Nell’ultimo numero di DM Magazine un lungo articolo parla dei romanzi di Fighting Fantasy, due miniserie (per un totale di sette libri) ambientate nell’universo magico di questi librogame inglesi. La prima trilogia è dedicata alle avventure di Chadda Darkmane.
I romanzi di Fighting Fantasy
1 – La missione disperata di Darkmane
2- Le altre avventure di Chadda Darkmane
Nelle intenzioni della EL c’era probabilmente l’intenzione di continuare la miniserie Le avventure di Darkmane all’interno della collana Librofantasy con gli altri due titoli che vedono il ritorno del cavaliere di Salamonis in cerca di Amonour. Dopo The Trolltooth Wars infatti la stessa casa editrice inglese aveva messo in cantiere altri due romanzi brevi consequenziali con lo stesso protagonista. Si tratta di Demonstealer, uscito nel 1991, e Shadowmaster, dell’anno successivo.
In Italia tuttavia le avventure di Darkmane non ebbero seguito e Missione Disperata è stato l’unico romanzo di Fighting Fantasy pubblicato nel nostro paese.
C’è da dire che i due titoli successivi hanno ben altra qualità rispetto al primo e che gli autori sono diversi. Demonstealer è firmato da Marc Gaiscogne, scrittore della scuderia ufficiale di Fighting Fantasy che si era occupato anche dell’omonimo gioco di ruolo, mentre Shadowmaster è scritto a quattro mani da Ian Livingstone e Marc Gascoigne. In ogni caso, Steve Jackson non scriverà alcun altro titolo collegato a Fighting Fantasy.
La storia di Demonstealer comincia con Darkmane in guarigione dalle ferite subite durante le imprese raccontate in Missione Disperata. L’eroe di Salamonis si trova nel cuore della Foresta Maledetta e più precisamente nella torre del Mago Yaztromo, una doppia citazione di quanto avviene nel terzo libro della collana originale dei librogame, La Foresta Maledetta (titolo originale: The Forest of Doom), questa volta firmato da Ian Livingstone.
A parte la presenza di Yaztromo, personaggio ricorrente nei librogame, la storia non risulta essere più una sequenza ininterrotta di citazioni come il titolo precedente e anche il mordente della trama e della prosa si fa secondo me più blando.
Abbiamo un demone che vuole tornare nel mondo materiale, un negromante che cerca di consentirglielo e un eroe che si mette sulle loro tracce per impedirlo.
Anche Shadowmaster non mi ha appassionato: Yaztromo e Darkmane affrontano fianco a fianco un nuovo letale pericolo che imperversa per le regioni centrali dell’Allansia.
Si tratta questa volta dei Trasformisti (gli Shape Changer ideati da Ian Livingstone di nuovo ne La Foresta Maledetta), che intendono far risorgere l’oscuro stregone Axion, creatore della loro stirpe.
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Se il piacere delle citazioni, lo stile caotico e le derive allucinatorie di Missione Disperata pongono il libro di Steve Jackson su un piedistallo ben meritato all’interno del genere fantasy, i due seguiti delle avventure dell’eroe di Salamonis sono solo fantasy a buon mercato che viaggia al di sotto della sufficienza e probabilmente entrambi i titoli non meritano neanche la fatica di una lettura in inglese, a meno che il lettore non sia un vero appassionato di Fighting Fantasy, disposto a passar sopra a una narrativa noiosa e banale pur di leggere le eroiche vicende degli eroi dell’Allansia.
Continua a leggere l’articolo sul numero 42 di DM Magazine!