602122_10202511058006572_1598292206_n (1)Lucca C&G 2013 è arrivata ed è andata via, lasciando il ricordo della più grande manifestazione italiana mai realizzata nel settore ludico-nerd. Un mio bilancio della fiera e qualche trucco da tenere a mente per la prossima volta. 

Come dicevo nell’ultimo post prima della fiera, io adoro Lucca Comics & Games. Per me è il NERDVANA (citazione dal bellissimo post di Aislinn, che condivido in pieno), il Paese dei Balocchi, L’isola che non c’è, l’evento CULTURALE più importante d’Italia, un luogo popolato solo da gente pazza, ragazzi, giovani, vampiri, donne adulte vestite da wonder woman, giocatori di ruolo, fumettari e fumettisti, appassionati di fantastico in ogni declinazione, indagatori da murder party, professionisti del gdr dal vivo, spadaccini e virtuosi del lattice, artigiani veri che producono armature ad anelli con più abilità di mastri nani, danzatori esperti di Gran Balli della Camarilla, supereroi di pezze ritagliate, bambini smarriti, editori furboni con sigaro e sguardo da volpe, lucignoli, contrabbandieri di carte di magic, ragazzine vestite da Lamù che fanno incetta di fotografie a metà tra l’ammirato e il losco, lettori, editori, giocatori, scrittori, videogamers, ruolisti, narrativisti, steampunk e ghostbusters, ragazzi seminudi per simulare personaggi di One Piece e altre categorie di questi generi.

Il paradiso. 

Quando arrivo a Lucca sembro Cristoforo Colombo che sbarca dal veliero o il papa quando scende dall’aereo in terra straniera: mi inginocchio, invoco il cielo e bacio il selciato. Quando Lucca finisce e devo ripartire volgo gli occhi agli dei e piango per la sorte dell’uomo.

Se fossi libero di dedicarmi alla fiera come vorrei, arriverei due giorni prima e visiterei tutte le mostre prolungate, farei tutti gli accrediti necessari, prenderei mappe e plichi e pianificherei i quattro giorni della fiera come un incursore che si prepara ad assaltare un sito di proliferazione nucleare.

Quest’anno avevo manifestazioni da organizzare e a cui partecipare, premiazioni da tenere e da subire, stand da fotografare e tenere sotto controllo, persone da incontrare e salutare, presentazioni di libri da frequentare, autori a cui stringere la mano, riunioni e meeting da gestire e presenziare, anteprime da godere, reportage da effettuare, relazioni da stringere e riannodare, amici da incontrare, tartufi e aperitivi da consumare, autografi e dediche da richiedere, montagne di cose da acquistare (di cui magari dirò qualcosa i prossimi giorni).

Una parte dei miei acquisti a Lucca 2013
Una parte dei miei acquisti a Lucca 2013

Al di là di tutto questo, lasciando stare per un attimo tutti gli aspetti positivi, ci sono tre cose che ho subìto in prima persona e che mi riprometto di controllare meglio in passato, tre errori tattici o problemi fondamentali in cui a Lucca non bisognerebbe mai incorrere. Chiamiamole le Tre Morti Gonfie.

La Prima Morte Gonfia: la Pioggia (Mater Diluviarum) Se capita una giornata di acquazzoni, come sabato scorso, è la fine. Vi bagnerete, la folla rallenterà, l’ombrello non basterà. Una giornata di pioggia impedirà alla gente di stare fuori con piacere e tutti si riverseranno negli stand, come voi. Morale della favola: fuori piove, dentro si soffoca e non si può vedere o fare nulla di interessante. Unica soluzione: trovare una conferenza e seguire quella. Ma c’è il rischio noia che quasi quasi vi spingerà a tornare nella mischia.

La Seconda Morte Gonfia: gli Appuntamenti (Mater Solarum) Incontrarsi a Lucca e mangiare, chiacchierare, giocare o fare un giro assieme ad amici che vivono dall’altra parte d’Italia, membri di forum e associazioni ludiche, cricche e gruppi vari è bellissimo. Lucca esiste anche per quello. Occorre però pianificazione assoluta PRIMA della fiera. Non fate mai una cosa del tipo: “Ci sentiamo una volta arrivati a Lucca”. Perderete l’intera giornata a inseguirvi l’un l’altro senza riuscire a incontrarvi, vagando nella folla lentissima, perdendo ore a girarvi attorno. Se decidete di girare tra gli stand in compagnia, inoltre, fate piccoli gruppetti uniti da interessi strettamente simili (grognard integralisti vecchia scuola, curiosi generalisti, amanti di videogame e giochi di carte, lettori di romanzi fantasy). Non girate in gruppi troppo grandi o eterogenei: incontratevi tra voi solo per pranzo o per dei break programmati in punti fuori dalla mischia!

La Terza Morte Gonfia: il gioco organizzato! (Mater Ludicarum) Sì, può sembrare paradossale, ma a Lucca Games sedersi ai tavoli da gioco e testare boardgame e giochi di ruolo è il modo migliore per perdere 1-2 ore di tempo utile. A differenza di altre fiere, il cuore di Lucca non è costituito dal gioco organizzato, ma da mostre, rassegne, vendite, novità, attività secondarie, presentazioni e dall’inseguimento di eventi e autografi. Se deciderete di giocare nel padiglione games, il rumore di fondo vi costringerà a urlare per farvi sentire e nel frattempo vedrete la gente attorno a voi scorrere via tra mille cose eccitanti da fare e vedere, senza che il piacere di giocare così di fretta basti a pareggiare il valore delle ore trascorse al tavolo. Lasciate perdere anche cacce al tesoro o sfide varie durante il giorno. Se volete divertirvi davvero e ce la fate, prenotatevi invece per tutti i live e gli eventi serali. Quello sì che è tempo ben speso e non toglie spazio ad altre attività, visto che gli stand chiudono alle 19:00.

Questo è il mio lascito a voi, visitatori spaesati o dubbiosi… Con questo piccolo vademecum potrete evitare le Morti Gonfie dell’evento nerd finale, godendovi le prossime edizioni della fiera più bella del mondo senza alcun problema!

E se non ci siete mai stati, non avete idea di cosa vi siete persi!

Lucca

Mauro Longo
Mauro Longo
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9 commenti

  1. Sottoscrivo tutto. Credevo di avere acquisito un po’ di punti esperienza alla fiera, ma quest’anno ho sofferto come un principiante, anche a causa di una preparazione fisica non ottimale. Incontrarsi per caso è stato comunque un ottimo colpo, però l’anno prossimo ci organizziamo meglio! 😀

  2. !!! Purtroppo quest anno l ho persa :((( ma l anno prossimo ci vado a tutti i costi! Il tuo articolo mi ha fatto venire una voglia esagerata di andarci! Complimenti!

  3. vademecum utilissimo, specie per chi. come me non va a luccacomics da un sacco di tempo.
    spassosa e verissima la descrizione del popolo di luccacomics
    condivido in pieno il fatto del gioco: purtroppo si perde tempo e basta
    la pioggia…per quella si può solo tentare il rosarione in sala games o il sacrificio di bimbiminkia al grande Ctulhu 🙂
    gli appuntamenti sola… provati abbondantemente pure questi e viste liti tra amici, coniugi, parenti e fidanzati su dove andare e cosa fare! in questo io sono molto svantaggiato essendo di certo un grognard integralista ma anche un lettore di fantasy, spadaccino (a riposo) curioso generalista e estimatore dei gran balli soprattutto non vampirici

    ps :il nazgul di destra lo conosco!

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