La Versione Holmes di Dungeons & Dragons segna il passaggio da Original D&D a Basic D&D. E i suoi retrocloni Blueholme e Wizards, Warriors & Wyrms sono eccellenti. Ci si può giocare? Sì, con i retrocloni!
Continua la Guida alle edizioni passate di D&D, dopo l’articolo su Original D&D e in attesa della tanto decantata versione Next. Non si tratta di una edition war, ma di un confronto tra diverse versioni del gioco di ruolo più famoso di sempre.
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Original / Basic D&D – La Versione Holmes (1977)
Di Gary Gygax e Dave Arneson Rieditata da J E Holmes. Nel 1977, Gary Gigax stava lavorando a una nuova versione del suo gioco di ruolo, dopo il successo dell’Original D&D. Questa versione sarebbe stata Advanced D&D 1a edizione, che sarebbe uscita con il primo manuale di lì a poco, proprio quell’anno.
Nel frattempo, tale J. Eric Holmes (professore di neurologia dell’Università della California Meridionale e giocatore appassionato di Original D&D) propose alla TSR di realizzare una versione più comprensibile del gioco Original, breve e semplice, adatta ai neofiti, non solo ai giocatori esperti di Chainmail o Outdoor Survival. La TSR accettò e questa versione uscì nel 1977, prima di Advanced D&D 1, mentre ancora Original era in produzione e distribuzione (e lo sarebbe stato per altri due anni).
La Versione Holmes di D&D si colloca a metà tra Original e Basic D&D ed è la prima vera versione del gioco a se stante e non più una espansione di altri giochi scritta per amatori di questi ultimi. E’ stata pensata adatta a giocatori dai 12 anni in su e le regole sono esposte (in teoria) in maniera completa, semplice e funzionale. E’ allo stesso tempo una riedizione dei testi dell’Original e la prima versione di Basic D&D, che avrà poi diverse altre stesure e rifacimenti.
Tecnicamente, si parla di “Versione Holmes” per la pubblicazione del 1977 e per le prime 7 ristampe, fino al 1979, diffuse fino al 1981 quando uscì la “Versione Moldvay“. Tra le varie ristampe ci sono delle varianti minori e delle correzioni ma non cambiano la sostanziale unicità intrinseca delle regole. Quello che invece cambiava nella scatola (sì, anche questa versione usciva in scatola) era la presenza o meno dei dadi e la presenza o meno di avventure. Dalla quarta alla sesta tiratura della scatola, infatti, era presente dentro anche il modulo B1: In search of the unknown, mentre nella settima e ultima tiratura a questo si sostituisce il modulo B2: Keep on the borderlands.
Tolto tutto il resto e tenendo il manuale delle regole, il gioco è adesso privo di riferimenti a regolamenti esterni, ma non per questo molto chiaro, giocabile e comprensibile. La parte legata a Chainmail è stata espunta e il regolamento alternativo per i combattimenti della versione precedente è diventato l’unico disponibile. Vengono presentati solo i primi tre livelli dei personaggi e si suggerisce a chi vuole continuare a giocare di procurarsi Advanced D&D 1, che agli occhi di Gigax era diventata la nuova vera versione del gioco, oppure Original D&D che nel frattempo era ancora in distribuzione.
Insomma, nonostante la Versione Holmes sia considerata l’inizio di Basic D&D e il salto in avanti rispetto a Original si vede, il gioco rimane una riscrittura con altre parole di questa versione, con regole solo per i primi tre livelli e qualche rimando ad Advanced 1. Nel frattempo, senza saltare troppo avanti, la Versione Holmes è un gioco funzionale e compiuto, scarno e semplificato nella grafica e nel testo, ma buono per giocare.
Tutto bene? No.
L’esposizione e l’aspetto estetico del manuale lasciano molto a desiderare. Le regole che sarebbero dovute essere esposte in maniera chiara e adatta anche a un dodicenne, semplicemente non lo sono e il testo è un po’ confuso, barocco e complicato. Quella che sarebbe potuta essere una edizione nuova e piena di punti di forza del gioco, semplicemente non funziona e, nonostante i pregi, risulta complicata da leggere e difficile da mettere in pratica. Professor Holmes: bocciato!
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Versione moderna e retrocloni
La Versione Holmes di Dungeons & Dragons non è mai stata riproposta dalle case editrici detentrici dei diritti e probabilmente è troppo marginale e “di passaggio” per esserlo mai. I manuali e addirittura la scatola completa si trovano in giro nell’usato e, a essere sinceri, anche il file del manuale in buone condizioni da scaricare gratuitamente.
