Se paghi ti pubblichiamo

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Partecipare a un concorso o inviare un manoscritto a una casa editrice e poi ricevere una proposta di pubblicazione. Successo? Fortuna? Il sogno dello scrittore che si avvera? O solamente editoria a pagamento? C’è ancora chi ci casca?

Gentilissimo sig. Longo,

mi permetto di ritornarle una seconda volta la nostra proposta editoriale relativa al manoscritto da lei inviato al premio letterario Streghe Vampiri & Co. 2012.

Confido che scuserà la mia insistenza letteraria, avendo spedito nel periodo natalizio temo la lettera possa essere andata smarrita.

Sono a sua completa disposizione per qualsiasi informazione.

Miranda Biondi

Direttore Editoriale

Giovane Holden Edizioni sas

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Ricevo questa email due giorni fa e gongolo, vista la discreta percentuale di successi di questi giorni nel mondo underground delle pubblicazioni digitali e dei concorsi di narrativa fantastica (vedi La terza parte della ricerca e Gli acquanauti degli oceani boreali). Avrò forse spazio in un’altra antologia? Meraviglioso! Oh gaudio! Oh tripudio!

Controllo per prima cosa la posta, per cercare la fantomatica email precedente, senza trovarla. Vabbé, penso, non la trovo perché sarà andata perduta, come suggerito dal mittente. Corro quindi ad aprire l’allegato: un Contratto di Pubblicazione!! E’ anche ben fatto, cool, comprensivo di ogni dettaglio. Che professionalità! Che precisione!

Leggo le prime righe:

Gentile Mauro Longo, desideriamo congratularci con Lei per il risultato ottenuto in relazione alla Sua partecipazione al Premio Letterario Streghe Vampiri & Co. giunto quest’anno alla sua III edizione. La qualità riscontrata nei testi presentati è stata ottima. Il nostro obiettivo è quello di promuovere e diffondere oltre agli Autori risultati vincitori anche quelli che sia pure meritevoli – come nel Suo caso – sono rimasti fuori in virtù di una spietata e inevitabile scelta che porta a un solo nome per sezione. Tale scelta sia pure attenta e intellettualmente onesta è improntata su regole diverse rispetto a quelle che segue un direttore editoriale nella valutazione di un manoscritto. In considerazione di quanto sopra espresso, siamo interessati a proporLe un Contratto di Edizione basandoci sulla valutazione del materiale inviato al premio. Ciò comporta che La supporteremo nella fase di realizzazione del manoscritto completo e/o di vaglio del materiale a Sua disposizione. I tempi per la produzione del testo definitivo da editare sono da concordare con la direzione editoriale.

Che bello! dunque anch’io sono ammesso all’antologia, anch’io sono nella lista, non dico proprio il primo della lista, ma neanche l’ultimo degli stronzi…

Continuo a leggere estasiato:

Proporre Autori non ancora affermati a livello nazionale è una vera e propria scommessa editoriale che cerchiamo di affrontare con serietà, consapevolezza e determinazione, ma soprattutto collaborando attivamente con gli Autori che decidono di entrare a far parte del nostro progetto di pubblicazione. Il nostro impegno ci ha portato in pochi anni a essere una realtà dinamica, pronta a cogliere i suggerimenti del mercato senza trascurare una serena indipendenza dalle mode del momento. Tutti i titoli del nostro catalogo sono testi di ottima qualità, caratteristica che ci è riconosciuta dagli operatori del settore editoriale e testimoniata dagli importanti riconoscimenti ottenuti con la partecipazione a Premi Letterari di rilevanza nazionale. La trasparenza e la serietà con cui lavoriamo ci hanno permesso di avvalerci di distributori nazionali, di essere presente sui maggiori portali e circuiti di vendita on-line e soprattutto di poter realisticamente promuovere i nostri titoli tramite televisioni, radio, festival e fiere di settore, eventi culturali, carta stampata e internet.

Ma che bello, realtà dinamica… ottima qualità… trasparenza e serietà… Proprio quello che ho sempre cercato! Ma dove sono stato fino ad oggi? Perché non ho mai sentito parlare della Giovane Holden Edizioni??

Contratto! Ditemi dove devo firmare!!
Contratto! Ditemi dove devo firmare!!

