Quando arriva la metamorfosi: esplorando storie di ibridazioni e Pinocchi bionici assortiti
Unisciti a noi ed ai nostri amici Francesca Cavallero e Dario Tonani, in un viaggio nei loro racconti. Durante il nostro incontro esploreremo le loro storie che spesso ci portano in un territorio dove l’umano e il non-umano, il biologico e il sintetico si fondono.
E forse scopriremo vari personaggi, che come Pinocchi in bilico tra diverse realtà aspirano o sono costretti a essere più di quello che sono, cercando la propria identità in un mondo in continua evoluzione.
Preparati a essere ispirato e a lasciarti coinvolgere nella nostra chiacchierata, in cui l’immaginazione si mescola con la realtà e potrebbe anche spingerci a chiedere ai nostri amici: cosa significa davvero “diventare”?
Francesca Cavallero: scrittrice di fantascienza, oltre che grafica. Ha vinto il premio Urania 2018 con il romanzo Le ombre di Morjegrad, poi pubblica i racconti Dimenticare gli uragani (apparso su Urania collezione n° 214) e Ninfe sbranate (in Distopia, Millemondi n° 87). Nel maggio del 2022 ha poi pubblicato un secondo romanzo, Il sangue delle madri, nella collana Urania Jumbo.
Dario Tonani: ha pubblicato diversi romanzi e un centinaio di racconti in antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Urania”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Robot”). Per Mondadori sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009) e Toxic@ (2011), ma la sua opera più conosciuta, già tradotta con successo in Giappone e presto anche in lingua inglese, è il ciclo di Mondo9, riunito nel 2015 sotto il titolo di Cronache di Mondo9 nel primo “Urania Millemondi” interamente dedicato a un autore italiano. In Giappone Mondo9 è stato inserito tra i migliori dieci titoli di fantascienza occidentale dell’anno. Ha ricevuto il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza del 2017. Arriva ora in libreria, per Oscar Fantastica, Il trentunesimo giorno: una storia borderline che incrocia thriller, fantascienza e climate fiction, pur senza sentirsi a casa in nessun dei tre generi.