EDIT: Mi correggo, proprio la Versione Holmes è stata scelta per commemorare i 25 anni di D&D nel 1999. L’edizione speciale di quella data, oggi molto cara nel mercato collezionistico è chiamata TSR Silver Anniversary Box e conteneva, oltre alla ristampa del manuale blu delle regole editate da Holmes, anche i seguenti classici: B2 – Keep on the Borderlands, G1 – Steading of the Hill Giant Chief, G2 – The Glacial Rift of the Frost Giant Jarl, G3 – Hall of the Fire Giant King, I6 – Ravenloft, S2 – White Plume Mountain. C’erano poi dentro un’avventura inedita, L3: Deep Dwarven Delve di Len Lakofka e diverso altro materiale promozionale e commemorativo.
Esistono inoltre due retrocloni, entrambi gratuiti che riprendono esplicitamente questa versione del gioco e la ripropongono. entrambi i prodotti sono a disposizione gratuitamente in rete e sono caldamente raccomandati:
Blueholme è il retroclone perfetto. Accurato, fedele all’originale, preciso, ma anche con una attenzione ai giocatori moderni e una ripulitura di tutte le parti pesanti, buggate e scritte o esposte male nel testo. Più che consigliato.
Wizards, Warriors & Wyrms è invece una versione leggermente modificata del regolamento originale, con alcuni input e house rules aggiunte per come venute fuori dalla comunità dei giocatori. Anche la grafica e l’impaginazione mi paiono leggermente inferiori a Blueholme, seppure si tratti di un prodotto infinitamente più pregevole dell’originale. Se non ci fosse Blueholme, WWW sarebbe il retroclone perfetto, ma Blueholme è troppo perfetto per non mettere in ombra il suo antagonista. Considerate comunque che i due manuali hanno le stesse regole e sono identici al 90% dei contenuti. Dategli un’occhiata e fatevi anche voi la vostra opinione!esposizione dei contenuti moderna e assolutamente superiore all’originale. La grafica, l’impaginazione e il testo sono superiori in maniera schiacciante alla Versione Holmes e il pdf, gratuito, è caldissimamente raccomandato. Scaricatelo subito!
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Ci si può giocare?
La Versione Holmes di Dungeons & Dragons è un gioco giocabile, seppure non il migliore o il più raccomandato di tutta questa serie di articoli. Il testo originale risente molto delle regole pastrocchio di Original D&D (che a loro volta sono ingiocabili senza un retroclone che aggiusti i bug) e della esposizione orripilante di Holmes, né è al livello delle Versioni successive del gioco.
E tuttavia, il gioco è pressoché incomprensibile o ingestibile al tavolo senza l’uso dei retrocloni, che, allo stesso tempo è caldamente consigliato. Giocare con Wizards, Warriors & Wyrms o, ancora meglio, con Blueholme rende invece l’esperienza di gioco assolutamente positiva e fa sì che diventi del tutto inutile affidarsi al manuale originale.
Ancora di più: giocare con Blueholme (in particolare) simula l’esperienza di gioco di ruolo più perfetta e più antica di questo hobby, che sia davvero giocabile. Prendete Blueholme e giocateci e scoprirete cosa vuol dire giocare al D&D più originale della storia del gioco, tolti tutti i bug, le mancanze e le imperfezioni delle primissime tirature del gioco.
La Versione Holmes di Dungeons & Dragons non è mai stata riproposta dalle case editrici detentrici dei diritti
Errato.
La Holmes è stata ristampata in coppia con il modulo B2 nel 1999 per i 25 anni di D&D.
Hai ragione! Edito subito il post! Grazie della dritta!
Non ho mai giocato con la Holmes, ma mi fai venire voglia di provare. Il problema è trovare i giocatori adatti: puristi e amanti del retrogaming, ma non tanto esaltati da voler per forza giocare la versione originale piena di bug…
Ciao Pennymaster, E’ venuta voglia di giocarci anche a me, specialmente con l’ottimo Blueholme, che come dicevo mi pare il retroclone perfetto. Il problema dei giocatori c’è sempre ovviamente, ma considera che il gioco alla fine E’ quello originale e antico, senza le cose prese da Chainmail e Outdoor surival e semplicemente “editato” da Holmes. Io direi che puoi convincerli! Prova a insistere buttando sul tavolo “In search of the unknown” “La rocca sulle terre di confine” o qualche vecchio modulo originale.
cos’è che volevi dire di BlueHolme? non è che si capisca propriopropriobbene! 🙂 comunque l’ho scaricato e mi pare davvero fedele all’originale. lacrimuccia per le dediche
Sì dannazione, una qualche revisione si è mangiata l’ultima frase. Ora l’ho sistemato e il giudizio era tutto positivo!