La raccolta di tutta la narrativa di questo straordinario professore (e rettore) di Cambridge, incentrata sulla più paurosa e tradizionale ghost story inglese. Un capolavoro imperdibile del genere, caposaldo della letteratura horror del Novecento.
Di cosa si tratta
I racconti che oggi costituiscono questo volume sono l’intero corpus narrativo di M. R. James (1862-1936), studioso di antichità a Eton e Cambridge, professore e poi rettore del King’s College di Cambridge. Con M. R. James non siamo dalle parti di scribacchini da Weird Tales, avventurieri da dime stories, scrittori-viaggiatori dalle vite eccitanti, pennivendoli professionisti da penny dreadful o riviste di viaggi e imprese per mare, come molti suoi contemporanei che oggi sono colonne portanti del genere fantastico del Novecento.
M. R. James è un erudito, uno studioso, un professore di Cambridge e direttore di museo, il rettore di una delle più prestigiose università del mondo, un medievista che sul fronte della saggistica ha lasciato un contributo enorme e che si divertiva a scrivere storie di fantasmi, più o meno una volta l’anno.
Esaltato da Stephen King, C. A. Smith e Ramsey Campbell, M. R. James è inoltre considerato da H. P. Lovecraft nel suo saggio Teoria dell’Orrore “l’apice della ghost story inglese“.
Cosa succede
I racconti di questo libro rappresentano per il canone di questo genere letterario l’apice della ghost story, il cui periodo di splendore inizia con il tramonto del genere gotico alla prima metà dell’800 e termina con la Prima Guerra Mondiale, che diede il via ad altri generi d’orrori. I racconti di James hanno tutti i principi base del genere:
- si presentano come “storie vere” realmente accadute ai personaggi coinvolti
- il terrore che vi viene esposto è sempre “garbato” e mai eccessivamente violento o truculento
- non vi sono descrizioni di spargimenti di sangue o tematiche sessuali né scandalistiche
- non viene fornita nessuna spiegazione precisa di quanto accade (razionale o soprannaturale che sia)
- la storia accade nel presente (del narratore) o nel suo vicino passato.
Quello che però colpisce in particolare dei “fantasmi” e delle apparizioni di James è che non ci si trova (quasi) mai di fronte a presenze eteree, velate o polverose, fredde, lunari e aeree, come da usanza diffusa per questi racconti.
I fantasmi (o quello che sono) di questa raccolta sono cose viscide, mollicce, disgustose al tatto, che lasciano un senso di nausea nel palato, un odore di marcio attorno, un gocciolare d’acqua, un’umidità decadente. Sono esseri fisici e solidi, deformi e scomposti, a volte pelosi e appiccicosi, dalle fattezze mai abbastanza chiare ma comunque capaci di correre, saltare, arrampicarsi e strangolare, quando necessario.
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Un nuovo paradigma dell’orrore e dell’inquietudine che rinnova quindi in parte anche il genere di riferimento.
Grezzezza
Molto bassa. M. R. James è un compassato professore universitario inglese dei primi del Novecento, quanto di più lontano sia concepibile dal concetto di grezzezza.
Ci consoliamo con qualche sprazzo di umorismo che trapela qua e là nei racconti (inglese, eh!), come quello che descrive una specie di scherzo, dove un narratore racconta a un gruppo di auditori una storia di paura e poi… li fa spaventare con un grido a sorpresa. Matto di un Montague!
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Nerdismo
Nerdismo abbastanza alto per questa raccolta.
Come già detto i racconti di fantasmi di M. R. James sono una delle basi su cui si è fondata la narrativa “di paura” del secolo successivo. In Gran Bretagna molti dei racconti sono stati oggetto di riduzioni televisive, radiofoniche e teatrali e citazioni musicali e anche alcuni vecchi film, non solo inglesi, pescano abbondantemente dalla sua produzione.
Diversi accenni a Il tesoro dell’Abate Thomas si ritrovano per esempio nel film La Chiesa di Michele Soavi e Dario Argento.
In Italia, la serie bonelliana Dampyr ha voluto omaggiare questo maestro con un numero (uno dei primissimi) che cita due tra i racconti più celebri della raccolta: Il conte Magnus e La stanza numero 13.
Figaggine
Media. Come già detto, questo libro è uno dei capisaldi del genere fantastico.
Da questo punto di vista e considerate le numerose citazioni e saggi dedicati in opere di letteratura e narrativa, si tratta di un buon argomento per farsi i fighi in discussioni letterarie di genere, sul racconto fantastico, la letteratura inglese, il buon vecchio stile british di una volta.
Ma non consente effettivamente molto altro margine di fighettismo.
La Chicca
L’inquietante figura del Conte Magnus e del suo servitore incappucciato…
La Fesseria
Niente da segnalare. Poco azzeccata la copertina del libro, ma qui il professor Montague non c’entra.
Giudizio complessivo
Una recensione su Amazon.it di questo libro gli conferisce 2 stelle e inserisce il seguente giudizio: “Dopo 3 capitoli ho cambiato libro. Assolutamente brutto e senza una trama avvincente. Scosiglio…..se avete tempo leggete di meglio. Non lo consiglio a nessuno perchè non è assolutamente bello……anzi”. Difficilmente una recensione potrebbe contrariarmi di più (a parte il fatto che non si tratta di capitoli ma di racconti a se stanti).
I racconti di fantasmi di MR James sono LA ghost story inglese. Lo stile è lento come solo dei racconti di cento anni fa sanno e devono essere, la paura e la tensione salgono piano, ma salgono sempre. Il disgusto e la paura che provocano sono autentici.
Non sono racconti horror attuali di zombi, cannibali, bambine che escono da televisori, mostri tentacolari e inumani. Sono il cuore pacato e intramontabile della storia di fantasmi, specie quella ambientata nella quieta campagna inglese, in cattedrali sperdute, lungo coste desolate, in cimiteri diroccati, lugubri istituti, cittadine nebbiose.
E’ il trionfo del cimiteriale, del fosco e del lugubre. Ci uniamo al giudizio di H. P. Lovecraft confermando che questa raccolta rappresenta, la ghost story inglese portata al suo apice.
Un volume imperdibile, specie perché si trova a un prezzo incredibile su Amazon.it (che fa pure molto…)
Che gioia leggere una recensione cosi’ ben fatta di M. R. James. Quando scoprii i suoi racconti a 15-16 anni fu una vera folgorazione. Anch’io ho acquistato l’e-book su Amazon e a distanza di 20 anni, sto riscoprendo questi gioielli . Complimenti a te !
Grazie Niki, M R James è un ottimo autore… Mi piace molto che tutta la sua produzione stia in un solo libro… è un concentrato di brivido…
[…] TUTTI I RACCONTI DI FANTASMI DI MONTAGUE RHODE JAMES […]
[…] di questo libro fondamentale ho già parlato, quindi non mi ripeto. Vi rimando all’articolo specifico e vi invito a prendere il volume, se lo trovate, perché rappresenta – detto brevemente – la summa otto-novecentesca delle […]