Dicembre sono convenzionalmente dedicate alla natività cristiana e i vecchi miti sono scomparsi.
Eppure Saturno giocò forse un ruolo importante anche in questo “passaggio di consegne”. Secondo alcuni infatti, la celebre “stella dei magi” altro non era che un fenomeno astrologico legato proprio al pianeta Saturno, personificazione celeste di questo Titano.
La congiunzione di questo corpo celeste con Giove avrebbe prodotto una “stella apparente” che sarebbe stata interpretata dagli astrologi caldei (i “magi”) come simbolo di rinascita, cambiamento e prossimo ritorno dell’Età dell’Oro, che ancora attendiamo.
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