Quand’ecco che di colpo mi imbatto in una strana clausola

La ringraziamo per la fiducia accordata al nostro progetto editoriale partecipando alla III edizione del Premio Letterario Streghe vampiri & Co.. Le inviamo il Contratto di Edizione relativo a una raccolta di circa 7/10 medio brevi o 5/7 medio lunghi, allegando la presente Proposta Editoriale che ne costituisce parte integrante. Le confermiamo il nostro interesse a pubblicare la Sua opera qualora possa fare acquistare o acquistare direttamente presso la nostra casa editrice n. 70 copie del Suo libro al prezzo di copertina di euro 13,00. Il libro uscirà, indicativamente, entro sei mesi dal saldo dell’importo dovuto. Nessun altro impegno economico, di alcun genere, sarà a Suo carico. 

COSAAA???? Pagare per essere pubblicato?? E’ questo l’interesse a pubblicare la mia opera? Forse ho letto male… meglio continuare a sfogliare il contratto:

A Sua scelta le 70 copie del Suo libro, al prezzo di copertina di euro 13,00, potranno essere acquistate come segue: 

  • In un unico versamento, dell’importo di euro 910,00 da effettuarsi alla firma del Contratto di Edizione allegato alla presente; 
  • In tre rate, ciascuna dell’importo di euro 303,00 la prima da saldarsi alla firma del Contratto di Edizione allegato alla presente, le successive entro il giorno 15 dei due mesi successivi; 
  • In cinque rate, ciascuna dell’importo di euro 182,00 la prima da saldarsi alla firma del Contratto di Edizione allegato alla presente, le successive entro il giorno 15 dei quattro mesi successivi. 

Il contratto è da considerarsi attivo solo ed esclusivamente dopo il pagamento della prima rata.

NOOOOOO!! Ma allora è vero!! Pagare per essere pubblicati, da una sconosciuta casa editrice a pagamento, che indice bandi e concorsi solo per attirare allocchi potenziali clienti? Ma siete grulli?? In un momento storico in cui con Amazon si possono realizzare da sé i migliori libri cartacei o digitali senza pagare una lira, per farci quello che si vuole, nel modo più serio e professionale, grazie a una compagnia che distribuisce gratis in tutto il mondo??

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Ma com’è possibile che ancora ci sia qualcuno che possa pagare per essere pubblicato??? Che ancora non si accorga che sia una sòla?? Ecco la mia risposta all’infame pratica dell’editoria a pagamento:

Gentile Miriana Biondi,

Vi ringrazio per la Vostra proposta, che tuttavia giudico senza senso. 

Non sono interessato a pagare per essere pubblicato.

A presto.

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Leggeremo e pubblicheremo il tuo manoscritto…. Se ci paghi!

PS: leggo in calce all’email inviatami:

Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 le informazioni contenute in questo messaggio sono da intendersi strettamente riservate e ad uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio Le fosse pervenuto per errore, La invitiamo a non inoltrarlo a terzi e a eliminarlo, senza copiarlo, dandocene cortese avviso. Grazie per la collaborazione.

This message is intended solely for the addressee and may contain privileged or confidential information. If you are not the intended recipient, and have received this message by mistake, please delete it and notify us. You may not copy, distribute or disseminate this message to anyone (D.Lgs 196/03). Thank you for your cooperation.

Fatemi causa 🙂

Mauro Longo
Mauro Longo
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19 commenti

  1. Che poi, il problema non è la pubblicazione a pagamento.
    Nel senso che, ok, è una pratica odiosa e, per gli autori, ormai resa obsoleta da ebook e POD, ma alla fine io coi miei quattrini ci faccio quel che mi pare.
    Se faccio questa scelta e sono consapevole di ciò in cui mi vado a cacciare (casse di libri nel sottoscala, soldi spesi che avrei potuto usare per farmi un weekend a Parigi, l’aura di malaffare che l’editoria a pagamento porta con se…), beh, ok, fatti miei.
    Il vero problema è il tentativo di abbindolare partecipanti a concorsi ed esordienti di belle speranze.
    Se fosse stata una normale proposta commerciale, beh, ok, posso prendere o lasciare.
    Ma usare il concorso come cavallo di troia è spiacevole.
    Spiacevolissimo.
    Eppure non si trovano vanity press in Italia che non si mascherino da grandi opportunità, anziché presentarsi come oneste – per quanto discutibili – imprese commerciali.

