Ke amico 6? di Luca Zanforlin è una novella a bivi ambientata nel mondo di “Amici” e pubblicata da Mondadori a Maggio 2014. Ecco l’inaspettata recensione!
L’ineffabile Alessandro Viola, ormai colonna portante di questo blog, affronta oggi una recensione davvero spinosa: quella di Ke amico 6? di Luca Zanforlin (si fa chiamare “Zanfo”? Really?), storia a bivi ambientata nel mondo di Amici. Eccola!
Ke amico 6?
Pochi giorni fa ho scritto una riflessione sui librigame in italiano e pubblicati nell’ultimo anno, ma in quell’occasione mi è sfuggito “Ke amico 6?” di Luca Zanforlin, pubblicato lo scorso Maggio da Mondadori. Rimedio subito!
Intanto parto col dire che questo e’ l’ottavo libro scritto dall’autore del popolare programma “Amici!”, e tra questi quello che finora ha avuto piu’ successo e’ stato probabilmente “Un passo dal sogno” che quasi dieci anni fa venne scelto da oltre 200.000 lettori.
Quando Mondadori gli ha chiesto di scrivere un nuovo libro su “Amici!”, ha deciso di proporre una trama in qualche modo simile a quella di “Un passo dal sogno”, ma questa volta sviluppata secondo la tecnica dei librigame: a bivi.
La scelta del racconto a bivi e la condivisione di questo approccio da parte di un editore di primissimo piano come Mondadori è secondo me assolutamente sorprendente, visto lo scarsissimo interesse degli editori per questo genere negli ultimi decenni. Evidentemente negli anni Ottanta i librigame devono aver piantato radici estremamente profonde che sono ancora vive e vitali nel cuore di tantissime persone, tra le quali Zanforlin.
Tecnicamente, il librogame è una storia lineare e senza regolamenti (come gli “scegli la tua avventura” per capirci), dove poche scelte di fondo determinano la lettura di tutto il libro, con i vari percorsi alternativi che convergono rapidamente sugli stessi paragrafi. Strutturalmente è dunque un librogame semplicissimo e immediato, che può essere letto e assimilato rapidissimamente e che da risalto non solo e non tanto agli aspetti narrativi quanto alle poche ma importanti scelte di fondo che sono presenti e pressanti nella vita del target di lettori di questo librogame.
Infatti è ben chiaro che questo volume è stato scritto per i giovani d’oggi: i teenager, con un occhio di riguardo particolare per le ragazze.
Questo e’ un altro aspetto di questo librogame che va totalmente controcorrente rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare: al giorno d’oggi gli autori che vogliono concentrarsi su quel target di pubblico e sanno seguirne i gusti e il linguaggio sono piuttostio pochi, ma nel filone storico dei librigame sono delle rarità assolute e, anche negli anni d’oro dei librigame, i racconti a bivi “per ragazze” hanno avuto pochissimo seguito. La doppia scelta controcorrente (primo: librogame, secondo: per giovani ragazze) è veramente un’enorme scommessa da parte di un autore cosi’ letto e di una casa editrice cosi’ autorevole!
Chi lo sa per quale cortocircuito è venuto in mente all’autore di scegliere proprio questo genere letterario per questo particolare target di lettori, ma non si può certo accusarlo di cavalcare le mode, dal momento che, come autore di “Amici!”, è piuttosto stato lui a farle. Non si tratta dunque sicuramente di una scelta “facile”, se non altro perchè la grandissima maggioranza dei suoi lettori non era ancora nato quando tutti sampevano cosa è un librogame e come funziona.
I grandi problemi della vita
Le “grandi” scelte della vita, per la ragazza protagonista di Ke amico 6?, sono il coinvolgimento o meno dei propri genitori (percepiti come persone che non ci capiscono) nei nostri progetti per il futuro, cedere o meno alla tentazione del tradimento, troncare o meno la relazione con un’amica troppo “esuberante”, scegliere l’amore o l’occasione di una vita e, ripetutamente, scegliere se si vuole fare la cantante o la ballerina. Scelte che, dichiaratamente, agli “adulti” possono sembrare stupide e banali, ma che per i ragazzi e le ragazze sono di fondamentale importanza.
In questo contesto, l’unica “scivolata” di stile del librogame, in un certo senso, è l’episodio dove si incontra proprio il “Zanfo”, che diventa così autore e personaggio dello stesso libro. In questa occasione, anzichè scherzare con la propria immagine come spesso fanno gli autori nei propri libri, “Zanfo” decide di autopresentarsi come una persona stupenda e buonissima, pronto ad aiutare tutti senza alcun tornaconto. Cosa che probabilmente è vera, ma si sa che le autocelebrazioni stonano e una gestione diversa di quell’incontro avrebbe potuto probabilmente creare un excursus umoristico più memorabile.
Spazzatura?
Non ho dubbi che più d’un censore, a cominciare dalla lettura del titolo di questo librogame che abbraccia in pieno un certo linguaggio giovanile, vorrà bollare questo volume come “letteratura spazzatura“. Certo è una facile tentazione, ma mi permetto di ricordare che, ai suoi tempi, anche tutto il fenomeno dei librigame in Italia venne bollato nello stesso modo. Certo non molte storie della letteratura italiana in futuro dedicheranno grandi spazi ai librigame: nè a questo, nè a quelli “storici” pubblicati negli anni Ottanta, ma credo che non sia certo questo l’obiettivo.
Per tornare al discorso più generale di quale sia il modo più appropriato per continuare a presentare i librigame in Italia ai giorni nostri, questa pubblicazione non fa che rafforzare la tesi che ai “nuovi” lettori di librigame oggi è opportuno fornire un testo che non si perda in un regolamento lungo e complicato, schede dei personaggi, lanci di dadi, annotazione di oggetti e punteggi, ma si concentri piuttosto sugli aspetti narrativi, con bivi che rappresentano “scelte importanti” anzichè coprire ogni minimo dettaglio, ovvero con una granularità medio-bassa.
Ovviamente la parola adesso passa ai lettori e saranno i dati di vendita ad indicare la strada giusta per il futuro e se ci sarà un seguito in questa direzione.
Ogni volta che questo libro viene recensito, nel mondo un concorrente di Amici muore. Continua così! XD
Mi sa che avrei dovuto sottolineare il fatto che Mondadori a suo tempo pubblico’ in Italia la serie “Scegli la tua avventura”…. magari non se lo sono dimenticati… Vedremo.