Un estratto dell’articolo che potete trovare sull’ultimo numero di DM MAGAZINE.
La notizia che Greywood Publishing e Cubicle 7 faranno uscire a Giugno 2011 una versione di Fabled Lands realizzata come Gioco di Ruolo pen and paper ci ha spinto a discutere e commentare questo prodotto, che affonda le proprie radici in un passato di oltre 16 anni.
Andando con ordine, Fabled Lands è stato originariamente il nome di un progetto di gamebook (o, utilizzando il termine più diffuso in Italia, “librogame”) avviato a partire dal 1995 per la casa editrice britannica Pan Books ad opera di due autori molto conosciuti nel settore: Dave Morris e Jamie Thomson.
Dopo alcuni successi di pubblico, come le serie di librogame Blood Sword, Ninja, Falcon, Realtà Virtuale e Golden Dragon (citando i nomi italiani), alcuni contributi al franchise di Fighting Fantasy e il gioco di ruolo Dragon Warriors (anch’esso oggetto di recenti riedizioni), i due apprezzati autori si mettono insieme per realizzare quello che viene considerato il più complesso ed evoluto progetto di librogame mai concepito.
La collana prevedeva 12 libri, contraddistinti da una novità assoluta per il mondo dei librogame: la possibilità di essere giocati in qualsiasi ordine e sequenza, saltando anche da un libro all’altro e facendo evolvere il proprio personaggio in avventure sempre più complesse.
Diciamo subito che, nonostante la grande qualità dei volumi e la complessa struttura ludico-narrativa che soggiaceva a questo obiettivo, la serie si arenò a metà e il sesto volume fu l’ultimo ad essere pubblicato, nel 1996.
Di recente, a Dicembre 2010, la “Fabled Lands Publishing” ha iniziato a rieditare i volumi originari e gli autori hanno dichiarato, in caso di successo commerciale, di essere pronti a completare la serie. Si tratta probabilmente del più coraggioso tentativo contemporaneo di rilancio del mondo dei gamebook, un genere di letteratura interattiva che dopo un successo esplosivo negli anni ’80 è da tempo naufragato e sopravvive a stento solo in pochi casi, numerabili sulla punta delle dita.
Fino ad ora sono stati ripubblicati quattro dei sei volumi già stampati negli anni ’90 e pare che il gradimento verso l’iniziativa sia stato discreto.
Contemporaneamente a questo rilancio della serie originale, la già citata Greywood Publishing ha deciso di realizzare un gioco di ruolo tradizionale, legato strettamente al regolamento e all’ambientazione originarie, e lanciarlo sul mercato a partire da Giugno 2011.
Il primo volume a vedere la luce sarà ovviamente il Regolamento Base, curato da due sviluppatori della casa editrice, Jamie Wallis e Shane Garvey, che vedranno il proprio nome in copertina assieme a quello (più in evidenza) degli autori dei gamebook. Questo manuale rende adeguate al gioco di gruppo e al free-roaming le regole utilizzate nei librogame e sviluppa tutti gli elementi sparsi nei vari volumi della collana in un insieme coerente (mostri, equipaggiamento, oggetti magici, incontri, mappe e così via): insomma più un lavoro di compilazione che di creazione ex-novo, ma d’altra parte è proprio questo che ci si aspetta da un manuale di questo tipo.
I piani editoriali prevedono poi dei manuali di ambientazione, legati soprattutto ai dodici differenti “setting” sviluppati in ciascuno dei dodici libri della serie originaria, dati alle stampe nel corretto ordine di edizione.
Il rilancio di questo piccolo “franchise” comprende poi una serie di applicazioni per iPad, sviluppate dalla Megara Entertainment.