  2. Rido. A denti stretti, ma rido.
    Perché dopo averti proposto di comprare settanta – diconsi settanta – copie dell’antologia a 13 euri l’una (senza indicare la cifra totale, sai mai che alla vista schiatti lì per lì e addio grana) si premurano di aggiungere: “Nessun altro impegno economico, di alcun genere, sarà a Suo carico.”
    Trovo che sia surreale, ecco.

  3. Proprio una realtà dinamica: ti propone 3 metodi di pagamento per venire incontro al cliente…

    Grazie Mauro per il ruolo di “cavia da sfondamento”: continua a riportare tutto quello che ti succede nel campo pubblicatorio. Sei una fonte preziosissima di informazioni, e ricordati: al processo testimonieremo per te! 🙂

  4. Boh. Io in linea di principio non ho niente in contrario ad alcun metodo di autopubblicazione, ma novecentodieci euro non sono un po’ tanti?

    • Noterai che non mi hanno contattato davvero a Natale, come hanno detto nella email, ma il mese dopo, DICENDO che forse non mi era arrivata la precedente email.
      Mi sembra chiaro che sono andati scalando dai vincitori della classifica, via via ai segnalati e poi sempre più giù, man mano che la gente (spero) gli rispondeva picche…
      😉

    • Ciao Davide, no, non ho controllato perché non ho l’elenco dei partecipanti… e poi figurati… non ho dubbi. Non è né il primo né l’ultimo dei “concorsi” che funziona così…

  5. Ciao a tutti,
    avevo letto questo post qualche giorno fa tramite Facebook, e m’inserisco per segnalare il portale di cui sono responsabile: Bookolico.

    Si tratta di un sito in fase di lancio, il cui scopo è quello di essere una community per autori e lettori, in cui favorire l’interazione diretta tra i due.
    Bookolico opera nel campo del selfpublishing (quello vero, non quello truffa): ciascun autore può pubblicare le sue opere senza spendere un centesimo e prendendo l’80% sui ricavi (adesso, in realtà, prende il 100% visto che siamo in fase promozionale). Ma si può pubblicare anche free… alla fine ciò che c’interessa è diffondere in piena libertà le opere di autori emergenti, rispettando le sue preferenze.

    Se avete voglia di dargli un’occhiata, anche solo per darmi un feedback su cui riflettere, potete visitare il sito: http://www.bookolico.com/.
    Siamo anche su Facebook (http://www.facebook.com/bookolico) e Twitter (https://twitter.com/bookolico).

    Sono soprattutto in cerca di suggerimenti, non accusatemi di spam 🙂
    (anche perchè non chiedo soldi…).

    Grazie dell’attenzione,

    Marco Cardillo

    • Ciao Marco, in bocca al lupo per la tua idea. Ho approvato il tuo commento anche se sembra un po’ “pubblicità comparativa” ma spero che in futuro passerai di nuovo di qui anche per scambiare quattro chiacchiere più “leggere”… 🙂

  6. Grazie!
    Diciamo che più che altro pubblicizzo il selfpublishing, come unica strada alternativa all’editoria a pagamento, nostro principale avversario.
    Se l’aver messo il link del mio sito da “fastidio” a qualcuno, potete tranquillamente cancellarlo, non mi offendo 🙂
    Ho attivato comunque le notifiche, così se la discussione va avanti intervengo volentieri sull’argomento…

  7. Ciao Mauro,
    hai voglia di darmi due indicazioni sul luuuungo contratto che CreateSpace sottopone nella creazione dell’account? Te che lo hai già fatto, suppongo…grazie 🙂
    buona vita a Tenerife o ovunque tu sia

  8. Io voglio spezzare una lancia a favore della casa editrice! Qualche anno fa una mia amica ha avuto la tua stessa esperienza, ha pubblicato 2 libri con loro (ovviamente non sapevo prima di leggere questo post quanto avesse speso!!) così ho deciso di tentare la sorte anche io, avendo già messo in conto il “piccolo contributo” necessario in caso. Ho partecipato al loro concorso Giovane Holden classificandomi al primo posto nella sezione “romanzo inedito” e ho firmato con loro un regolare contratto di pubblicazione senza spendere un euro. Quindi per amore di giustizia ci tengo a precisare che i concorsi imbastiti dalla casa editrice non sono farlocchi, anche se è sicuramente brutto l’approccio che hanno avuto con te e con altri concorrenti, inoltre, visto che la sponsorizzazione che offrono non è il massimo, credo che la cifra totale da spendere per venire pubblicati a pagamento sia davvero troppo alta!

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