Offerte bruciate in concorso per I Mondi del Fantasy

ape1

Il mio racconto Offerte Bruciate è in lizza per la quarta edizione del Concorso “I Mondi del Fantasy”, organizzato da Limana Umanita e dall’agenzia di consulenze editoriali Scriptorama.

Birmingham_AL_Vulcan_God_of_Fire_bir5_largeOfferte Bruciate nasce come un’ennesima applicazione dell’idea “e se gli dei fossero ancora tra noi?“, già ripresa in tante opere, più o meno famose. In questo caso, il dio che si aggira tra gli umani è il latino Vulcano, che in una provincia laziale sonnolenta e torrida va in giro con la sua Ape 500, lavorando come arrotino e ombrellaio e riparando cucine a gas. Dopotutto che altro mestiere potrebbe fare il dio del fuoco, della forgia e dell’artigianato in un mondo che ha dimenticato gli antichi miti?

Il concorso prevede di inserire l’incipit del racconto anche nel forum di Limana Umanita, quindi se volete potete commentarlo direttamente lì!

Offerte Bruciate – Incipit

È arrivato l’arrotino: arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto!
Donne, è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio.
Aggiustiamo gli ombrelli. L’ombrellaio, donne!
Ripariamo cucine a gas: abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gas.

Vulcano fermò la sua Ape 500, spense il megafono sul tettuccio e scese dal veicolo, lasciando Caco rinchiuso nell’abitacolo ad abbaiare. “Sta’ buono, bestia!” lo azzittì, mentre abbassava il finestrino per fargli passare un po’ d’aria. ”Ci sarà da mangiare in abbondanza stasera, ma solo se la smetti con questo baccano!”
La canicola era pesante anche a quell’ora del mattino e il carro solare già alto in cielo. Vulcano tirò via il telo di plastica unta che copriva il cassone, prese i suoi attrezzi e riabbassò con cura la copertura del ripiano. Si fece poi avanti nel cortile, tra i panni stesi e gli infanti che giocavano alla palla, diretto verso la donna in nero che gli faceva segno con la mano alzata. Era costei bassa e tozza e il labbro e il mento mostravan pelo rossiccio, più di quanto usualmente accettato su di un viso muliebre. I capelli, un tempo d’arancio acceso, erano ora quasi tutti grigi e ispidi come quelli di una parca o di un’arpia.
“Signor Placido, come va?” gli chiese l’umana mentre si voltava per rientrare in casa, senza gran voglia di sentire la replica.
“Che le devo dire, donna Maria?” fece Vulcano, seguendola e fingendosi mortale. “Si tira avanti…”
“Ehh…” sospirò la vecchia con una smorfia di approvazione, soddisfatta di aver sentito la risposta giusta.

Mauro Longo
Mauro Longo
Articoli: 1348

2 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *