Viene definito il “primo librogioco italiano” e questa definizione non è stata ancora smentita. Si tratta di In cerca di fortuna di Andrea Angiolino, edito in Italia nel 1987 e ora ripubblicato da Origami Edizioni in una nuova versione graficamente aggiornata e riveduta dall’autore.
In cerca di fortuna
Hai a disposizione una matita e una gomma? Bene, sei pronto a cominciare!
Sei tu il protagonista di questa avventura.
«I morti hanno scoperchiato le tombe e sono in giro per il paese!» Così hai sentito dire appena giunto in città. Quale occasione migliore per provare il tuo coraggio e la tua audacia nell’avventurarti sulla strada per Veregaro, alla ricerca del grande tesoro di Leonbrando, signore di Valverde? Ma attento, forse i morti non sono il pericolo più grande, una grande ombra è stata vista sfrecciare nei cieli della boscosa valle. Buona fortuna avventuriero.
La genesi del primo librogame italiano
Chi frequenta Caponata Meccanica (così come tanta altra gente, in verità) ha già sentito parlare di Andrea Angiolino, uno dei decani italiani del gioco di ruolo e della narrativa ludica. Lo avevamo intervistato in occasione dell’uscita di Onda d’Abisso, antologia di racconti fantastici che ha dato poi vita al potenzialmente interessante Project Octopia, ma Angiolino lega il suo nome principalmente a collaborazioni e produzioni proprie come quelle di Lex Arcana, Mediterraneo, Orlando Furioso, I Cavalieri del Tempio, la collana I Giochi del 2000 e il recente Wings of War.
Nel 1987, in pieno periodo di sviluppo e diffusione dei librogame della EL, Angiolino si appassionò di questo genere di narrativa ludica e pensò di realizzarne un prodotto proprio. Ecco come racconta la genesi del libro in una vecchia intervista rilasciata per LGL Magazine:
[box]Nel 1987 ho pubblicato “In cerca di fortuna” (ed. Ripostes 1987), un classico fantasy che risentiva appunto molto del D&D che giocavo allora, ma anche delle avventure testuali per computer. La molla è venuta proprio da un libro della E.Elle, nella serie dedicata ad Advanced Dungeons & Dragons (si tratta di La Torre Fantasma – non poi così male… N. d.R.). C’era un castello con due torri: sono entrato in una delle due e ho toccato delle statue, che con mio stupore (intendo mio come personaggio protagonista della storia) si sono animate. Ho dovuto combattere, poi sono salito fino in cima e non ho trovato nulla. Sono sceso nel cortile, e lì ho avuto di nuovo la scelta tra le due torri in cui entrare. Sono entrato nella stessa di prima e di nuovo, con mio stupore di personaggio (ma non di lettore) ho ritoccato le stesse statue che avevo distrutto prima, che si sono di nuovo animate per attaccarmi…
Qualcosa non funzionava: il libro non doveva forse darmi la scelta di rientrare nella stessa torre, o meglio ancora una volta rientrato non doveva dirmi che toccavo di nuovo le statue, anche ammesso che come per magia si fossero riformate: se mai doveva farmi scegliere se toccarle o meno. Abituato alla libertà ma anche alla coerenza delle avventure dei giochi di ruolo, mi sono sentito tradito dall’essere costretto a fare una cosa che sapevo sbagliatissima come toccare quelle statue maledette: tanto più in un libro che proprio al più famoso dei giochi di ruolo si ispirava.
Ho pensato che si poteva fare di meglio ed ecco quindi “In cerca di fortuna”, un libro-gioco in cui si può (e anzi si deve) tornare più volte negli stessi posti. Ma come non ci si bagna due volte nello stesso fiume, così ogni visita in un luogo può essere diversa a seconda delle cose avvenute prima, degli oggetti che si ha con sé e così via. Il tutto era ottenuto soprattutto facendo segnare al lettore delle lettere all’accadere di determinati eventi: alcuni rimandi erano subordinati al fatto che le avesse o meno sulla propria scheda. Ma per evitare che qualcuno facesse il furbetto concentrandosi sul meccanismo anziché sull’immedesimazione, a volte le lettere venivano segnate in punti diversi della storia rispetto ai fatti cui si riferivano, a volte si segnavano lettere inutili, a volte si chiedevano lettere inesistenti. Alcune lettere avevano effetti positivi, altre negativi.
C’era perfino un finale irraggiungibile, messo lì al solo scopo di spiazzare chi “bara” sbirciando i paragrafi che non dovrebbe. Il lettore normale, identificato nel protagonista e preso dalla vicenda, sceglieva i rimandi in base alla storia e non se ne accorgeva: ma chi andava a caccia di lettere da segnare anziché di draghi e scheletri animati ne era senza dubbio depistato.[/box]
Oggi Origami Edizioni mette in vendita la nuova edizione di questo piccolo classico nostrano, scritto e ambientato in Italia. Si tratterà di una riedizione riveduta e corretta dall’autore, con una nuova grafica e impaginazione che daranno lustro a questo prodotto, scritto ormai quasi 30 anni fa! L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: prenotando una copia di In cerca di fortuna sul sito della casa editrice prima del 28 Aprile si avrà diritto a spedizione gratuita in tutta Italia e scheda del personaggio cartonata in edizione limitata.
Un’acquisto imprescindibile per ogni appassionato del genere!
Prenotalo ora!
Ho quello originale!
Per me invece sara’ l’opportunita’ (finalmente) di leggerlo per la prima volta, visto che all’epoca me l’ero perso e che la versione originale non e’ di facile / economica reperibilita’.
Molto bene!
E’ stato chiarito che tipo di revisione e correzione e’ stata fatta? solo impaginazione e refusi o qualcosa di piu’?
No, in realtà non ho idea… 🙁
Mauro paga pegno! 🙂
Allora, rispondo io visto che sono uno dei curatori della nuova edizione.
Testo in alcuni punti riscritto, per meglio chiarire alcune parti e rendere più narrativi i paragrafi.
Sono cambiate alcune azioni, infatti il numero dei paragrafi è diverso. Ora non c’è bisogno di tornare per forza in alcuni punti per fare più azioni diverse, ma si possono fare tutte contemporaneamente in un unico paragrafo.
Rivisti alcuni refusi.
Il libro è aggiornato con le FAQ che l’autore aveva pubblicato qualche tempo dopo l’uscita dell’edizione originale e che modificavano alcune “lettere” trovate nei paragrafi e altri piccoli errori.
L’edizione originale è praticamente introvabile.
Può essere una buona spinta per far capire al mondo editoriale che in Italia c’è l’interesse per i Librigame anche nel 2014 e quindi portare le case editrici a rivalutare e riproporre (o proporne di nuovi) librogame 😉
Grazie per la risposta!!!
Ehm… scusa perche’ sembra che ci dai un ditto e… in una vecchia intervista all’autore si puo’ leggere che lui aveva gia’ pronto anche il seguito.
Non e’ che…
*dito, non ditto…:-(
La risposta a queste domande e’ sul magazine di Maggio di http://www.librogame.net – c’e’ da qualche parte il seguito de In cerca di fortuna!
Grazie mille Daniele… mi pare tutto un motivo in più per metterci le mani sopra al più presto!
Io la prenotazione l’ho gia’ mandata…